PROMOSSA DALLA COALIZIONE MONDIALE GAIA (Global Aliance Incinerator Alternatives).
BARLETTA OSPITERA’ UN MEETING INTERNAZIONALE A NOVEMBRE.
BARLETTA OSPITERA’ UN MEETING INTERNAZIONALE A NOVEMBRE.
In
Italia è l’associazione Zero Waste Italy
la coordinatrice delle iniziative che gruppi, associazioni e comitati locali si
apprestano ad organizzare per dare una
forte impronta di secco rifiuto al tentativo del governo di rilanciare il
morente incenerimento con l'articolo 35 del decreto "Sblocca Italia".
Esso infatti non solo contraddice
pesantemente gli indirizzi europei che esortano ed impongono di puntare al massimo
recupero dei materiali - mettendo in guardia dalla "scarsità delle materie prime nei
prossimi 25 anni" - in un contesto di reinserimento degli
stessi all'interno di un nuovo modello di "economia circolare", ma
addirittura asseconda "multiutilities" (ed ENI) a "caccia di
rifiuti" e vicine ad una crisi di "astinenza" per il calo progressivo
dei rifiuti da bruciare; effetto combinato di crisi dei consumi ma anche per la
diffusione ormai inarrestabile delle buone
pratiche di raccolte porta a porta e
di riduzione/riuso. Esse hanno fatto diminuire il monte rifiuti complessivo
(sceso sotto la soglia dei 30 milioni di tonnellate per gli RSU) ma soprattutto
dei rifiuti da smaltire (molte realtà anche grandi hanno un
"procapite" di RUR-
Rifiuti Urbani Residui inferiore ai 100kg anno!). Il caso
Parma è un esempio di questo tentativo grossolano: con il "funerale"
del cassonetto e con la generalizzazione del porta a porta l'inceneritore realizzato a forza funziona solo per
il 40% delle proprie potenzialità
confermando come non ci sia bisogno di impianti inquinanti e
costosissimi per risolvere i problemi di una moderna gestione dei
rifiuti-materiali. Ecco che allora con
il decreto "Sblocca Italia" che ancora di fatto rischia di "rottamare" un intero
paese già coinvolto in una pesantissima crisi ambientale (dissesto
idrogeologico-vedi Genova, "Terre dei fuochi" con necessità diffuse
di bonifiche da realizzare urgentemente, ecc.) si calpestano regioni e comuni titolari normativi delle pianificazioni
(e lo stesso dettato legislativo 152/2006) "sancendo" che i rifiuti
urbani possano tranquillamente viaggiare da regione a regione senza le
necessarie autorizzazioni. Questo è il
tentativo arrogante di dare un "pugno in faccia" all'estensione
delle raccolte differenziate (e dei
conseguenti posti di lavoro legati all'indotto del riuso/riciclo/compostaggio
che l'Europa stima in centinaia di migliaia) che si cerca di imporre definendo
gli inceneritori "opere di interesse strategico" (cioè prioritarie e
da realizzare con procedure accorciate nei tempi e nei modi) in aperto contrasto con la normativa europea che
afferma al contrario la assoluta priorità da applicare alla riduzione e al
riciclo dei rifiuti. Il decreto governativo (che dovrà essere approvato in
parlamento tra circa 60 giorni) rappresenta il "colpo di coda" della
industria sporca e ancora una volta "assistita" dal potere politico dell'incenerimento dei
rifiuti. Questo tentativo non deve passare! Per questo occorre ribadire che la
Strategia Rifiuti
Zero è invece la strada da
percorrere, già intrapresa da circa
4 milioni e 700 mila italiani rappresentati
dai 215 comuni che già ne hanno adottato gli obiettivi. Indietro non si torna! Bene hanno fatto tutte le regioni del nord Italia
(e molti sindaci) ad esprimere netto
diniego all'articolo 35 che punirebbe peraltro molte comunità virtuose che già
come in Veneto, Lombardia, Piemonte ecc. hanno quasi "azzerato" il
problema degli "smaltimenti" con efficaci e partecipate iniziative di
riduzione, riuso, raccolta differenziata, riciclo, compostaggio e che
rischierebbero paradossalmente di essere
inondate di rifiuti e di... inquinanti. Per questo Zero Waste Italy chiede che
insieme al ritiro dell'intero articolo 35 il governo elabori piani nazionali
per la riparazione ed il riuso di beni e prodotti (già ora il comparto senza
alcun sostegno conta circa 90.000 addetti) e per il riciclo al fine non solo di
tutelare salute ed ambiente ma anche per mettere a disposizione delle industrie
manifatturiere preziosi materiali e soprattutto per favorire lavoro ed impresa
locale. Rottamiamo le politiche del passato inquinanti e per i soliti noti,
vogliamo che contino le comunità e si applichino le buone pratiche Rifiuti
Zero. Non bruciamo il futuro!
Per questo Zero Waste Italy, GAIA ed il
Movimento Legge Rifiuti Zero_Puglia hanno deciso di organizzare il primo
Meeting Internazionale ‘No incenerimento, sì Rifiuti Zero’ che si terrà l’8-9
novembre 2014 a
Barletta. Attivisti ed esperti italiani ed europei (arriveranno nella nostra
città delegazioni da Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Slovenia e Serbia)
lanceranno dalla Città della Disfida una ennesima opera di informazione sui
rischi sanitari, economici e ambientali causati dalla pratica
dell’incenerimento puntando ad un rinnovato e più intenso coinvolgimento delle
comunità per promuovere la
Strategia Rifiuti Zero, unica opportunità in grado di
riscrivere un futuro sostenibile e garantire giustizia sociale ed ambientale.
Rossano Ercolini e Patrizia Lo Sciuto –
Zero Waste Italy
Alessandro Zagaria e Sabrina Salerno –
Movimento LIP Rifiuti Zero_Puglia
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