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mercoledì 3 giugno 2015

CANOSA DI PUGLIA : Tenta di bruciare 15 quintali di rifiuti speciali. Denunciato per smaltimento illecito

La Polizia Municipale di Canosa di Puglia prosegue nella sua attività di controllo del territorio e scopre attività illecite di smaltimento di rifiuti. Infatti, dopo una lunga attività di appostamento avvenuta nelle campagne canosine, gli uomini della Polizia Locale di Canosa, insieme al Comando Stazione del Corpo Forestale di Spinazzola, è stato colto in flagranza il presunto autore di un’attività illecita nella gestione dei rifiuti “mentre si preparava a smaltire mediante “abbruciamento” circa 15 quintali di rifiuti speciali – spiegaFrancesco Capogna, vicecomandante della Pm di Canosa -. L’area nella quale si è tentato di consumare il reato era già nota agli uomini della Polizia Locale e Forestale”.
“Da tempo – prosegue il tenente colonnello Capogna – erano state installate fototrappole per accertare gli autori dei numerosi abbandoni e incendi di rifiuti che preoccupavano molti cittadini. Sull’area, inoltre, gli agenti avevano già precedentemente censito la presenza di cinque luoghi in cui la vegetazione risultava essere interessata dall’attività di abbruciamento reiterato di rifiuti”.
I rifiuti trasportati a bordo dell’autocarro erano prevalentemente pneumatici, sedili di autovetture, componenti meccaniche di auto. Il presunto autore dell’illecito è stato identificato è denunciato all’Autorità giudiziaria per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali.
L’assessore alla Polizia Locale e Ambiente, Leonardo Piscitelli ha espresso piena soddisfazione per l’operato della Polizia Municipale del Comune di Canosa e degli uomini della Forestale. “Nel ringraziare la Pm e la Forestale per l’eccellente attività svolta, spiace constatare come alcuni cittadini commettano attività illecite, come lo smaltimento illegale dei rifiuti, a danno di una collettività intera, che deve subire i fumi tossici e gli odori nauseabondi. Si tratta di azioni che inquinano gravemente l’ambiente e coloro che ci vivono, che, a ben vedere, non risparmiano nessuno: neanche gli stessi autori dell’illecito”.

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