I
COMMERCIANTI: “CALI DELLE VENDITE FINO AD OLTRE IL 70%.”
I
CONSUMATORI: “DOPO VARI TENTATIVI DI MANTENERE IL RAPPORTO FIDUCIARIO CON I
NOSTRI COMMERCIANTI AMICI FORNITORI, SIAMO COSTRETTI A SPENDERE ALTROVE.”
Cosa
sarà di Via Regina Margherita?
E’
questa la domanda/incubo che a distanza di mesi, di molti mesi da quando una
serie di proposte sono state avanzate per definire la natura futura di via
Regina Margherita ad Andria, continuano a porsi commercianti, associazioni di
categoria, consumatori e finanche gli stessi “ideatori” di una scelta discutibile,
al limite del personalismo, che vorrebbe chiamarsi Zona Pedonale.
Sono
passati mesi, molti mesi ormai da quando venne presentata per iscritto, dopo
aver seguito il normale e regolare iter normativo, una proposta non da parte di
una di quelle associazioni che oggi in abbondanza si costruiscono ad hoc per
fornire pareri compiacenti ma da un Organismo statutariamente riconosciuto dal
Comune di Andria qual è la 3^ Consulta che, ripetutamente, ha chiesto la
sperimentazione di ciò che comunque mai era stato escluso neanche da parte della
stessa Amministrazione Comunale cioè la Z.T.L. (Zona a Traffico Limitato) nelle
ore serali e con le eccezioni previste e catalogate, in sostituzione di quella
che avrebbe voluto essere una Zona Pedonale.
A
fronte quindi di un tempo che continua a passare nell’incertezza e nel dubbio,
i commercianti continuano a lamentare un drastico e crescente calo delle vendite
che vengono stimate, per talune attività d’impresa, di oltre il 70% in meno
rispetto al periodo in cui l’intera area aveva diversa destinazione. Un calo di
vendite oggettivo e non attribuibile ad altre ragioni. Pertanto si astengano
gli analisti economici e i sociologi che vogliano dare spiegazioni stravaganti
al fenomeno. Infatti sono anche gli stessi consumatori che intervengono e
affermano di aver tentato di mantenere intatto il rapporto fiduciario con i
propri commercianti amici fornitori ma si sono visti costretti, naturalmente
non in maniera assoluta, a spendere altrove e la dimostrazione di ciò è data
dal fatto che alcuni prodotti di telefonia piuttosto che di profumeria o di
abbigliamento o calzature, gli stessi prodotti, delle stesse marche e
provenienza vengono acquistati altrove e guarda caso in esercizi facilitati
dall’accesso in funzione di condizioni più favorevoli in tema di viabilità e
questo è dimostrabile in qualsiasi momento proprio interpellando i commercianti
stessi che stanno subendo quelle perdite.
Di
fronte quindi all’incertezza non sarebbe giusto guardare le cose da una nuova
prospettiva? Perché non si comprende che la soluzione più appropriata è quella
proposta proprio dalla 3^ Consulta, motivata, circostanziata e oggettivamente
adottabile e gradita?
Poiché
nel frattempo una nuova situazione si è venuta a determinare nel Centro Storico
dove quando venne istituita la Zona Pedonale di via Regina Margherita non esisteva
ancora la vitalità attuale, non sarebbe il caso di uniformare i provvedimenti
con una Z.T.L. unica che ben si adatterebbe ad entrambe le aree in modo da
creare un flusso omogeneo e ben organizzato di veicoli, nelle ore libere e di
persone in quelle della Z.T.L.? Non sarebbe interessante e ragionevole prendere
in considerazione tali proposte anche se non sono né bollate, né sponsorizzate,
né costruite ma frutto di sapiente spirito di osservazione e di profonda
conoscenza delle problematiche e della realtà?
Ridare
quindi a Via Regina Margherita la sua naturale vocazione commerciale è un
dovere per le Istituzioni ed un diritto per chi ha investito risorse proprie in
quell’importante tratto stradale e soprattutto per chi intenda investire per il
futuro ma risulta essere completamente bloccato e dissuaso proprio a causa
dell’incertezza persistente sul futuro di tale area e della continua incoerenza
rispetto all’assenza di un sano decisionismo tranquillizzante.
UNIMPRESA
BAT
(componente effettiva
vice-presidente 3^Consulta della città di Andria)
Nessun commento:
Posta un commento