NOI CI FACCIAMO UNA SAGRA E CHISSA’ SE RIVEDREMO TUTTI GLI OSPITI CHE ABBIAMO VISTO IN CAMPAGNA ELETTORALE ED ORA DILEGUATISI.
Una ronda dei Volontari Federiciani avrebbe avvistato numerosi suini selvatici nei pressi di via Conversano quindi nel pieno centro del Quartiere San Valentino di Andria e noi residenti ne siamo felici perché ora potremo organizzare la sagra del cinghiale e chissà se alla mangiatoia si avvicineranno tutti quegli ospiti, i famosi candidati a guidare la città, che non abbiamo più visto da allora, come accade ogni cinque anni.
Una sagra del suino selvatico anche per sperare che in quell’occasione qualcuno si degni di ripulire alcune aree sempre ricolme di rifiuti che fanno da attrazione fatale per cani randagi affamati, piccioni che hanno riempito balconi e terrazzi di rifiuti organici pericolosi senza parlare delle zanzare che in miliardi di miliardi infestano la città che le attira parecchio.
Una storia infinita che non cambia mai e che vanifica anche qualche piccolissimo, insignificante contentino pre elettorale che è stato compiuto ma che non si vede già più da tempo.
L’erbaccia cresce di pari passo con l’aumento dello stato di emarginazione sociale e quelle piccole opere programmate sono volate via col vento, come volò la copertura di quel mercatino ormai abbandonato, mai funzionato e punto di illusione per tanti ambulanti e lavoratori andriesi che addirittura avevano già le licenze in un altro mercatino stradale poi revocate senza aver mai saputo quale fosse la ragione, con enorme spreco di denaro.
Un disastro totale che nessuno può smentire, neanche con le parole e neanche con le solite chiacchiere.
Tutto il resto non abbiamo bisogno di rivelarlo, basti leggere i nostri tanti interventi precedenti, non spostare neanche una virgola e riportarli tutti per intero. Il tempo passa ma da noi anche il tempo si è fermato, anzi non si è fermato ma addirittura va indietro visto che anche i centri di educazione e le agenzia educative esistenti nel quartiere stanno subendo le conseguenze del disastro, anche in termini di frequentazione e anche la mancata apertura della tanto decantata ed elogiata tendopoli sportiva non è mai stata aperta ed è servita solo come sfondo all’inaugurazione pre elettorale.
Se l’obiettivo era quello di desertificare allora è stato quasi completamente raggiunto e la politica impari che le opere vanno realizzate al momento giusto perché intervenire fuori tempo, se si interviene, quando non ce n’è più necessità e i bisogni sono cambiati significa raddoppiare gli sprechi.
Il Presidente: Pietro Carnicelli
Il Segretario. Riccardo Anzioso
Una ronda dei Volontari Federiciani avrebbe avvistato numerosi suini selvatici nei pressi di via Conversano quindi nel pieno centro del Quartiere San Valentino di Andria e noi residenti ne siamo felici perché ora potremo organizzare la sagra del cinghiale e chissà se alla mangiatoia si avvicineranno tutti quegli ospiti, i famosi candidati a guidare la città, che non abbiamo più visto da allora, come accade ogni cinque anni.
Una sagra del suino selvatico anche per sperare che in quell’occasione qualcuno si degni di ripulire alcune aree sempre ricolme di rifiuti che fanno da attrazione fatale per cani randagi affamati, piccioni che hanno riempito balconi e terrazzi di rifiuti organici pericolosi senza parlare delle zanzare che in miliardi di miliardi infestano la città che le attira parecchio.
Una storia infinita che non cambia mai e che vanifica anche qualche piccolissimo, insignificante contentino pre elettorale che è stato compiuto ma che non si vede già più da tempo.
L’erbaccia cresce di pari passo con l’aumento dello stato di emarginazione sociale e quelle piccole opere programmate sono volate via col vento, come volò la copertura di quel mercatino ormai abbandonato, mai funzionato e punto di illusione per tanti ambulanti e lavoratori andriesi che addirittura avevano già le licenze in un altro mercatino stradale poi revocate senza aver mai saputo quale fosse la ragione, con enorme spreco di denaro.
Un disastro totale che nessuno può smentire, neanche con le parole e neanche con le solite chiacchiere.
Tutto il resto non abbiamo bisogno di rivelarlo, basti leggere i nostri tanti interventi precedenti, non spostare neanche una virgola e riportarli tutti per intero. Il tempo passa ma da noi anche il tempo si è fermato, anzi non si è fermato ma addirittura va indietro visto che anche i centri di educazione e le agenzia educative esistenti nel quartiere stanno subendo le conseguenze del disastro, anche in termini di frequentazione e anche la mancata apertura della tanto decantata ed elogiata tendopoli sportiva non è mai stata aperta ed è servita solo come sfondo all’inaugurazione pre elettorale.
Se l’obiettivo era quello di desertificare allora è stato quasi completamente raggiunto e la politica impari che le opere vanno realizzate al momento giusto perché intervenire fuori tempo, se si interviene, quando non ce n’è più necessità e i bisogni sono cambiati significa raddoppiare gli sprechi.
Il Presidente: Pietro Carnicelli
Il Segretario. Riccardo Anzioso
Nessun commento:
Posta un commento