Qualche mese fa con le dimissioni
dell’Amministratore Unico dell’AMIU Ruggiero dopo la chiusura della discarica
di Trani a causa di gravi irregolarità, avevamo affermato che il castello di
sabbia costruito dal Sindaco di Trani, Gigi Riserbato, si stava pian piano
sgretolando e che quelle dimissioni rappresentavano il fallimento dell’amministrazione
di centro-destra, con i responsabili pronti ad abbandonare la nave che stava affondando.
Le accuse contestate agli arrestati,se
confermate, aprono uno squarcio inquietante nella vita politica tranese a causa
di quel sistema delinquenziale, così come descritto dalla Magistratura, che ha
pervaso le istituzioni cittadine, fatto di mazzette, assunzioni clientelari e
appalti pilotati.
Su questa vicenda emerge con forza il
disastro nella gestione dell’AMIU guidata da Ruggiero, uomo di fiducia del
Sindaco Riserbato, che si occupava di assumere o licenziare personale presso
società appaltatrici di servizi proprio per conto dell’AMIU.
A questo punto come Movimento Legge
Rifiuti Zero non possiamo dimenticare le parole che l’allora amministratore
unico rivolgeva a noi attivisti quando chiedevano un cambio nella gestione dei
rifiuti a Trani con l’adozione della Strategia Rifiuti Zero e la chiusura della
discarica gestita dall’AMIU.
Ci chiamava sognatori (come se Rifiuti
Zero fosse un sogno e non una realtà ormai consolidata in oltre 200 Comuni in
Italia) e soprattutto affermava come fosse difficile gestire un’azienda come
l’AMIU con scarsissime risorse, risorse che forse servivano per altro.
Come non ricordare l’atteggiamento
arrogante della maggioranza guidata da Riserbato durante la presentazione in
Consiglio Comunale da parte dell’opposizione della delibera Rifiuti Zero, svuotata
dalla coalizione di centro-destra nei suoi punti più importanti, per poi
proporre pochi mesi dopo una raccolta differenziata porta a porta estesa solo
su poche strade, senza una programmazione mirata a coprire tutta la città.
Come non ricordare il “disastro
ambientale” provocato dai continui sversamenti nella discarica gestita
dall’AMIU a Trani, chiusa per varie omissioni, con il rischio più che concreto
di contaminazione della falda acquifera, a causa di una scriteriata gestione da
parte delle istituzioni di quell’enorme buco nero.
Forse tutto ciò serviva a mantenere lo
status quo di un sistema ben oleato impermeabile a qualsiasi processo reale di
cambiamento, soprattutto se generato dal basso.
Oggi ci troviamo di fronte alla seconda
grande inchiesta che travolge la classe politica di questo territorio per fatti
di corruzione riconducibili all’affidamento di appalti, dopo l’arresto per una
presunta tangente da un milione di euro nell’affidamento della raccolta
differenziata porta a porta dell’Assessore all’Ambiente del Comune di Andria
nel dicembre scorso.
A questo punto non resta altra scelta
alla maggioranza che sostiene l’amministrazione Riserbato che quella di dimettersi
dopo il disastro politico di questi anni, senza nessuna eventuale reggenza pro
tempore da parte dell’attuale vice sindaco De Simone che ha condiviso le
responsabilità politiche di questa amministrazione, partendo proprio dalla
gestione della discarica.
Anna Rossi,Sabrina Salerno,Alessandro Zagaria- Movimento
Legge Rifiuti Zero
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