Si rinnova venerdì 24
ottobre, dalle ore 20:30, l’esclusivo
appuntamento con “La cena delle pietre” per gli amanti di enogastronomia
presso il slow restaurant Le lampare al fortino di Trani, che nelle
precedenti edizioni ha ospitato già prestigiose aziende vinicole come: Gaja
(Piemonte), Antinori (Toscana), Tormaresca (Puglia), Perrier-Jouet (Francia),
Jermann (Friuli), Petra (Toscana), Bellavista (Lombardia) e Charles
Heidsieck (Francia).
L’evento ideato dal patron Antonio
Del Curatolo nasce dal concetto di comunione tra le vigne che poggiano su
depositi di terra e pietre e Trani, la città della pietra per antonomasia
grazie anche al recupero della ex Chiesa di S. Antuono e il fortino ad essa
inglobata, mosaico architettonico prezioso per le sue pietre di varia bellezza.
Nota particolare della
serata è data dalla presenza di un pugliese doc (molfettese) trasferitosi al
Nord per lavoro dove è stato capace di mettere d’accordo con i suoi piatti sia
critica che pubblico. La Stella Michelin Felice
Lo Basso, ora chef
dell’Unico di Milano e proveniente dal Grand Hotel Alpenroyal,
ritornerà in Puglia proponendo un menù esclusivo con l’executive chef de Le
Lampare al Fortino Giovanni Lorusso, cuoco dell'anno 2011 e quarto
classificato al Global Chef Challenge 2014.
Quest’anno ospiti della Cena delle
pietre a quattro mani saranno tre importanti aziende vinicole: St. Michael -
Eppan (Trentino Alto Adige), Contadi Castaldi Franciacorta
(Lombardia) e Tenute Chiaromonte (Puglia).
Durante la serata verranno degustate
le varie annate con la presenza del brand manager Vittorio Cavaliere,
presidente dell’associazione culturale Ricerca e Qualità, già noto
personaggio del mondo enogastronomico pugliese.
A lui è affidato il compito di
illustrare la filosofia da cui nascono i vini protagonisti di un nuovo,
vincente connubio con le nostre, storiche pietre e di raccontare
le peculiarità del territorio che li rendono particolarmente suggestivi.
La
cena delle pietre riserverà in futuro nuovi ed importanti appuntamenti mirati
alla valorizzazione del nostro territorio pugliese, al fine di renderlo fulcro
centrale nel panorama del vino in Italia.
Maria
Teresa Alicino
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