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martedì 27 gennaio 2015

MARGHERITA DI SAVOIA : Saline, a rischio il futuro di 120 dipendenti

La società Atisale, che gestisce le Saline di Margherita di Savoia, sceglie la strada del concordato preventivo per evitare il fallimento. E così il futuro dei circa 120 dipendenti diventa alquanto incerto. Ma non è la crisi di mercato a mettere a rischio la società che gestisce la più grande salina d’Europa. Questa volta sarebbe un problema societario: Atisale vanta crediti per molti milioni di euro nei confronti della controllante Salapia Sale, mai incassati. A questo, poi, si aggiungerebbero i debiti nei confronti dei Comuni di Margherita di Savoia e Trinitapoli, nei cui territori ricadono le saline e che per anni non hanno incassato l’Ici. Per questo al Comune di Trinitapoli sono stati riconosciuti tributi per 700mila euro (in parte già pagati); molti di più a Margherita di Savoia (sui tre milioni).
Insomma, ci sarebbe una serie di fattori concomitanti che avrebbe spinto i leccesi Semeraro e i siciliani D’ Alì Staiti (subentrati nel 2011 ai proprietari locali) ad avviare l’iter per il concordato preventivo al Tribunale di Foggia. La procedura, considerata l’anticamera del fallimento, ha però l’obiettivo di individuare eventuali imprenditori interessati ad acquistare le società. In prima linea è ora il sindaco Paolo Marrano - eletto nel maggio 2013 con la lista “Per il bene comune” - dal momento che il Comune mantiene una partecipazione inferiore all’1% nel capitale di Salapia. Marrano ha già convocato la proprietà per mercoledì pomeriggio alle 17 in Comune. Ma questa mattina a Roma è fissato un incontro con i sindacati nazionali, convocati sia per le Saline di Margherita che per quelle di Sant’Antioco. Ma per Marrano non si discute. “Atisale non scomparirà”, dice. “Se necessario ricorreremo all’azionariato popolare”.
Carmen Carbonaro
Corriere

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