Francesco Fabiano,
bersagliere di Trani, classe 1922, figlio di Pietro Fabiano e Filomena
Boccasile, fu dato per disperso in Russia il 19 dicembre del 1942. Faceva parte
della terza divisione celere “Principe Amedeo Duca D’Aosta”, terzo reggimento
bersaglieri. Insieme ad altri soldati italiani era impegnato negli anni di
guerra nella Provincia di Miciurinsk, nella regione di Tambov, a sud est di
Mosca. In quella località esisteva anche un campo per prigionieri
internazionali con relative fosse comuni, il campo di Unciostie, dove dal
gennaio all’aprile del 1943 morirono 4344 prigionieri italiani.
Del bersagliere
tranese Fabiano, dal 19 dicembre del 1942, non si ebbero più notizie. A
distanza di 72 anni, l’amministrazione comunale porta in vita il ricordo del
nostro soldato grazie all’impegno di Antonio Respighi, alpino, socio del gruppo
di Abbiategrasso, componente della sezione di Milano dell’associazione
nazionale alpini. Respighi ha effettuato un viaggio in Russia, un “memoriale”
nei confronti dei tanti soldati italiani che nella ex Unione Sovietica hanno
conosciuto la morte. Durante la visita a Miciurinsk, un abitante di quella
località, ha consegnato a Respighi alcuni pastrini di riconoscimento
appartenuti ai soldati italiani, fra questi vi era quello di Francesco Fabiano.
Respighi, dopo le
opportune verifiche presso il ministero della Difesa, ha dato notizia del
ritrovamento del cimelio all’amministrazione comunale che ha immediatamente
avviato le ricerche presso l’ufficio anagrafe comunale e successivamente le pratiche
per entrare in possesso del piastrino di Francesco Fabiano così da consegnarlo
ai familiari del bersagliere. La cerimonia ufficiale di consegna avverrà nei
prossimi mesi. Il sindaco di Trani, Luigi Riserbato, ha voluto invitare
ufficialmente Antonio Respighi che da 4 anni conduce un incessante lavoro di
ricerca dei familiari dei dispersi in Russia. Respighi ha dato la sua
disponibilità a partecipare alla cerimonia, in concomitanza con analoghe
iniziative programmate in altre località italiane nei prossimi mesi.
L’amministrazione tranese, intanto, a 72 anni di distanza, ha voluto dare
testimonianza della storia di Francesco Fabiano e del ritrovamento della
“reliquia” che presto sarà consegnata nelle mani dei familiari del soldato.
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