Arresti per spaccio di cocaina nella città di Barletta. Nella notte di domenica 12 ottobre, le Forze dell’Ordine hanno inferto un altro colpo alla criminalità organizzata del territorio, fermando due pusher.
n’area, quella della sesta provincia, stretta nella morsa della malavita da sempre; Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Carabinieri hanno intensificato nell’ultimo anno le loro operazioni di controllo del territorio e di lotta alla criminalità locale. La presenza forte e costante di pattuglie e di uomini delle FdO per le vie del co-capoluogo di provincia dà i suoi frutti e rivela quanto radicata ed economicamente importante sia la vita della criminalità organizzata all’interno della società barlettana.
Così, Finanzieri del Gruppo di Barletta hanno tratto in arresto un pusher, colto in flagranza di reato, mentre vendeva ai suoi clienti dosi di cocaina. Tutto accadeva per le vie del centro cittadino. In appostamento, le Fiamme Gialle notavano il movimento di soldi tra due ragazzi: subitaneo l’intervento degli agenti che consentiva di rinvenire, su uno dei due giovani, una dose di cocaina. Lo spacciatore veniva trovato in possesso di diverse dosi e denaro contante in banconote di piccolo taglio. Ulteriori accertamenti hanno portato al rinvenimento, nell’abitazione del malavitoso, di ulteriori 30 grammi di cocaina, confezionata per lo smercio. Il presunto pusher, un 40enne di Andria, è stato posto agli arresti domiciliari.
Ma non è tutto. In un’altra operazione investigativa, sempre le Fiamme Gialle, hanno fermato un’autovettura per consueti accertamenti; il conducente si mostrava alquanto nervoso: il comportamento dell’uomo insospettiva gli agenti che, approfondendo il controllo, scoprivano nel cruscotto della vettura, un involucro contenente 56 grammi di cocaina. La successiva perquisizione della sua abitazione ha portato al sequestro di denaro contante, telefoni cellulari, bilancino di precisione e altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, quindi, all’arresto del possessore della sostanza stupefacente. La cocaina sequestrata, caratterizzata da un elevato grado di purezza, avrebbe avuto sul mercato un valore che si aggira intorno a 50 mila euro.
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