Con riferimento alla nota del sig. Salvatore Pistillo, segretario
cittadino dell’UGL, in cui definisce pleonatisca la nostra iniziativa, osserviamo
che:
da buon ultimo il sig. Pistillo si prodiga per intestare
all’amministrazione comunale l’esplosione commerciale alla quale assistiamo da
un anno a questa parte, ma la realtà è che la politica, sia essa di
centro-destra o di centro-sinistra non ha nessun merito in questo fenomeno del
tutto spontaneo; anzi la politica ha
solo la colpa di non avere saputo leggere la tendenza, di non averla saputo
governare e di progettare interventi che peggiorano la situazione.
Ciò posto, è del tutto
improprio e riduttivo definire la nostra iniziativa “anti-movida”. È
scritto a chiare lettere nel nostro primo comunicato che il comitato non
intende intraprendere alcuna crociata contro qualcuno ma solo chiamare tutti e
soprattutto le istituzioni ad intervenire rapidamente per ripristinare il pieno
godimento dei diritti dei residenti ed evitare che l’estate conduca, al
contrario, ad un’ulteriore degenerazione della già critica situazione.
Anzi, siamo convinti che i
gestori degli esercizi commerciali più avveduti e corretti (l’assoluta
maggioranza) hanno interessi comuni ai nostri. Dev’essere chiaro a tutti che la
moneta cattiva scaccia quella buona e quindi questo fenomeno, che ora è di
moda, si consoliderà solo se la legittima aspirazione allo svago dei ragazzi
(lo siamo stati tutti … e capiamo, anche perché molti di noi sono madri e padri
di giovani) si esprima in forme compatibili con il non meno sacrosanto diritto
dei residenti al riposo, alla tranquillità e all’ordine pubblico. Vorremmo
ricordare che è dall’epoca dei c.d. magazzini Jet che i giovani andriesi
migrano da una parte all’altra della città. Prima via De Gasperi-Via Jannuzzi,
poi piazza Marconi-viale Crispi, poi Corso Cavour, ora Piazza Catuma, via
Vaglio, Piazza la Corte e Piazza Cattedrale. Tutti sanno che in ognuna di
queste “sedi” è esploso un contenzioso, anche giudiziario, con i residenti che
ha immancabilmente condotto a conseguenze negative anche per gli esercizi
commerciali meno attenti al rispetto delle regole. Accadrà anche questa volta,
se l’amministrazione ascolterà “opinioni” come quella del sig. Pistillo e
riterrà di banalizzare la sofferenza di migliaia di cittadini che pongono una domanda molo semplice: perché
devono subire un vero e proprio esproprio dei diritti fondamentali per
consentire ad altri di arricchirsi violando le regole del vivere civile ? E
nessuno si illuda di farla franca nella convinzione di avere il favore del
“popolo”. Se necessario, troveremo le istituzioni che sapranno ascoltarci.
Ciò posto il comitato insiste nelle sue richieste:
– l’attivazione di presidi
fissi di polizia municipale nelle tre aree più interessate dal fenomeno movida
(piazza Vittorio Emanuele, via Vaglio, Piazza Cattedrale). E non si dica
che non ci sono le risorse: basterebbe trasferire le unità che stazionano ai
quattro varchi della ztl del centro storico, senza alcun serio contributo, per
come è organizzato il servizio, sul piano della sicurezza e dell’ordine
pubblico. È assurdo che ad ogni
richiesta di intervento delle forze di polizia municipale i cittadini,
esasperati, per esempio dal rumore di qualche locale, debbano sentirsi rispondere
che i vigili non possono abbandonare i varchi di accesso alla ZTL (come se la
regolarità del traffico sia un valore più importante del diritto al riposo e
alla tranquillità dei residenti).
– l’incremento della
illuminazione, l’attivazione di una rete di video sorveglianza nelle stradine
più interne a ridosso delle tre zone appena indicate e la predisposizione di un gruppo interforze
per il pattugliamento delle stesse aree perlomeno nelle serate più impegnative
per la sicurezza e l’ordine pubblico (dal giovedì alla domenica);
– la predisposizione di regole
severe e costanti controlli sulle attività di sommistrazione di alcool al banco
e sull’erogazione di musica all’esterno o nelle zone dei dehoors, regole e
controlli che tengano conto della tradizionale vocazione residenziale del
centro-storico;
– l’attivazione di
finanziamenti a fondo perduto o comunque agevolati per la realizzazione delle
opere di insonorizzazione degli esercizi commerciali e delle abitazioni
molto delle quali hanno tutti gli ambienti della vita comune (cucine,
soggiorno, studi e camere da letto) che affacciano direttamente sulle strade.
Quando l’amministrazione
avrà ascoltato queste richieste saremo felici di essere (diventati) un comitato
pleonastico
Il
Comitato dei residenti nel centro storico della città di Andria
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