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News dalle Città della BAT

sabato 7 giugno 2014

ANDRIA : La politica ha solo la colpa di non avere saputo leggere la tendenza

Con riferimento alla nota del sig. Salvatore Pistillo, segretario cittadino dell’UGL, in cui definisce pleonatisca la nostra iniziativa, osserviamo che:
da buon ultimo il sig. Pistillo si prodiga per intestare all’amministrazione comunale l’esplosione commerciale alla quale assistiamo da un anno a questa parte, ma la realtà è che la politica, sia essa di centro-destra o di centro-sinistra non ha nessun merito in questo fenomeno del tutto spontaneo; anzi la politica ha solo la colpa di non avere saputo leggere la tendenza, di non averla saputo governare e di progettare interventi che peggiorano la situazione.
Ciò posto, è del tutto improprio e riduttivo definire la nostra iniziativa “anti-movida”. È scritto a chiare lettere nel nostro primo comunicato che il comitato non intende intraprendere alcuna crociata contro qualcuno ma solo chiamare tutti e soprattutto le istituzioni ad intervenire rapidamente per ripristinare il pieno godimento dei diritti dei residenti ed evitare che l’estate conduca, al contrario, ad un’ulteriore degenerazione della già critica situazione.
Anzi, siamo convinti che i gestori degli esercizi commerciali più avveduti e corretti (l’assoluta maggioranza) hanno interessi comuni ai nostri. Dev’essere chiaro a tutti che la moneta cattiva scaccia quella buona e quindi questo fenomeno, che ora è di moda, si consoliderà solo se la legittima aspirazione allo svago dei ragazzi (lo siamo stati tutti … e capiamo, anche perché molti di noi sono madri e padri di giovani) si esprima in forme compatibili con il non meno sacrosanto diritto dei residenti al riposo, alla tranquillità e all’ordine pubblico. Vorremmo ricordare che è dall’epoca dei c.d. magazzini Jet che i giovani andriesi migrano da una parte all’altra della città. Prima via De Gasperi-Via Jannuzzi, poi piazza Marconi-viale Crispi, poi Corso Cavour, ora Piazza Catuma, via Vaglio, Piazza la Corte e Piazza Cattedrale. Tutti sanno che in ognuna di queste “sedi” è esploso un contenzioso, anche giudiziario, con i residenti che ha immancabilmente condotto a conseguenze negative anche per gli esercizi commerciali meno attenti al rispetto delle regole. Accadrà anche questa volta, se l’amministrazione ascolterà “opinioni” come quella del sig. Pistillo e riterrà di banalizzare la sofferenza di migliaia di cittadini che  pongono una domanda molo semplice: perché devono subire un vero e proprio esproprio dei diritti fondamentali per consentire ad altri di arricchirsi violando le regole del vivere civile ? E nessuno si illuda di farla franca nella convinzione di avere il favore del “popolo”. Se necessario, troveremo le istituzioni che sapranno ascoltarci.  
Ciò posto il comitato insiste nelle sue richieste:
l’attivazione di presidi fissi di polizia municipale nelle tre aree più interessate dal fenomeno movida (piazza Vittorio Emanuele, via Vaglio, Piazza Cattedrale). E non si dica che non ci sono le risorse: basterebbe trasferire le unità che stazionano ai quattro varchi della ztl del centro storico, senza alcun serio contributo, per come è organizzato il servizio, sul piano della sicurezza e dell’ordine pubblico. È assurdo che ad ogni richiesta di intervento delle forze di polizia municipale i cittadini, esasperati, per esempio dal rumore di qualche locale, debbano sentirsi rispondere che i vigili non possono abbandonare i varchi di accesso alla ZTL (come se la regolarità del traffico sia un valore più importante del diritto al riposo e alla tranquillità dei residenti).
l’incremento della illuminazione, l’attivazione di una rete di video sorveglianza nelle stradine più interne a ridosso delle tre zone appena indicate e la predisposizione di un gruppo interforze per il pattugliamento delle stesse aree perlomeno nelle serate più impegnative per la sicurezza e l’ordine pubblico (dal giovedì alla domenica);
la predisposizione di regole severe e costanti controlli sulle attività di sommistrazione di alcool al banco e sull’erogazione di musica all’esterno o nelle zone dei dehoors, regole e controlli che tengano conto della tradizionale vocazione residenziale del centro-storico;
l’attivazione di finanziamenti a fondo perduto o comunque agevolati per la realizzazione delle opere di insonorizzazione degli esercizi commerciali e delle abitazioni molto delle quali hanno tutti gli ambienti della vita comune (cucine, soggiorno, studi e camere da letto) che affacciano direttamente sulle strade.
Quando l’amministrazione avrà ascoltato queste richieste saremo felici di essere (diventati) un comitato pleonastico

Il Comitato dei residenti nel centro storico della città di Andria

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