Il Bilancio consuntivo 2013 del nostro Comune,
purtroppo, ricalca in maniera quasi speculare, quello dell’anno precedente,
riproponendo ed, a volte, accentuando, tutte le criticità che erano già
chiaramente emerse nel consuntivo precedente e di cui l’Amministrazione sembra
non aver tenuto minimamente conto.
Si può chiaramente dedurre che quest’anno, ancor più
che in quello precedente, l’Amministrazione si è impegnata in un puro e semplice esercizio di
“galleggiamento”.
Praticamente inesistenti l’azione e la progettualità
politica. Non solo! il primo dato preoccupante da evidenziare è un enorme
avanzo di gestione che, ben lungi da costituire un fatto positivo, evidenzia,
in modo chiaro ed inequivocabile ciò che da tempo stiamo denunciando, ossia la
oggettiva situazione di estrema difficoltà in cui versa questa Amministrazione.
Se, infatti, guardiamo la gestione corrente, si
registra quello che ormai è diventato il consueto rapporto, estremamente basso,
tra le somme accertate e quelle effettivamente incassate. In altri termini, è
del tutto evidente che, vista anche l’estrema difficoltà economica in cui
versano numerosissime famiglie andriesi, si fa fatica ad incassare il dovuto.
Ma questo era chiaro e facilmente
prevedibile; solo l’Amministrazione, a quanto pare, non se ne era resa conto ed
ha continuato a spendere, in maniera irresponsabile, somme non incassate.
L’ammontare della crescita cronica dei residui attivi
e passivi di parte corrente sta raggiungendo livelli ormai rilevantissimi.
La questione risulta ancora più preoccupante se
consideriamo che la situazione di cassa nel 2013 è letteralmente precipitata,
visto che, al netto delle anticipazioni ricevute e già utilizzate, e delle
somme vincolare, la reale disponibilità ammonta a poco più di un milione!
Da tutto questo quadro drammatico affiora netta la
sensazione che, in alcuni casi, per fronteggiare spese ormai improcrastinabili,
l’Amministrazione potrebbe aver utilizzato somme attingendo da capitali di
bilancio diversi da quelli deputati. Tra l’altro, ci risulta che ancora oggi,
l’ordine cronologico di spesa non corrisponde all’ordine di effettivo pagamento
e questo si verifica anche quando si tratta di trasferimenti relativi a spese
con vincoli di destinazione. Non è forse quello che continua ad accadere per i
servizi del Piano Sociale di Zona, per il quale il Comune incassa le somme
della Regione e non eroga prontamente?
Non è per questo che numerose cooperative sociali
attendono da tempo pagamenti per servizi già erogati? Si tratta, ovviamente, di
scelte politiche messe in campo da un’Amministrazione che sembra relegare agli
ultimi posti coloro che rappresentano l’anima pulsante dell’economia sociale,
locale.
Il fatto ancora più allarmante è che, nonostante il
mutuo ventennale già sottoscritto con la CDPP e la cospicua anticipazione ricevuta ed
utilizzata, le casse comunali sono praticamente vuote e l’Amministrazione
continua a rinviare i pagamenti ai fornitori! Dove si vuole arrivare? E’ da
irresponsabili continuare su questa scia! L’economia locale è già
drammaticamente in crisi, non può essere messa ulteriormente in ginocchio
dall’azione dissennata di questa Amministrazione! Considerazioni ancora più
sconfortanti, emergono con riferimento alla parte relativa alle entrate e alle
uscite in conto capitale, dove lo squilibrio fra investimenti previsti ed
effettivamente effettuati è tale da aver indotto il collegio dei revisori dei
conti a richiamare l’amministrazione ad una programmazione fondata su basi meno
aleatorie. Ma, ci hanno abituati all’effimero!
D’altro canto è sufficiente esaminare l’entità del
riaccertamento dei residui effettuato dall’Amministrazione per trovare, se ve
ne fosse bisogno, una conferma a quanto detto sinora; si parla di oltre 10
milioni di euro fra le entrate e 12 milioni di euro fra le uscite, con riserva
di effettuare a breve un ulteriore accertamento. In definitiva, le entrate
stimate nei precedenti esercizi si stanno rivelando, in maniera significativa,
insussistenti. E le spese previste? E le somme già spese?
Si potrebbe continuare all’infinito, ma è ormai del
tutto evidente che la situazione economia del Comune di Andria è drammaticamente
preoccupante! Bisogna, urgentemente, correre al riparo e mettere in campo tutte
le azioni necessarie per evitare il peggio!
Maria Carbone
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