ATTENDIAMO
I DATI UFFICIALI PER VALORIZZARE LA QUOTA DI “OCCUPABILITA’” DERIVANTE
DALL’INTERA OPERAZIONE CHE, A QUANTO PARE, NON SORTIRA’ GLI EFFETTI SPERATI IN
TERMINI DI RIQUALIFICAZIONE SOCIALE ED OCCUPAZIONALE DELLE AREE INTERESSATE.
INTANTO
LA SPERANZA SI RIACCENDE CON ALTRI 175 MILIONI A DISPOSIZIONE PER IL BIENNIO
2015/2016.
E’ scaduto il termine ultimo per la presentazione in via
telematica delle istanze di accesso ai benefici per le imprese operanti
nell’ambito delle Zone Franche Urbane della Puglia, quindi per la Bat i comuni
di Andria e di Barletta. La città della Disfida supera abbondantemente in
numero di istanze presentate la città di Federico ma questo non significa che
il dato relativo alla occupabilità possa essere direttamente proporzionato a
tali parametri. Si attendono quindi i dati ufficiali proprio per una
valutazione oggettiva dell’obiettivo “occupabilità” che qualora non fosse
raggiunto significherebbe svuotare quasi completamente i contenuti alla base
del provvedimento agevolativo che sarebbe diventato solo un finanziamento
indiretto senza conseguenze sulla riqualificazione sociale ed occupazionale
delle aree di interesse.
Intanto la speranza si riaccende con la previsione di ulteriori
fondi pari a complessivi 175 milioni di euro per il biennio 2015/2016 per
rifinanziare proprio le Zone Franche Urbane (Zfu), ai quali si
aggiungerebbero i fondi che la Regione sta recuperando dalle varie misure che
hanno determinato inutilizzi di risorse pubbliche.
Il provvedimento di rifinanziamento quindi approvato nelle
Commissioni riunite di Bilancio e Finanze mediante un emendamento presentato al
decreto legge Irpef dal Presidente Antonio Azzollini e dalla Senatrice Federica
Chiavaroli che, nei dettagli, stabilisce una nuova e aggiuntiva dotazione
economica per il 2015 di 75 milioni di euro e di 100 milioni di euro per il
2016 riaccende le speranze ma pone anche un serio problema cioè quello di
valutare attentamente, almeno questa volta, la tempistica che non sia
frettolosa come quella di cui all’attuale provvedimento scaduto e soprattutto
che veda insieme le aree e forse anche le città interessate in una programmazione
congiunta di sviluppo integrato e sistemico per evitare che il risultato sia lo
stesso di oggi cioè frammentato e, poi lo vedremo nei dati, assolutamente
insufficiente rispetto allo sviluppo delle aree interessate e di nuova
occupazione.
UNIMPRESA BAT
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