In
questi giorni si continuano a scrivere brutte pagine per una splendida città
come la nostra bella Trani, massacrata mediaticamente per vicende che stanno
interessando, frequentemente, non solo l’intera Italia ma anche alcune
importanti città di questo territorio ma la Giustizia deve fare il suo corso ed
è giusto che lo faccia salvaguardando in primis le persone, le loro famiglie,
le loro professioni.
Sarebbe
molto facile per noi giovani tranesi e forse ancor di più per noi di “TraniGiovani”
utilizzare la situazione attuale per strumentalizzare e forse anche per
replicare a chi ci ha tirati impropriamente in causa replicando a nostri
precedenti intereventi.
Non
lo facciamo e non lo faremo perché anche in questa circostanza vogliamo
sentirci ed essere diversi.
Quello
che chiediamo invece è un repentino, rapido e rivoluzionario cambiamento delle
regole che governano la politica le sue strutture ma anche la vita amministrativa.
Un
nuovo sistema di regole che renda chiara l’amministrazione dei beni pubblici,
che garantisca pari opportunità, che debelli cattive pratiche in primis la
corruzione e che faccia comprendere a classi politiche, dirigenti e tutti
coloro che hanno in mano il potere che il potere va esercitato nel rispetto
delle regole scritte ma anche di quelle non scritte quindi della legalità e del
buon costume.
Trani
deve voltare subito pagina e noi crediamo che chi voglia farlo invocando
immediatamente il voto senza quel cambio di regole necessario forse si stia
facendo prendere da un’ansia di arrivismo che sembrerebbe essere una soluzione
a metà.
Noi
chiediamo invece che la politica tranese, tutta la politica tranese, prima di
qualsiasi passo debba darsi un Codice Etico di autoregolamentazione dal quale
emergano in modo chiaro come un amministratore pubblico deve comportarsi e deve
obbligarsi a farlo, in che modo deve dar conto del suo operato ai cittadini e
non solo ai suoi elettori e affiancatori, abolire qualsiasi affidamento diretto
ma prevedere l’esercizio del bando pubblico aperto a tutti i concorrenti, anche
per le piccole iniziative come l’organizzazione di eventi che spesso nascondono
o sono produttrici di politiche clientelari e soprattutto il rendiconto
dell’attività politica ed amministrativa a fine mandato da parte di chiunque
abbia occupato postazioni pubbliche quindi anche semplici consiglieri comunali
che devono dar conto del loro operato facendolo mediante la pubblicazione di un
diario di bordo che dia agli elettori il senso della loro permanenza nelle Istituzioni.
Basta
con chi continua ad utilizzare la politica ed i beni pubblici, compreso il
denaro pubblico, per finalità estranee all’attività pubblica se non addirittura
per fini personali, di lobbies o elettorali.
Piccole,
chiare ma fortissime regole che significherebbero il vero cambiamento che tutti
noi attendiamo.
Ci
vuole coraggio? Ci vuole una nuova mentalità? Una nuova cultura e
consapevolezza del bene comune? Un nuovo mondo?
Si,
ci vuole tutto questo e molto di più e chi non possiede coraggio e doti per
fare quello che noi giovani chiediamo può anche tornarsene nel suo cantuccio e
lasciare la politica a chi sa cosa significhi provare soddisfazione nel
risolvere i problemi degli altri.
E’
difficile? Si, lo sappiamo e Trani si prepari alla sfida.
Il Responsabile
Nicola
LOSCIALE
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