Con
l’ultimo “comunicato stampa” avente ad oggetto la transazione, intervenuta tra
l’Amministrazione comunale di Trinitapoli ed i Sig.ri di Fidio, da parte di due
consiglieri della minoranza (tale Anna Maria Tarantino e tale Pasquale
Lamacchia) è stato superato ogni limite e da ora in poi non sarà più
consentito, né ai predetti due consiglieri, né ad altri di diffamare
ulteriormente ed impunemente l’attuale maggioranza, brillantemente guidata
dall’Avv. Francesco di Feo, Sindaco di Trinitapoli.
Basta!!!
Ora
è giunto improrogabile il momento del “Redde
Rationem” !!!
Questa
non è opposizione ma puro “terrorismo politico” che mira, anche con probabili e
verosimili regie esterne, a delegittimare, con qualsiasi mezzo e senza scrupolo
alcuno, un’ Amministrazione che dovrebbe, invece, essere presa ad esempio per
competenza, onestà ed amore per la cittadinanza di Trinitapoli (valori
da molto, forse troppo tempo dimenticati).
Gli
atti relativi alla questione di cui trattasi siano trasmessi, senza ulteriore
indugio, da questa Amministrazione e non da loro, sia alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Foggia, che alla Procura della Corte dei
Conti e che sia questa Amministrazione a chiedere conto delle assurde
diffamazioni poste in essere dai due personaggi, firmatari del vergognoso
comunicato stampa.
Tale
documento, a tacer d’altro, contiene solo false, volutamente imprecise ed
errate affermazioni, scritte e fatte pubblicare dalla stampa locale al solo
scopo di screditare ed infangare sia questa Amministrazione, sia il nome
dell’Assessore Eugenio di Fidio e della sua famiglia.
I
Sig.ri di Fidio si sono limitati a chiedere, con numerose missive che hanno
interrotto sempre la prescrizione, il riconoscimento di un loro legittimo
diritto al risarcimento dei danni per una illegittima espropriazione di un
suolo edificatorio, effettuata da Amministrazioni precedenti che, tra l’altro,
hanno sempre volutamente glissato le richieste dei predetti germani di Fidio.
Ma v’è di più!!!
1)
Questi ultimi, e
ciò risulta per acta, comproprietari dei 28/36 (circa l’80% dei suoli
espropriati, e non meno della metà come viene falsamente assunto dal duo
Tarantino-Lamacchia) non hanno mai voluto infierire nei confronti di alcuna
delle Amministrazioni precedenti a quella attuale, atteso che hanno cercato
sempre di dialogare con le stesse per tentare di raggiungere un’intesa
stragiudiziale ed evitare così un inutile, quanto dispendioso contenzioso che
avrebbe arrecato un notevole pregiudizio economico all’Ente Comune e di
conseguenza ai cittadini di Trinitapoli.
Entrando nello specifico, appare, a dir poco assurdo,
che i due consiglieri di minoranza Tarantino - Lamacchia,
sia pure in presenza di atti scritti, dolosamente, facciano finta di ignorarne
l’esistenza o di interpretarli in modo totalmente errato.
Infatti in data 12/Aprile/1988 il Commissario
Prefettizio Dott. Gianfranco Casilli, subentrato all’ex sindaco Sannicandro, approvava
il progetto dei lavori di realizzazione di strade interne nel centro abitato di
Trinitapoli per un importo lordo di Lire 500.000.000; quindi non 1985, come
erroneamente sostenuto dal duo Tarantino-Lamacchia.
Tra le dieci strade da realizzare vi era anche VIA
CANNE; i lavori per la realizzazione
di detta via venivano ultimati in data 15/09/1992.
2)
I signori Di Fidio,
una volta venuti a conoscenza dell’illegittima condotta espropriativa posta in
essere dall’Ente Comune, invitavano con lettere raccomandate gli Amministratori
comunali a risarcirli per i danni loro rivenienti dall’abusiva ed illecita
occupazione dei suoli di loro proprietà.
Si precisa che dal 15.09.1992 (data di ultimazione dei
lavori effettuati in Via Canne) si succedevano varie Amministrazioni : 1993/1996 BRANDI = 1997/2006 BARISCIANO = 2006/2011 DI GENNARO - che non
prendevano in considerazione alcuna le richieste dei di Fidio e che solo
l’Amministrazione del Sindaco Avv. Francesco di Feo, con diligenza, ha evitato
che gli espropriati adissero le competenti Autorità Giudiziarie con la
conseguente soccombenza dell’Ente Comune alle NOTEVOLISSIME spese giudiziarie.
Solo dopo aver effettuato accertamenti in merito alla
pratica suddetta, nonché un opportuno sopralluogo in via Canne da parte
dell’Ufficio Tecnico di Trinitapoli ed aver fatto esperire da quest’ultimo specifiche
verifiche, in merito sia all’an che al quantum debeatur, relative alla
richiesta avanzata dai Sig.ri di Fidio, l’Amministrazione dava corso alle
trattative con gli espropriati, per il riconoscimento dei danni loro spettanti.
Da quanto sopra esposto, risulta inequivocabilmente
che il credito dei Sig.ri di Fidio non
è assolutamente prescritto e che lo stesso non solo era ed è congruo nella
richiesta, ma anzi risultava e risulta
essere abbondantemente al di sotto dei parametri previsti nelle ipotesi di
esproprio illegittimo e conforme alle valutazioni di mercato dei suoli aventi
uguali caratteristiche.
L’Avv.Giuseppe Sarcina, legale di fiducia dell’Ente
Comune, nella sua risposta al quesito posto dall’Amministrazione, invita quest’ultima
ad effettuare quanto prima il pagamento perché dovuto, sia nell’an che nel
quantum e “consiglia” di raggiungere con celerità una transazione con i Sig.ri
di Fidio, al fine di evitare le ulteriori spese di un giudizio.
3) Il
“buon” Lamacchia finge o probabilmente non sa che i 28/36, di cui sono
comproprietari i Sig.ri di Fidio, costituiscono circa l’80% dell’intero suolo
espropriato e non sono “meno della metà” così come dallo stesso sostenuto nel
comunicato stampa: davvero pazzesco
!!!
Ma non è finita: lo stesso invita l’Amministrazione
Comunale del Sindaco Avv. Francesco di Feo a commettere un atto illecito e cioè
a riconoscere e pagare somme non dovute agli altri comproprietari del suolo
(8/36) che non ne hanno MAI fatto richiesta per cui il loro eventuale
credito è chiaramente ed inesorabilmente prescritto: in definitiva appare quasi
che il “buon” Lamacchia voglia dolosamente istigare l’Ente Comune a commettere
un atto illecito, pur essendo avvocato; ma ci piace pensare che sempre il “buon” Lamacchia non abbia agito con dolo, ma solo ignori che un CREDITO PRESCRITTO NON DEVE ESSERE PAGATO, oppure
che lo stesso abbia esternato simili affermazioni con mero “spirito
goliardico”: ma questo lo accerteranno le Magistrature adite.
Infine, sarebbe opportuno che, nei confronti
dei firmatari del documento Tarantino-Lamacchia, l’attuale Amministrazione
Comunale inoltri alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e
alla Procura della Corte di Conti
denunzia per diffamazione a mezzo stampa e per tutti i reati che le
Magistrature adite dovessero ravvisare nei fatti sopra esposti e richieda alle
stesse di essere ascoltati personalmente al fine di far piena luce su quanto
falsamente riferito dal duo Tarantino-Lamacchia.
Resta
di tutta evidenza che nell’instaurando procedimento penale a carico di questi
ultimi, la stessa Amministrazione Comunale debba provvedere a costituirsi parte
civile per ottenere il ristoro di tutti i danni dagli stessi arrecati
all’immagine dell’Amministrazione Comunale del Sindaco di Trinitapoli, Avv.
Francesco di Feo.
IL DIRETTIVO SEZIONALE DI F.I.
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