Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

giovedì 16 giugno 2016

TRANI : Notte dei poeti, domani 18 giugno,presentazione del libro Episcopius Troianus di Antonio V. Gelormini

A Trani per la NOTTE DEI POETI, sabato 18 giugno alle ore 18,00, presso il BAR GATTOPARDO la presentazione del libro EPISCOPIVS TROIANVS del giornalista e scrittore Antonio V. Gelormini, ed. GELSOROSSO – Via Pozzo Piano 17 – TRANI
   
   Si approssima la data di una notte che si preannuncia magica. Dopo Otranto e Ostuni, fa tappa a Trani il festival della parola la Notte dei poeti. Sarà affascinante farsi rapire da un caffè-aperitivo con il giornalista e scrittore Antonio V. Gelorminiautore di Episcopivs Troianvs, ed. Gelsorosso, storia e arte magistralmente intrecciate in un unicum, un libro che ci porterà in viaggio per un Gran Tour sino al cuore dell’entroterra dauno: Troia. Non già senza alcune sorprese e ospiti eccellenti.
Dialogherà con l’autore la giornalista Annamaria Natalicchio. Alla presentazione del libro sarà alternata la declamazione di versi di poeti con una ospite d’eccezionela nipote del premio Nobel per la letteratura Salvatore Quasimodo, la poetessa e scrittrice Andy Fernanda Scillitani che leggerà ella stessa alcune sue poesie.  L’appuntamento è in collaborazione con Quarta Caffè e Casoli Pasticceria.
“Kaspar Jr. Van Wittel era letteralmente catturato dall’imponenza affascinante delle Alpi, mentre ne sorvolava le cime innevate e mentre si apprestava a sfogliare le pagine nascoste di una storia senza fine.
Il Gran Tour di Kaspar jr si dipana sulle tracce accattivanti di linee architettoniche familiari e lungo i riverberi di sentimenti devozionali insistentemente tramandati. Un percorso tracciato negli anni della sua infanzia olandese dai racconti di una nonna “incantevole”, che come un filo d’Arianna lo guideranno dalla Firenze di Raffaello alla Roma dei Papi, dalla Napoli carolingia alla familiare Reggia vanvitelliana di Caserta. Fino al cuore dell’entroterra dauno: Troia. La serpens longa dell’Antica Daunia (così velenosamente stigmatizzata da Federico II), che da Castra Hannibalis quando ancora Aecae, nei disegni strategici bizantini diventerà fulcro del processo di ridefinizione delle sedi episcopali meridionali. Episcopius troianus “racconta” il Palazzo Vescovile di Troia, nella percezione stessa di “soggetto episcopale”, attraverso le sue vicissitudini, quelle dei Vescovi che l’hanno abitato, quella di un’originale pala d’altare del Solimena, nonché della tribolata vicenda di preziosi volumi e codici emigrati “forzosamente” verso biblioteche più blasonate. È anche il racconto di una Diocesi e di una Città, che hanno rappresentato un pezzo di storia importante di questo suggestivo angolo di Puglia”.

Vi aspettiamo.
Ingresso gratuito

Nessun commento:

Posta un commento