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News dalle Città della BAT

giovedì 12 giugno 2014

BAT : ZONA FRANCA URBANA: BARLETTA SUPERA ABBONDANTEMENTE ANDRIA NEL NUMERO DELLE DOMANDE PRESENTATE.

ATTENDIAMO I DATI UFFICIALI PER VALORIZZARE LA QUOTA DI “OCCUPABILITA’” DERIVANTE DALL’INTERA OPERAZIONE CHE, A QUANTO PARE, NON SORTIRA’ GLI EFFETTI SPERATI IN TERMINI DI RIQUALIFICAZIONE SOCIALE ED OCCUPAZIONALE DELLE AREE INTERESSATE.
INTANTO LA SPERANZA SI RIACCENDE CON ALTRI 175 MILIONI A DISPOSIZIONE PER IL BIENNIO 2015/2016.


E’ scaduto il termine ultimo per la presentazione in via telematica delle istanze di accesso ai benefici per le imprese operanti nell’ambito delle Zone Franche Urbane della Puglia, quindi per la Bat i comuni di Andria e di Barletta. La città della Disfida supera abbondantemente in numero di istanze presentate la città di Federico ma questo non significa che il dato relativo alla occupabilità possa essere direttamente proporzionato a tali parametri. Si attendono quindi i dati ufficiali proprio per una valutazione oggettiva dell’obiettivo “occupabilità” che qualora non fosse raggiunto significherebbe svuotare quasi completamente i contenuti alla base del provvedimento agevolativo che sarebbe diventato solo un finanziamento indiretto senza conseguenze sulla riqualificazione sociale ed occupazionale delle aree di interesse.
Intanto la speranza si riaccende con la previsione di ulteriori fondi pari a complessivi 175 milioni di euro per il biennio 2015/2016 per rifinanziare proprio le Zone Franche Urbane (Zfu), ai quali si aggiungerebbero i fondi che la Regione sta recuperando dalle varie misure che hanno determinato inutilizzi di risorse pubbliche.
Il provvedimento di rifinanziamento quindi approvato nelle Commissioni riunite di Bilancio e Finanze mediante un emendamento presentato al decreto legge Irpef dal Presidente Antonio Azzollini e dalla Senatrice Federica Chiavaroli che, nei dettagli, stabilisce una nuova e aggiuntiva dotazione economica per il 2015 di 75 milioni di euro e di 100 milioni di euro per il 2016 riaccende le speranze ma pone anche un serio problema cioè quello di valutare attentamente, almeno questa volta, la tempistica che non sia frettolosa come quella di cui all’attuale provvedimento scaduto e soprattutto che veda insieme le aree e forse anche le città interessate in una programmazione congiunta di sviluppo integrato e sistemico per evitare che il risultato sia lo stesso di oggi cioè frammentato e, poi lo vedremo nei dati, assolutamente insufficiente rispetto allo sviluppo delle aree interessate e di nuova occupazione.


                                                                                UNIMPRESA BAT

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