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domenica 28 dicembre 2014

TRINITAPOLI : Ora è giunto improrogabile il momento del “Redde Rationem” !!!

Con l’ultimo “comunicato stampa” avente ad oggetto la transazione, intervenuta tra l’Amministrazione comunale di Trinitapoli ed i Sig.ri di Fidio, da parte di due consiglieri della minoranza (tale Anna Maria Tarantino e tale Pasquale Lamacchia) è stato superato ogni limite e da ora in poi non sarà più consentito, né ai predetti due consiglieri, né ad altri di diffamare ulteriormente ed impunemente l’attuale maggioranza, brillantemente guidata dall’Avv. Francesco di Feo, Sindaco di Trinitapoli.
Basta!!!
Ora è giunto improrogabile il momento del “Redde Rationem” !!!
Questa non è opposizione ma puro “terrorismo politico” che mira, anche con probabili e verosimili regie esterne, a delegittimare, con qualsiasi mezzo e senza scrupolo alcuno, un’ Amministrazione che dovrebbe, invece, essere presa ad esempio per competenza, onestà ed amore per la cittadinanza di Trinitapoli      (valori da molto, forse troppo tempo dimenticati).
Gli atti relativi alla questione di cui trattasi siano trasmessi, senza ulteriore indugio, da questa Amministrazione e non da loro, sia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, che alla Procura della Corte dei Conti e che sia questa Amministrazione a chiedere conto delle assurde diffamazioni poste in essere dai due personaggi, firmatari del vergognoso comunicato stampa.
Tale documento, a tacer d’altro, contiene solo false, volutamente imprecise ed errate affermazioni, scritte e fatte pubblicare dalla stampa locale al solo scopo di screditare ed infangare sia questa Amministrazione, sia il nome dell’Assessore Eugenio di Fidio e della sua famiglia.
I Sig.ri di Fidio si sono limitati a chiedere, con numerose missive che hanno interrotto sempre la prescrizione, il riconoscimento di un loro legittimo diritto al risarcimento dei danni per una illegittima espropriazione di un suolo edificatorio, effettuata da Amministrazioni precedenti che, tra l’altro, hanno sempre volutamente glissato le richieste dei predetti germani di Fidio.
Ma v’è di più!!!

1)    Questi ultimi, e ciò risulta per acta, comproprietari dei 28/36 (circa l’80% dei suoli espropriati, e non meno della metà come viene falsamente assunto dal duo Tarantino-Lamacchia) non hanno mai voluto infierire nei confronti di alcuna delle Amministrazioni precedenti a quella attuale, atteso che hanno cercato sempre di dialogare con le stesse per tentare di raggiungere un’intesa stragiudiziale ed evitare così un inutile, quanto dispendioso contenzioso che avrebbe arrecato un notevole pregiudizio economico all’Ente Comune e di conseguenza ai cittadini di Trinitapoli.
Entrando nello specifico, appare, a dir poco assurdo, che i due consiglieri di minoranza Tarantino - Lamacchia, sia pure in presenza di atti scritti, dolosamente, facciano finta di ignorarne l’esistenza o di interpretarli in modo totalmente errato.
Infatti in data 12/Aprile/1988 il Commissario Prefettizio Dott. Gianfranco Casilli, subentrato all’ex sindaco Sannicandro, approvava il progetto dei lavori di realizzazione di strade interne nel centro abitato di Trinitapoli per un importo lordo di Lire 500.000.000; quindi non 1985, come erroneamente sostenuto dal duo Tarantino-Lamacchia.
Tra le dieci strade da realizzare vi era anche VIA CANNE; i lavori per la realizzazione di detta via venivano ultimati in data 15/09/1992.
2)    I signori Di Fidio, una volta venuti a conoscenza dell’illegittima condotta espropriativa posta in essere dall’Ente Comune, invitavano con lettere raccomandate gli Amministratori comunali a risarcirli per i danni loro rivenienti dall’abusiva ed illecita occupazione dei suoli di loro proprietà.
Si precisa che dal 15.09.1992 (data di ultimazione dei lavori effettuati in Via Canne) si succedevano varie Amministrazioni : 1993/1996  BRANDI = 1997/2006 BARISCIANO =  2006/2011 DI GENNARO - che non prendevano in considerazione alcuna le richieste dei di Fidio e che solo l’Amministrazione del Sindaco Avv. Francesco di Feo, con diligenza, ha evitato che gli espropriati adissero le competenti Autorità Giudiziarie con la conseguente soccombenza dell’Ente Comune alle NOTEVOLISSIME spese giudiziarie.
Solo dopo aver effettuato accertamenti in merito alla pratica suddetta, nonché un opportuno sopralluogo in via Canne da parte dell’Ufficio Tecnico di Trinitapoli ed aver fatto esperire da quest’ultimo specifiche verifiche, in merito sia all’an che al quantum debeatur, relative alla richiesta avanzata dai Sig.ri di Fidio, l’Amministrazione dava corso alle trattative con gli espropriati, per il riconoscimento dei danni loro spettanti.





Da quanto sopra esposto, risulta inequivocabilmente che il credito dei Sig.ri    di Fidio non è assolutamente prescritto e che lo stesso non solo era ed è congruo nella richiesta, ma anzi risultava e risulta essere abbondantemente al di sotto dei parametri previsti nelle ipotesi di esproprio illegittimo e conforme alle valutazioni di mercato dei suoli aventi uguali caratteristiche.

L’Avv.Giuseppe Sarcina, legale di fiducia dell’Ente Comune, nella sua risposta al quesito posto dall’Amministrazione, invita quest’ultima ad effettuare quanto prima il pagamento perché dovuto, sia nell’an che nel quantum e “consiglia” di raggiungere con celerità una transazione con i Sig.ri di Fidio, al fine di evitare le ulteriori spese di un giudizio.
3)        Il “buon” Lamacchia finge o probabilmente non sa che i 28/36, di cui sono comproprietari i Sig.ri di Fidio, costituiscono circa l’80% dell’intero suolo espropriato e non sono “meno della metà” così come dallo stesso sostenuto nel comunicato stampa: davvero pazzesco !!!
Ma non è finita: lo stesso invita l’Amministrazione Comunale del Sindaco Avv. Francesco di Feo a commettere un atto illecito e cioè a riconoscere e pagare somme non dovute agli altri comproprietari del suolo (8/36) che non ne hanno MAI  fatto richiesta per cui il loro eventuale credito è chiaramente ed inesorabilmente prescritto: in definitiva appare quasi che il “buon” Lamacchia voglia dolosamente istigare l’Ente Comune a commettere un atto illecito, pur essendo avvocato; ma ci piace pensare che sempre  il “buon” Lamacchia non  abbia agito con dolo, ma solo ignori che un CREDITO PRESCRITTO NON DEVE ESSERE PAGATO, oppure che lo stesso abbia esternato simili affermazioni con mero “spirito goliardico”: ma questo lo accerteranno le Magistrature adite.
 Infine, sarebbe opportuno che, nei confronti dei firmatari del documento Tarantino-Lamacchia, l’attuale Amministrazione Comunale inoltri alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e alla Procura della Corte di Conti  denunzia per diffamazione a mezzo stampa e per tutti i reati che le Magistrature adite dovessero ravvisare nei fatti sopra esposti e richieda alle stesse di essere ascoltati personalmente al fine di far piena luce su quanto falsamente riferito dal duo Tarantino-Lamacchia.
Resta di tutta evidenza che nell’instaurando procedimento penale a carico di questi ultimi, la stessa Amministrazione Comunale debba provvedere a costituirsi parte civile per ottenere il ristoro di tutti i danni dagli stessi arrecati all’immagine dell’Amministrazione Comunale del Sindaco di Trinitapoli, Avv. Francesco di Feo.

IL DIRETTIVO SEZIONALE DI F.I.

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