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News dalle Città della BAT

venerdì 6 marzo 2015

BARLETTA : Lo spettacolo Testimoni di Genova al Collettivo EXIT. Un esperienza audiovisiva per non dimenticare.

Quattordici anni fa migliaia di persone da tutto il mondo si riunirono nelle piazze e nelle strade di Genova mosse da un'unica convinzione: un altro mondo è possibile. Quattordici anni fa, quel movimento di movimenti vasto, eterodosso e libero subì uno dei più violenti e brutali atti di repressione visti in questo paese dal dopoguerra. Quattordici anni fa, per molti, quel movimento fu sconfitto, e riportato all'ordine con i mezzi che più sono consoni alla natura del mondo di chi ci governa e di chi decide delle nostre vite: la violenza. Come a voler dare immagine e sostanza, inflitta a forza nelle ferite, nei volti tumefatti, nei polmoni spaccati, nei vissuti violati, a quella frase che George Orwell più di sessanta anni fa mise in bocca a uno dei carnefici:  "If you want a picture of the future, imagine a boot stamping on a human face".

Molti tra noi ricordano quei giorni di Luglio. Qualcuno magari era davanti alla tv, a chiedersi il perché di quell'esplosione di furia cieca e ottusa. Qualcuno di noi era lì, oggi con le sue storie da raccontare. Chi scese in piazza in quei giorni lo fece per lottare contro quel sistema capitalista e neoliberista che ovunque, dalle periferie del mondo ai cosiddetti paesi ricchi produceva devastazione e miseria, e per lanciare un monito molto chiaro sul dove ci avrebbe portato l'insistere su un modello di società iniquo e rapace. Tutti abbiamo sotto gli occhi lo sfacelo che quella crisi che noi preannunciavamo ha prodotto in questi anni. Si diceva "Voi G8, noi 6 miliardi"; non è un caso se ai quattro angoli del pianeta ora si urla con rabbia "Noi siamo il 99%". Molto è stato detto riguardo a quei giorni. Son passati gli anni, chi era in quelle strade ha parlato, ha raccontato il proprio personale vissuto confluito in un qualcosa di più collettivo, di più condiviso; la memoria è un ingranaggio collettivo si diceva spesso. Sono arrivati anche i processi, alcuni dei quali sono finiti in farsa, mentre chi ha ordinato, chi ha deciso, chi si è reso responsabile ad alti livelli è ancora lì, o è stato promosso, o ha fatto un'insperata carriera. Non ci vuole molto in questo paese per vedere all'opera una silenziosa e strisciante damnatio memoriae. Non ci stupiremmo più di tanto, se venissimo a sapere che qualcuno delle generazioni più giovani forse non ha mai sentito parlare del sangue versato in Piazza Alimonda. Ma Genova rimane una ferita aperta. E tale deve rimanere. Ricordare quello che è successo a Genova non è solo ricordare quanto può far male uno Stato quando deve proteggere il vero potere; è ricordare anche come, per una volta, nonostante le botte, le torture, le violenze venute dopo, assediare quel potere, farlo tremare di fronte alla prospettiva di un cambiamento radicale dal basso è un qualcosa di già successo, è possibile, e succederà ancora.

Per questo siamo orgogliosi di ospitare a Barletta, Venerdì 6 Marzo alle ore 20.30 presso il Collettivo Exit (Via Mariano Sante 37), lo spettacolo "Testimoni di Genova". Otto testimonianze di quei giorni narrate da Massimo Zaccaria e accompagnate dal set di dj Brusca e dai video di Fabrizio Esposito. Nelle parole degli autori, "un lavoro per non dimenticare chi ha lottato quel giorno per un altro mondo; è un'esperienza di memoria audiovisiva, è l'atmosfera paurosa ed ingiusta di quelle giornate, è l'impotenza ed i tanti perché. Ma è anche la voglia di lottare e di non dimenticare". Per chi c'era, per chi non c'era ma ne porta comunque i segni, per chi da Genova non è più tornato. Ma soprattutto, per chi, oggi, crede ancora che un altro mondo sia possibile.

Francesco Caputo - Collettivo Exit


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