ANCHE QUESTA VOLTA PIU’ DI 2
COMMERCIANTI SU 5 NON HANNO PAGATO LA PRIMA RATA INPS 2014 SCADUTA IL 16
MAGGIO.
ALLARME SOCIALE PER I PROSSIMI
DUE MESI CON TANTE ALTRE SCADENZE FISCALI
E TRIBUTARIE.
Lo scorso febbraio avevamo
lanciato l’allarme aumento rischio del ricorso a prestiti ad usura nella
Provincia di Barletta Andria Trani a causa del crescente clima di tensione
negli ambienti imprenditoriali. Una preoccupante situazione che ci ha indotti a
seguirla attentamente anche nei mesi successivi ed ecco che la giornata del 16
maggio, con la scadenza della prima rata dei contributi Inps per l’anno 2014, è
arrivato l’ennesimo allarme che emerge dall’elaborazione dei dati relativi ai
versamenti di questa antipatica e anacronistica forma di contribuzione
obbligatoria che, anche per quest’anno, come per tutti gli anni precedenti, ha
subito ancora una volta altri aumenti che incidono in modo importante sui
bilanci delle micro e piccole imprese del nostro territorio.
Sono più di due commercianti su
cinque coloro che non hanno potuto pagare la rata in scadenza il 16 maggio
scorso, rinviandola ad altra data o forse, peggio, alla riscossione coatta da
parte di Equitalia con tutte le conseguenze note. Tutto ciò si aggiunge agli
ulteriori pagamenti che non potranno essere soddisfatti nei prossimi due mesi
quando il numero delle scadenze fiscali e tributarie subirà un ulteriore,
impressionante aumento anche in termini di entità. Va addirittura peggio per
gli artigiani e per le imprese dei servizi dove le difficoltà economiche
aziendali vengono sempre più colmate dal ricorso al sommerso con imprese che
chiudono le proprie posizioni regolari per continuare comunque ad esercitare le
attività in condizioni di precarietà e producendo altresì una fortissima
concorrenza sleale.
Un allarme sociale quindi che è
oltremodo dannoso continuare a sottacere e sottovalutare perché ora il problema
più grande è dato dall’imprevedibilità di ciò che potrebbe accadere in quanto
anche le riserve monetarie delle aziende, di quelle che ancora erano in questa
fortunata condizione, sono da tempo esaurite senza alcuna possibilità di
recupero.
A tutto ciò si aggiunga il clima
di assoluta incertezza alimentato da inefficienze e ritardi politici e
amministrativi, al punto che alcune forme di tassazione locale non sono ancora
state chiaramente determinate con il rischio di trovarsi a pagare anticipazioni
basate su calcoli improbabili e forse anche inattendibili e rivedersi
conguagliare importi del tutto fuori portata e inaccettabili.
UNIMPRESA
BAT

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