LA
PROBLEMATICA E’ SOCIALE E NON SOLO ECONOMICO-PRODUTTIVA.
Abbiamo letto prese
di posizione da parte di residenti dell’area portuale di Trani che potrebbero
sfociare addirittura in iniziative di carattere giudiziario che, a nostro
avviso, vanno assolutamente evitate creando immediatamente condizioni di
confronto e di condivisione al di la degli schieramenti politici e di prese di
posizione preconcette ma guidati, invece, dalla consapevolezza di alcune
situazioni di disagio che vanno eliminate alla fonte per garantire un corretto
equilibrio di coesistenza e di convivenza tra le varie componenti quindi
pubblici esercenti, ristoratori, utenti, consumatori e residenti. La
pianificazione e soprattutto il rispetto di regole certe e definite siano gli
elementi guida per accogliere una stagione turistica alle porte che si presenta
molto incerta dal punto di vista della fruibilità di un territorio, come quello
della Provincia di Barletta Andria Trani quindi anche del cocapoluogo Trani che
manifesta ancora moltissimi elementi che allontanano il turismo di qualità
quindi persistenti precarie condizioni ambientali, problematiche serie dal
punto di vista della sicurezza urbana, una rete infrastrutturale e di
collegamenti molto discutibile insufficiente o addirittura, in taluni casi,
inesistente quindi condizioni ancora ben lontane da rappresentare valore
aggiunto al fascino e all’attrattiva naturale posseduta dal nostro territorio.
Assenza di condizioni che favoriscano flussi turistici che oggi sarebbero gli
unici in grado di mutare profondamente la fruibilità delle nostre città e che
potrebbero rappresentare quel volano mancante per la ripresa anche economica
che può essere alimentata proprio da quei flussi provenienti dai Paesi in
continua crescita economica ma che chiedono servizi di altissima qualità e
cultura dell’accoglienza. Tornando alla questione occupazione del suolo
pubblico con strutture e tavolini da parte dei
Pubblici Esercenti è evidente che la problematica non è semplicisticamente
riconducibile ad aspetti meramente sanitari ma anche di altra natura e le
recenti questioni giudiziarie, anche verificatesi per altri settori in città vicine ma
per condizioni simili o identiche, lo hanno
dimostrato.
Proprio perché alle tante problematiche che permangono nell’intero territorio che penalizzano
quindi anche la città di Trani non se ne possono aggiungere ulteriori che sarebbe altro deterrente
in termini di attrattiva dobbiamo evitare conflittualità ed avviare, invece, percorsi virtuosi
di condivisione. Lo scorso 13 marzo è stato istituito presso il Comune di
Trani, fortemente voluto dal Sindaco che lo presiede, un comitato di
concertazione contro la crisi economica e le emergenze sociali, del quale
Unimpresa Bat fa parte insieme ai colleghi delle Associazioni Sindacali
Confcommercio, Confesercenti, Cna Bat, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil. Un
Comitato che volutamente ha esteso la sua denominazione inserendo la parola ed
il concetto di “sociale” in aggiunta a “economia” perché non c’è economia,
buona economia, se non si predispongono, prioritariamente, condizioni di
benessere sociale e di civile convivenza altrimenti potrebbe trattarsi comunque
di sviluppo ma non di progresso e questo sarebbe un deficit enorme. Al fine di
coniugare situazioni diverse ed esigenze diversificate invitiamo quindi il
Sindaco di Trani a convocare con urgenza, prima di assumere provvedimenti che
apparentemente sarebbero di natura settoriale, il Comitato di Concertazione
allargato ad altre componenti sociali che possano confrontarsi in un
preliminare incontro/confronto per trovare quel filo di unione che metta tutti
in una condizione di serenità e di condivisione tanto necessari e sempre minati
da conflitti apparentemente insanabili. Intanto la prossima settimana, presso
la sede di Trani di Unimpresa Bat sita in via Amedeo 233/A si programmeranno
gli incontri sindacali e sociali per trattare di questo e di altri argomenti
che rivestono carattere di urgenza e di emergenza anche nella città di Trani.
UNIMPRESA BAT
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