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News dalle Città della BAT

mercoledì 10 giugno 2015

ANDRIA : IL MOVIMENTO DEL NON VOTO HA LA MAGGIORANZA.

Torna a vincere anche nella Bat ed in Puglia, come in tutta Italia, il “Movimento del Non Voto”, creato dalla L.A.C. – Libera Associazione Civica Andriase di Vincenzo Santovito.

Dal dato relativo all'astensionismo barlettano, roba da far tremare la Democrazia in pericolo, fino al ribaltamento del voto ad Andria dove comunque il Movimento rimane il primo in assoluto.
In quel Movimento del Non Voto ci siamo noi ma anche quelle migliaia di cittadini che il 21 luglio 2011 e il 9 dicembre 2013 scesero in piazza e protestarono vivacemente e civilmente ai piedi di palazzo di città per sfiduciare l’amministrazione comunale per le scellerate politiche in materia di tasse e rifiuti.
Di tutte quelle migliaia di persone, in campagna elettorale, non se ne è ricordato nessuno, neanche chi si presentava come il nuovo e l’innovativo. Eppure quelle migliaia e migliaia di anime, non pilotate e disperate, chiedevano giustizia e soprattutto equità ed uguaglianza.
Sono state sicuramente tante di quelle anime ad essere catapultate nel meccanismo del voto ad personam e probabilmente molte di esse avranno ceduto alla lusinga speranza di una promessa o di un immediato ritorno ma alla fine tutto torna al punto di ripartenza. Andria rimane una città in pericolo e fra qualche settimana ripartirà la protesta civica allorquando i cittadini riceveranno le cartelle di pagamento della tassa rifiuti e dei servizi che spesso non si vedono neanche. Protesteranno ma contro chi? Con quale guida? Rivolgendosi a quali referenti? Non sappiamo se prevarrà la disperazione o se ormai il lassismo ha preso il sopravvento, sta di fatto che presso l’ufficio tributi di Andria in via Bari ne sanno qualcosa e non è un caso se ancora non hanno inviato i solleciti di pagamento degli ultimi tre anni di immondizia ai tanti che ancora non hanno pagato. Tutto quello che non è stato fatto prima delle elezioni sarà fatto ora? A scapito di chi? Con quali risultati? Come faranno le famiglie andriesi sul lastrico a far fronte a quelle richieste di pagamenti pregressi ed esosi? Come e chi pagherà quelle bollette? Quelli che hanno votato sperano forse che saranno pagate dai politici cui hanno dato il loro voto?
Al di la dell’ironia la questione è molto seria e tragica e non per caso la campagna elettorale andriese è stata accesa, accesissima e nessuna arma è stata lasciata sotterrata.
Si sapeva, tutti sapevano che la partita si giocava sul filo di rasoio e tutti avevano da perdere, anche quella pseudo - opposizione tanto compiacente e indirettamente beneficiaria.
Oggi Andria ha capito e non è un caso se i personaggi tra i più in vista della politica locale, a tutti i livelli, siano stati bocciati senza ricevere il consenso sperato e da essi stessi previsto, oggi delusi per non aver raccolto il seminato o che avevano intenzione di seminare o pensavano di aver seminato.
Una lezione a metà se è vero che accanto a quei nomi ne mancano molti altri che invece hanno imboccato altre strade magari ottenendo il risultato ma forse sapendo a priori quale sarà il prezzo poi da pagare. Un antico detto andriese dice: “kess’aluiv nan cacc’ n ugghiu, au trappuit ste’ u’ mbrughl” (se le olive non danno olio, al frantoio ci sta l’imbroglio”.
Gli antichi andriesi non si sbagliavano e quando pensavano alle olive pensavano ai politici mentre il frantoio è la grande macchina elettorale con i suoi sistemi di frantumazione, anche delle persone, quelle che hanno voluto provarci ignorando le regole di questo modo di far politica e pensando al bene comune che non esiste.
Alle prossime e imminenti salatissime bollette di pagamento, ci risentiamo.



                                                                                                                      Il Presidente
                                                                                                   Libera Associazione Civica Andriese

                                                                                                                 Santovito Vincenzo

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