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mercoledì 22 giugno 2016

BARLETTA : "C'è bisogno di completare la caratterizzazione e di analizzare anche il suolo dell’area industriale e a monte idraulico."

Legambiente esprime le sue considerazioni a seguito dell'incontro sul primo monitoraggio ambientale a Barletta


A margine dell'incontro svoltosi ieri a Barletta, utile a rendere pubblici i risultati del primo monitoraggio ambientale che i tecnici del CNR hanno effettuato su un'ampia area della zona industriale, dove sono stati rilevati inquinanti presenti nella falda acquifera, Legambiente esprime le sue considerazioni.

“Ci auguriamo che si faccia al più presto chiarezza sulle responsabilità dell'inquinamento della falda acquifera superficiale posta a ridosso della fascia costiera – dichiara Giuseppe Cilli, presidente del circolo Legambiente di Barletta – Auspichiamo inoltre che le analisi vengano estese verso il monte idraulico della falda, cioè in direzione sud rispetto all’attuale campionamento effettuato nella falda acquifera. Chiediamo altresì che alle analisi delle acque di falda siano correlate quelle sulla matrice suolo e che sia opportunamente ricostruito il ciclo produttivo delle aziende presenti nell’area così da poter pervenire alla corretta individuazione della sorgente industriale”.

“Intanto il sequestro della Timac – aggiunge Cilli – rappresenta un passo avanti rispetto alla necessità di individuare i potenziali fattori di inquinamento della nostra città e di far luce sulle eventuali cause che possono compromettere la qualità dell’ambiente in cui i cittadini vivono”.

Immagine incorporata 1   
propagazione emissioni dell' azienda Timac


Immagine incorporata 2  
ultime rilevazioni della centralina arpa posta nella zona industriale con sforamento del pm10 in data 17/6

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