A seguito del tempestivo intervento dell’assessore alla Manutenzione Marcello Fisfola, mi sembra doveroso ritornare a parlare della situazione di estrema precarietà di un bagno della scuola dell'infanzia 'Padre Pio' che crea innumerevoli disagi a ca. 70 bambini tra i 3 e i 5 anni.
Leggendo l’intervento dell’assessore Fisfola, ho apprezzato il rinnovato impegno ad intervenire subito e risolvere definitivamente il problema (con l'auspicio che, questa volta, l'impegno venga mantenuto), ma devo dire, con altrettanta franchezza, che molti passaggi del comunicato mi hanno lasciata esterrefatta. Prima di tutto, è bene precisare che il problema non è sorto negli ultimi mesi ma si tratta di un problema annoso. Non sono io a dirlo ma sono 'le carte' a confermarlo. Inoltre l'assessore elenca, minuziosamente, tutti gli interventi fatti negli anni in quella scuola, a onor del vero, anche dalla passata amministrazione (ad es. la pitturazione risale a oltre otto anni fa), per cui si evitasse di fare proclami come se si fossero realizzate opere eccezionali e straordinarie.
Ricordo che stiamo parlando di un edificio scolastico degli anni 70, posto in una zona particolare (vicino al canalone Ciappetta-Camaggio) per cui ha bisogno di molta attenzione e necessita di continui interventi per la messa in sicurezza ed agibilità. di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulla intera struttura interna ed esterna, spazi esterni, impianti esistenti e loro adeguamento. E’ questo che si richiede ad ogni amministrazione. È il ruolo istituzionale che impone vengano effettuati tali interventi, per cui evitiamo proclami stucchevoli!
Ad ogni buon conto, posso garantire, che anche i tempi e i percorsi di altri interventi fatti sono stati spessissime volte lunghi e 'accidentati'!
Altra questione da chiarire riguarda il numero dei wc presenti nella scuola. Una situazione che, a tratti, risulta esilarante. A parte il fatto che anche gli altri bagni necessitano di manutenzione, gli stessi sono dislocati nell'altra ala dell'edificio e al piano superiore. Può un bambino di quell'età attraversare agevolmente e in sicurezza tutto il corridoio, passando davanti a delle uscite, o salire le scale senza problemi soprattutto se preso da bisogni 'impellenti'? Vogliamo mettere in conto il disagio che si crea nei momenti in cui il bagno è condiviso da tutti i bambini (es. prima del pranzo)? Si ha un'idea dei bisogni, delle esigenze ma anche delle abitudini dei bambini di quell'età? Ora, penso che sia volontà di tutti risolvere in tempi rapidi questa situazione estremamente disagevole, per cui è necessario che l'impegno di tutti sia finalizzato a risolvere l’annoso problema.
Il segretario cittadino
Maria Carbone
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