A Bisceglie è tutto pronto per la nuova edizione di Pomeriggi all’ombra di un libro, il 26 giugno presso la Chiesa di Santa Margherita, alle ore 19,00, con una nuova formula: oltre alla presentazione del libro, un dibattito aperto sull’argomento del libro stesso, seguito da un aperitivo.
Il nastro d’inizio lo taglia Stefano Crupi che, al suo romanzo d’esordio edito da Mondadori, racconta la soria di Sisto che si trova coinvolto in un giro più grande di lui, ma soltanto con la maturità riuscirà a trovare una soluzione.
Con l’autore ne parleranno con Michele Marolla, giornalista e direttore di Impresa Meridionale e Mariablu Scaringella.
Stefano Crupi, al suo romanzo d’esordio, racconta una Napoli senza filtri, autentica, fatta di ragazzi che cedono facilmente all’illusione della facile e lussuriosa realtà della malavita.
Con un linguaggio che non concede spazio a digressioni o a riflessioni sociologiche e un ritmo serrato e coinvolgente, Cazzimma racconta il punto di vista di una gioventù senza scopi, abulica, che si consegna agli eventi soffocando ogni sussulto di ribellione, nella convinzione che le cose capitino e che non ci sia nulla da fare, quasi a riflettere implicitamente quel fatalismo tutto partenopeo con cui certi comportamenti sono accettati e considerati immutabili.
Il libro ti ci porta, in quei vicoli di Napoli dove le finestre hanno occhi muti, tra quei ragazzi perduti che non conoscono altro che la violenza del più forte o la sottomissione del più debole, dove la cazzimma è tutto, anche per te, lettore, che vieni da un mondo completamente diverso e ti avvicini a questo libro senza avere la più pallida idea di cosa significhi.
La cazzimma, spiegata a uno che non ne ha idea da uno che l’idea se l’è fatta leggendo il libro, è avere audacia. Ma non è coraggio, è vivere costantemente a braccetto con la paura, sapere che la paura è l’unica cosa che può tenerti vivo; è essere consapevoli che non c’è spazio per rilassarsi, che alla prima distrazione un pesce più grosso, più cattivo o più opportunista di te sarà pronto a divorarti.
Per questo devi essere sempre il ceffo più grosso, cattivo, opportunista, cinico e spregevole del gruppo: solo così verrai rispettato e temuto. Un uomo senza paura è un uomo morto nei vicoli di Napoli. Per non essere sopraffatto e annientato deve essere il primo a schiacciare gli altri, ringhiando per far vedere bene i denti.
La cazzimma, spiegata a uno che non ne ha idea da uno che l’idea se l’è fatta leggendo il libro, è avere audacia. Ma non è coraggio, è vivere costantemente a braccetto con la paura, sapere che la paura è l’unica cosa che può tenerti vivo; è essere consapevoli che non c’è spazio per rilassarsi, che alla prima distrazione un pesce più grosso, più cattivo o più opportunista di te sarà pronto a divorarti.
Per questo devi essere sempre il ceffo più grosso, cattivo, opportunista, cinico e spregevole del gruppo: solo così verrai rispettato e temuto. Un uomo senza paura è un uomo morto nei vicoli di Napoli. Per non essere sopraffatto e annientato deve essere il primo a schiacciare gli altri, ringhiando per far vedere bene i denti.
Stefano Crupi racconta una Napoli non distante da noi, un ragazzo non diverso dai nostri, una realtà che ci accomuna nella perenne speranza che con la volontà si possano cambiare le cose dentro e fuori di noi.
Pomeriggi all’ombra di un libro, in collaborazione con: FAI Bisceglie, Impresa Metropolitana, Radio Centro Bisceglie, Centro Antiviolenza Save, Biscegliesport, Arcigay BAT Le mine vaganti, Libreria Mondadori Chiarito, Club UNESCO Bisceglie, Circolo Open Source.
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