“TROPPA GENTE
CONTINUA A CADERE. PER NOI IMPRESE DEL CENTRO URBANO DANNI ECONOMICI E DI
IMMAGINE”.
PRESENTATA PETIZIONE
INDIRIZZATA AL SINDACO DI ANDRIA.
IL PRESIDENTE DI
UNIMPRESA BAT: “IL CLIMA DA CAMPAGNA ELETTORALE NON FACCIA PREVALERE LA CITTA’
VIRTUALE SU QUELLA REALE. I PROBLEMI DEL PICCOLO COMMERCIO CITTADINO NON HANNO
TROVATO ALCUNA SOLUZIONE”.
Dopo
Via Regina Margherita e via Ferrucci ora sono i commercianti di Corso Cavour ad
alzare la voce e lo fanno con il metodo più democratico che esista ma anche il
più disatteso da parte delle varie pubbliche amministrazioni che nella
partecipazione, nella compartecipazione e nell’Attivismo Civico hanno sempre
visto una minaccia e mai una risorsa da valorizzare.
I
commercianti di Corso Cavour, oggi, dicono di essere anche afflitti dal
posizionamento di enormi cordoli in cemento color giallo che vorrebbero
simulare una pista ciclabile ed ecco che hanno sottoscritto una libera
Petizione inviandola al Sindaco in data 9 marzo 2015.
Questo
il testo della Petizione dei Commercianti di Corso Cavour:
“I
sottoscritti Cittadini si permettono portare alla Sua attenzione la situazione
disagiata che si è determinata, a seguito della collocazione, in Corso Cavour,
di “cordoli” spartitraffico, per la delimitazione della cosiddetta “pista
ciclabile”. Non entreremo nel merito di una “pista-ciclabile”, che non abbiamo
ancora compreso dove conduca, ma ci limitiamo ad evidenziare la grave
penalizzazione che le attività commerciali presenti su Corso Cavour hanno
ricevuto da questa scelta amministrativa, giacché in una via, già di per sé
assolutamente priva di “spazi praticabili”, si è introdotto un ulteriore
elemento, che rende assolutamente irraggiungibili i nostri negozi, in un
momento peraltro di grave crisi economica. Confidiamo, quindi, che quei
“cordoli” possano essere rimossi al più presto, anche perché, come sono ubicati,
rendono pericoloso lo stesso attraversamento pedonale e, pertanto, chiediamo
che questa nostra richiesta venga presa nella considerazione che merita la voce
dei cittadini semplici, travolti dalle tante difficoltà di quest’epoca storica.
Distinti saluti.”
Proprio
mentre la Petizione è sul tavolo della discussione in sede Amministrativa,
almeno si spera che sia stata presa in minima considerazione, gli incidenti,
anche con conseguenze non di poco rilievo, continuano ad accadere
quotidianamente in quel lungo tratto di strada contaminata dai bruttissimi ed
anche antiestetici cordoli. Questo pericolo era stato in verità preventivamente
sollevato dai Commercianti Ambulanti di Unimpresa Bat che tra l’altro vedono
compromessa la possibilità di poter operare su quelli che risultano addirittura
ancora essere dei posteggi ben specificatamente individuati nel Piano del
Commercio su Aree Pubbliche vigente quindi quei cordoli sarebbero andati ad
invadere un’area già destinata ad altro uso cioè alle attività fieristiche in
città, compresa la Festa Patronale così come in un momento di grande flusso
pedonale su Corso Cavour, come avviene appunto nella Festa Patronale e Fiera
d’Aprile, non si osa immaginare cosa potrebbe accadere quando la folla
sovrasterà la visibilità di quei manufatti color giallo con cadute a
ripetizione ed il comune di Andria invaso da richieste di risarcimento danni.
Sollecitato
proprio dai commercianti di Corso Cavour, è stato il Presidente di Unimpresa Bat
ad intervenire personalmente e ad incontrare la rappresentanza di quei
commercianti e, al termine del lungo colloquio ha detto: “siamo stati i primi a
sollevare la questione il 25 novembre scorso, proprio mentre iniziarono a
posizionare quei mostri senz’anima sul manto stradale e proprio mentre noi
scrivevamo il nostro disappunto su quella scelta azzardata avvenivano, sotto i
nostri occhi, i primi incidenti con anziani ricoverati nel vicino ospedale.
Sono convinto, fermamente convinto – ha detto il leader sindacale andriese –
che il periodo elettoralistico che stiamo vivendo in questi giorni e per i
prossimi due mesi non debba abbagliarci quindi non prevalga la città virtuale rispetto
ai problemi reali ed irrisolti della città e del piccolo commercio che, a conti
fatti, ancora non ha trovato le seppur minime, piccole e semplici risposte e
così non va per niente bene, anzi va malissimo”.
Intanto
stesse critiche arrivano dalla Zona 167 Nord 3° Comparto dove addirittura quei
manufatti li troviamo posizionati quasi al centro della strada costituendo
gravissimo pericolo per automobilisti e pedoni.
Area
Soci UNIMPRESA BAT
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