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domenica 12 aprile 2015

BARLETTA : Il sindaco Cascella riafferma la legittimità degli atti istituzionali

Si rende noto il testo della nota trasmessa al Prefetto di Barletta Andria Trani, Clara Minerva, dal sindaco dimissionario, Pasquale Cascella.

“Ritengo doveroso rilevare la gravità delle espressioni con cui alcuni consiglieri dell'opposizione hanno inteso dar seguito alla richiesta di "opportuni provvedimenti" che - secondo quanto si legge nel commento diffuso a mezzo stampa - dovrebbero "ristabilire la doverosa legalità", mentre questa può, semmai, essere  messa a repentaglio da scorrettezze istituzionali  compiute su un procedimento ancora aperto nei termini regolamentari.
Per il rispetto dovuto alle funzioni istituzionali, non inseguirò sullo stesso terreno chi ha cercato di denigrare una rigorosa scelta politica. Mi preme esclusivamente riaffermare la legittimità degli atti istituzionali compiuti, a cominciare dalla presentazione delle dimissioni al Consiglio comunale nello stesso giorno – lo scorso 25 marzo -  in cui venivo informato del rinvio della conferenza dei capigruppo che avrebbe dovuto calendarizzare la riunione dell'assemblea per l'esame del bilancio di previsione del 2015.
Si giunge ora a questo adempimento anche per effetto del gesto politico da me compiuto per richiamare l’intero Consiglio Comunale a rispettare una scadenza essenziale per la vita amministrativa. Ma, guarda caso, essendo stata la convocazione formalizzata per il 13 aprile, ovvero alla vigilia del termine in cui in base al Testo Unico degli Enti Locali le dimissioni "diventano efficaci ed irrevocabili", da parte di sette consiglieri di opposizione si è eccepito che il procedimento amministrativo sarebbe "invalido".
Si deve anzitutto rilevare che il Bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015/2017 e' stato approvato dalla Giunta comunale il 30 dicembre dello scorso anno e i conseguenti atti sono stati trasmessi dalla Presidente del Consiglio, con la relativa proposta di delibera, tra il 3 e il 4 febbraio al Presidente e ai membri della III Commissione consiliare permanente per il parere di competenza.
Per quel che riguarda il lamentato "vizio" del deposito, nel termine di dieci giorni antecedenti la data di approvazione del bilancio annuale di previsione, dell'allegato riguardante  la programmazione triennale del fabbisogno di personale, sorprende che non si sia considerata la regolarità dei relativi atti.
In particolare:
-        una prima specifica delibera riguardante lo schema della programmazione triennale del personale è stata approvata dalla Giunta comunale il 5 febbraio, pubblicata sull'Albo pretorio online il 9 febbraio, e trasmessa il giorno successivo al Presidente del Consiglio comunale, al Presidente della Commissione Bilancio e ai Collegio dei Revisori dei conti;
-        l'adozione definitiva è avvenuta il 13 marzo con una delibera contenente un esplicito dispositivo - al punto 8 - riguardante la trasmissione al Collegio dei revisori, al Presidente del Consiglio comunale e al Presidente della Commissione Bilancio, e comunque l'atto è stato pubblicato sull'Albo pretorio online il 19 marzo;
-        il Regolamento comunale per la gestione dell'Albo all'articolo 3 comma 1 sancisce che "la pubblicazione di atti all'Albo pretorio informatico è finalizzata a fornire presunzione di conoscenza legale degli stessi, a qualunque effetto giuridico specifico esso assolva (pubblicità notizia, dichiarativa, costitutiva, integrativa dell'efficacia, etc.)”;
-        i Revisori dei conti il 25 marzo, ovvero due settimane prima della convocazione del Consiglio Comunale, hanno depositato presso l'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale uno specifico parere riguardante la delibera che, sia pure per questa via, si presume essere stata oggetto di valutazione almeno da parte dei Consiglieri facenti parte la  Commissione Consiliare Bilancio.
Per quel che riguarda, invece, il parere preventivo della competente Commissione Consiliare, è stato formulato questa mattina, nei termini regolamentari, anche se purtroppo in assenza dei consiglieri di opposizione che pure ne chiedevano la formulazione, ma che debbono aver intanto inteso venir meno a quel dovere istituzionale, forse per provare a ‘viziare’ un adempimento di evidente correttezza, in vista di un Consiglio Comunale che richiede a tutte le sue componenti una piena assunzione di responsabilità”.


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