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News dalle Città della BAT

venerdì 8 maggio 2015

ANDRIA : LA CAMPAGNA ELETTORALE DEI BURLATI.

PIAZZA MUNICIPIO NON E’ PIU’ LA PIAZZA DELLA LIBERTA’ E DELLE ISTITUZIONI.

“Noi col tappo alla bocca. Preparate il lutto al braccio, sta arrivando il vostro funerale (politico)”.
Questo è lo slogan scritto a caratteri cubitali su di uno striscione posto ai piedi di quello che dovrebbe essere il luogo istituzionale per eccellenza cioè il Palazzo Municipale di Andria ma che è stato da tempo interdetto a qualunque manifestazione dopo che è stato ripetutamente teatro di una chiara sfiducia politica verso l’attuale amministrazione comunale e le sue scelte scellerate.
In quel luogo si sono consumate manifestazioni popolari spontanee che hanno visto il culmine con la protesta del 21 luglio 2011 con migliaia di cittadini a protestare contro gli aumenti stratosferici e sproporzionati della tassa rifiuti; il 9 dicembre con la protesta dei Forconi che portarono in quella piazza oltre settemila cittadini in rivolta democratica e le migliaia e migliaia di cittadini che si rivoltarono contro l’Amministrazione Comunale e riempirono strade e piazze quel fatidico 11 dicembre 2013 quando si seppe la notizia dell’arresto dell’Assessore all’Ambiente con l’accusa di tangenti e molte assunzioni clientelari.
Quei giorni si mise in moto una macchina mostruosa per nascondere certi fatti esaltandone altri e rendendoli ancor più clamorosi arrivando finanche a numerosi arresti dei manifestanti.
Oggi a distanza di un anno e mezzo tutti ancora a chiedersi cosa si è voluto celare mettendo in moto quei meccanismi “compensativi” e rendendoli mediaticamente prevaricanti facendoli assurgere alle cronache nazionali?
Certo era meglio far parlare i media degli arresti dei Forconi andriesi, che comunque non hanno rotto nemmeno uno sgabello mentre a Torino si entrava nelle banche direttamente con i caterpillar, piuttosto che insistere sulla notizia del secolo che investiva una realtà come quella di Andria governata in un certo modo e da una certa classe politica.
Se tutta quella strategia è servita a parare il sedere a qualcuno che ancora rimase fisso sulla poltrona, non ha certo contribuito a ripristinare la Verità e la Giustizia.
Oggi l’intera area ai piedi di Palazzo San Francesco è diventata più protetta del Pentagono e nessuna manifestazione di protesta o di altra natura viene autorizzata in quel luogo mentre spudoratamente i padroni del Palazzo continuano ad appropriarsi di quelle aree lasciandoci i propri bolidi in zone interdette alla sosta per motivi di sicurezza dei luoghi pubblici, dove hanno messo anche le strisce blu e dove noi fessi per parcheggiare continuiamo a pagare mentre loro ballano.
Quel nostro manifesto in quel preciso luogo vuole testimoniare la nostra capacità di essere ancora oggi presenti e per nulla rassegnati né intimoriti e né incantati dagli incantatori di serpenti senza denti.
Si legge all’art. 17 della Costituzione Italiana: “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz'armi.” quindi all’Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”
Andria ormai sembra al di fuori di queste regole e pare che un intero Sistema si sia coalizzato per fare della Costituzione Italiana carta straccia o relegarla a proprio uso e piacimento.
Ma i Cittadini da chi sono tutelati? Perché ai Cittadini non viene garantito neanche il minimo delle tutele e dei benefici e privilegi destinati ai politici, anche a quelli di scarso valore?
Come fare per potersi esprimere liberamente in questa città senza poi diventare vittime del sistema e giungere al limite delle intimidazioni e della soppressione del pensiero libero?
In questi giorni di campagna elettorale le sciocchezze escono a fiumi dalle bocche di chi è autore e direttore indisturbato di questo andazzo e dell’abbattimento della Democrazia e della Libertà individuale e collettiva.
Non credevamo si potesse arrivare a tale punto di ipocrisia e di falsità.
Facce di bronzo che hanno tappezzato la città per poi vedersele coprire. Una vergogna che poi significa tante multe elevate nel periodo elettorale per il mancato rispetto delle regole.
Le Forze dell’Ordine vadano a verificare quelle centinaia di multe elevate cinque anni fa ai Partiti e Movimenti per affissione abusiva o fuori postazione dei manifesti che fine hanno fatto?
Perché il comune di Andria ha abbuonato tutto senza incassare? Come si fa a parlare di dissesto finanziario se poi si rinuncia ad incassare le multe che i politici devono pagare per le loro infrazioni?
Vi sembra giusto che poi siano i cittadini a subire gli aumenti per soccombere a questi privilegi?
Se questa è una notizia di reato che allora si indaghi proprio su quelle multe in busta verde per vedere che fine hanno fatto e perché non siano state pagate.
Quei candidati, a centinaia, multati cinque anni fa per affissione abusiva devono avere il coraggio di ritirare oggi le proprie ricandidature così come devono fare quelli che in questa campagna elettorale hanno commesso la stessa infrazione che politicamente è gravissima e quindi li rende tutti inaffidabili ed indegni di rappresentare il Popolo.
Noi continuiamo a protestare, nel rispetto della Costituzione che vogliono stracciare e senza timore di essere fermati dal Regime quindi si rassegnino i falchi e i velenosissimi serpenti Mamba neri perché a noi la lingua non la taglia nessuno.

 

 
Santovito Vincenzo
Presidente
Libera Associazione Civica Andriese

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