Nel corso della mattinata, il commissario prefettizio, Maria
Rita Iaculli, ha incontrato alcuni rappresentanti dei lavoratori delle
cooperative che, dal pomeriggio di ieri, stavano manifestando all’esterno di
Palazzo di città.
Dopo aver chiarito che l’obiettivo primario è la
salvaguardia dei livelli occupazionali, il commissario ha precisato che,
l’obiettivo stesso, per essere attuato, deve comunque trovare puntuali
riscontri nelle norme e nelle previsioni di bilancio. Di conseguenza, in
assenza dell’adozione del bilancio previsionale 2015, non si può che procedere
con le cautele necessarie, al fine di evitare eventuali debiti fuori bilancio.
Il commissario Iaculli si è riservato comunque di approfondire tutta la vicenda
con la struttura comunale, al fine di definire la portata delle proroghe
tecniche in attesa dell’espletamento delle gare attraverso procedure ad
evidenza pubblica.
Al termine dell’incontro, i manifestanti hanno abbandonato
il presidio all’esterno del palazzo municipale.
AMET ED
AMIU: L’ESITO DELLE ASSEMBLEE
Nel rispetto di quanto deliberato nei giorni scorsi con i
poteri di Consiglio comunale, nel corso dell’assemblea dei soci di Amet, il
commissario prefettizio, Maria Rita Iaculli, ha ridotto da 5 a 3 i componenti
del Consiglio d’amministrazione. Confermati nell’organigramma societario il presidente,
Nicola Pappolla, l'amministratore delegato, Nicola di Corato, e la dipendente
comunale, Daniela Pellegrino. Quest’ultima, già dimissionaria, è stata invece
confermata dal commissario quale consigliere anche al fine di rispettare le
normative di tutela della parità di genere. Il commissario ha formulato atto di
indirizzo per azioni di responsabilità nei confronti degli organi
amministrativi della società Amet in presenza di presupposti di fatto e di
diritto.
Nel corso dell’assemblea dei soci di Amiu, il commissario ha
proceduto alla revoca del CdA in carica ed alla contestuale nomina
dell’ingegnere Alessandro Guadagnuolo quale amministratore unico. Il
commissario Iaculli, preso atto della diffida presentata dal Dipartimento per
la pari opportunità in ordine alla violazione del Dpr 251/2012 (tutela della
parità di genere) ha revocato il collegio sindacale, ritenendo sussistente
l’esercizio del potere di autotutela attraverso la nomina di un nuovo collegio conforme
alla disciplina vigente. Di diverso avviso il collegio sindacale che ritiene di
potersi uniformare a quanto stabilito dal Dpr 251/2012 con la dimissione di un
componente del collegio sindacale ed il subentro di una donna già componente
supplente del collegio stesso. Successivamente il commissario ha preannunciato
azioni di responsabilità nei confronti dei precedenti CdA e collegi sindacali
ed atto di indirizzo per provvedimenti anche sanzionatori a carico dei vertici
aziendali in presenza di presupposti di fatto e di diritto.
Nessun commento:
Posta un commento