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giovedì 19 marzo 2015

ANDRIA : I COMMERCIANTI DI CORSO CAVOUR ESASPERATI PER QUEI CORDOLI GIALLI PERICOLOSI

“TROPPA GENTE CONTINUA A CADERE. PER NOI IMPRESE DEL CENTRO URBANO DANNI ECONOMICI E DI IMMAGINE”.
PRESENTATA PETIZIONE INDIRIZZATA AL SINDACO DI ANDRIA.
IL PRESIDENTE DI UNIMPRESA BAT: “IL CLIMA DA CAMPAGNA ELETTORALE NON FACCIA PREVALERE LA CITTA’ VIRTUALE SU QUELLA REALE. I PROBLEMI DEL PICCOLO COMMERCIO CITTADINO NON HANNO TROVATO ALCUNA SOLUZIONE”.

Dopo Via Regina Margherita e via Ferrucci ora sono i commercianti di Corso Cavour ad alzare la voce e lo fanno con il metodo più democratico che esista ma anche il più disatteso da parte delle varie pubbliche amministrazioni che nella partecipazione, nella compartecipazione e nell’Attivismo Civico hanno sempre visto una minaccia e mai una risorsa da valorizzare.
I commercianti di Corso Cavour, oggi, dicono di essere anche afflitti dal posizionamento di enormi cordoli in cemento color giallo che vorrebbero simulare una pista ciclabile ed ecco che hanno sottoscritto una libera Petizione inviandola al Sindaco in data 9 marzo 2015.

Questo il testo della Petizione dei Commercianti di Corso Cavour:

“I sottoscritti Cittadini si permettono portare alla Sua attenzione la situazione disagiata che si è determinata, a seguito della collocazione, in Corso Cavour, di “cordoli” spartitraffico, per la delimitazione della cosiddetta “pista ciclabile”. Non entreremo nel merito di una “pista-ciclabile”, che non abbiamo ancora compreso dove conduca, ma ci limitiamo ad evidenziare la grave penalizzazione che le attività commerciali presenti su Corso Cavour hanno ricevuto da questa scelta amministrativa, giacché in una via, già di per sé assolutamente priva di “spazi praticabili”, si è introdotto un ulteriore elemento, che rende assolutamente irraggiungibili i nostri negozi, in un momento peraltro di grave crisi economica. Confidiamo, quindi, che quei “cordoli” possano essere rimossi al più presto, anche perché, come sono ubicati, rendono pericoloso lo stesso attraversamento pedonale e, pertanto, chiediamo che questa nostra richiesta venga presa nella considerazione che merita la voce dei cittadini semplici, travolti dalle tante difficoltà di quest’epoca storica. Distinti saluti.”

Proprio mentre la Petizione è sul tavolo della discussione in sede Amministrativa, almeno si spera che sia stata presa in minima considerazione, gli incidenti, anche con conseguenze non di poco rilievo, continuano ad accadere quotidianamente in quel lungo tratto di strada contaminata dai bruttissimi ed anche antiestetici cordoli. Questo pericolo era stato in verità preventivamente sollevato dai Commercianti Ambulanti di Unimpresa Bat che tra l’altro vedono compromessa la possibilità di poter operare su quelli che risultano addirittura ancora essere dei posteggi ben specificatamente individuati nel Piano del Commercio su Aree Pubbliche vigente quindi quei cordoli sarebbero andati ad invadere un’area già destinata ad altro uso cioè alle attività fieristiche in città, compresa la Festa Patronale così come in un momento di grande flusso pedonale su Corso Cavour, come avviene appunto nella Festa Patronale e Fiera d’Aprile, non si osa immaginare cosa potrebbe accadere quando la folla sovrasterà la visibilità di quei manufatti color giallo con cadute a ripetizione ed il comune di Andria invaso da richieste di risarcimento danni.
Sollecitato proprio dai commercianti di Corso Cavour, è stato il Presidente di Unimpresa Bat ad intervenire personalmente e ad incontrare la rappresentanza di quei commercianti e, al termine del lungo colloquio ha detto: “siamo stati i primi a sollevare la questione il 25 novembre scorso, proprio mentre iniziarono a posizionare quei mostri senz’anima sul manto stradale e proprio mentre noi scrivevamo il nostro disappunto su quella scelta azzardata avvenivano, sotto i nostri occhi, i primi incidenti con anziani ricoverati nel vicino ospedale. Sono convinto, fermamente convinto – ha detto il leader sindacale andriese – che il periodo elettoralistico che stiamo vivendo in questi giorni e per i prossimi due mesi non debba abbagliarci quindi non prevalga la città virtuale rispetto ai problemi reali ed irrisolti della città e del piccolo commercio che, a conti fatti, ancora non ha trovato le seppur minime, piccole e semplici risposte e così non va per niente bene, anzi va malissimo”.
Intanto stesse critiche arrivano dalla Zona 167 Nord 3° Comparto dove addirittura quei manufatti li troviamo posizionati quasi al centro della strada costituendo gravissimo pericolo per automobilisti e pedoni.


                                                            
                                                                                                                      Area Soci                                                                                                                      UNIMPRESA BAT






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