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News dalle Città della BAT

sabato 15 novembre 2014

TRANI: CRISI DEL TURISMO DI MASSA?

NESSUNA PREOCCUPAZIONE SE GUARDIAMO OLTRE, BEN OLTRE.
EXPO 2015, 21 MILIONI DI VISITATORI, OLTRE SETTEMILIONI DI STRANIERI, PIU’ DI 300 MILA RUSSI.
ORGANIZZIAMOCI PER ACCOGLIERLI A TRANI, MA COME?

Expo 2015 è già domani e mentre Sindaci del Centro e Nord Italia si stanno attivando per stipulare accordi e presentare progetti, alcuni dei quali addirittura già finanziati, nel nostro territorio quasi non se ne parla, nonostante qualche singola sollecitazione proveniente da alcune interessanti voci del territorio legate al mondo delle imprese ma questo non basta e non serve se dall’altra parte ci sono orecchie sorde. Expo 2015 deve essere una straordinaria “calamita” in grado di attrarre gente nel nostro territorio ma anche le calamite vanno utilizzate bene per evitare danni su danni. Oltre 21 milioni di visitatori, oltre settemilioni di stranieri, più di 300 mila russi saranno in Italia per Expo 2015 e Trani non può restare a guardare, imitando le città vicine che si stancano pure solo di guardare.
Trani può e deve approfittarne facendo leva sul fatto che sta diminuendo sensibilmente quell’inutile e spesso addirittura dannoso turismo di massa quindi puntare al turismo di qualità che è anche quello che porta risorse, investimenti e cultura.
Trani ha bisogno di questo turismo nuovo e tutte le voci preoccupate che in questi giorni parlano della diminuzione dei flussi nell’area porto ed in altre zone della città a causa di uno sviluppo, spesso disordinato e senza regole, nei centri storici di città vicine, deve far riflettere ma non per attivare una futile ed insensata corsa ad accaparrarsi il giovane consumatore di bevande di turno che oggi spende in un luogo, domani in un altro, girovago di professione, ma per essere protagonista di una nuova stagione del turismo, quella che non c’è mai stata e che nessun “esperto di turismo”, dei quali Trani ne è piena, ha mai seriamente elaborato.
Come si può pensare che turisti stranieri possano arrivare e trovarsi a loro agio in questo ambiente? Come si può pensare ad un turismo che apprezzi un territorio, come questo, contaminato da inquinamento ambientale e con servizi pubblici di igiene scarsamente funzionanti ed inefficienti? Come possiamo confrontarci con turisti provenienti da nazioni diverse dalla nostra, con la loro cultura, con la loro lingua, con la loro religione? Chi sarà il loro interlocutore, gli esercenti, le loro commesse, gli addetti alla macchina burocratica ed amministrativa? Noi abbiamo forti dubbi che questo confronto possa reggere. E poi, un’emergenza sicurezza sempre sulle cronache nere, l’aumento di sacche di povertà, di disoccupazione, carenze infrastrutturali. assenza di adeguate politiche di sviluppo e di crescita, rendono Expo 2015 un evento sempre più lontano da noi e quasi inarrivabile per Trani. Noi giovani cittadini tranesi chiediamo organizzazione, competenza, merito, efficienza, lungimiranza ma attorno a noi vediamo sempre ed ancora le spesse facce, le stesse persone, gli stessi soggetti mischiati e confusi tra di loro, che non si capisce bene se facciano i sindacalisti, i politici, gli amministratori e non si sa che altro. E’ stanchevole assistere ogni giorno a questa strana giostra e allo sballottarsi di responsabilità che invece hanno riferimenti ben precisi.
La nostra città la vediamo in profonda e progressiva regressione, economica e culturale quindi il turismo può salvarci ma bisogna capire di quale turismo abbia bisogno Trani, non certo di caciara e di eventi che dietro di sé lasciano il nulla, e qualche debito fuori bilancio.
La prossima volta interverremo sui tributi locali e scopriremo l’ultima sceneggiata della Tassa Rifiuti con un Consiglio Comunale che non decide e che lancia la patata bollente ai tecnici ed ai burocrati, sapendo, ben conoscendo qual è la situazione dei tributi locali e del bilancio comunale, dimenticando che noi cittadini stiamo a guardare, ad osservare e sapremo ben presto giudicare.
La fiction della politica sta per finire, anche a Trani. Il Popolo si sta mettendo in movimento e quando si muove il Popolo, i burocrati, i politici, gli amministratori da strapazzo e tutti quelli che salgono e scendono dalla giostra devono mettersi da parte e rinunciare, per sempre, ai loro infiniti privilegi. Noi chiediamo politiche occupazionali e non elemosine che cadano dall’alto. Ritrovare la dignità nel lavoro significa salvare intere generazioni ma questo a chi lo andiamo a dire? Cìè qualcuno che ci ascolta? Che capisce? CHI?

 Il Responsabile

 Nicola LOSCIALE

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