Il patrimonio storico della città di Barletta è da sempre fiore all’occhiello e motivo di turismo internazionale nella città della Disfida, stavolta valorizzato grazie ad una mostra dedicata all’abile stratega di Cartagine, Annibale.
Barletta ha inaugurato nel mese di agosto una grande mostra presso il Castello, interamente dedicata al personaggio di Annibale, che, tra la sfilza di comandanti dell’antichità, rimane un mito, il generale in grado di portare il suo esercito alla memorabile vittoria contro i Romani durante la Battaglia di Canne del 216 avanti Cristo.
Accessibile fino al 22 gennaio 2017, il percorso espositivo, “Annibale. Un viaggio” sarà aperto al pubblico tutti i giorni (dalle 10 alle 20 tranne il lunedì, per maggiori info: mostraannibale.org).
La mostra, promossa dal comune di Barletta, dal Ministero dei Beni Culturali e del Turismo e dalla Regione Puglia, è concepita come un viaggio tramite immagini, reperti , testi di approfondimento ed esperienze multimediali, raccontando i luoghi così come Annibale Barca li avrebbe visti, grazie alla ricostruzione dei fatti storici e della sua cultura personale e personalità.
Il percorso prende spunto dal libro “Un viaggio” di Paolo Rumiz, giornalista e scrittore, inviato speciale autore di numerosissimi reportage che narrano viaggi compiuti e che, negli ultimi anni, durante il mese di Agosto, compie il canonico viaggio raccontandolo giorno per giorno su Repubblica.
Nella mostra i luoghi raccontati segnano le tappe da un punto di vista che è sia fisico che simbolico. E’ centrale quindi il rapporto che Annibale vive con i luoghi visitati, che riversano un ruolo fondamentale nel filo narrativo del suo epico viaggio tra Africa e Europa. Centrale è anche il rapporto di Annibale con la guerra, i suoi soldati e le popolazioni italiche: elementi che hanno caratterizzato il viaggio così come la vita dello storico avversario di Roma.
Allestito nei sotterranei del Castello di Barletta, il percorso si snoda lungo due ali divergenti del settore sudorientale della fortezza: nella prima, l’avvincente premessa delle vicende umane e culturali che segnarono l’infanzia e la giovinezza di Annibale e ne determinarono la svolta verso la grande impresa per cui è rimasto famoso. La seconda ala è interamente dedicata al viaggio di Annibale e alle sue tappe in successione dalla Spagna all’Italia fino al rientro definitivo in Africa.
Tecnicamente la mostra si divide in otto sezioni: si parte dallo scenario mediterraneo nel III e II secolo, con il ruolo di Cartagine e Roma sullo sfondo; segue un focus sulla città di Annibale, Cartagine, prima tappa del suo viaggio; poi un episodio che segnerà il suo destino, il suo giuramento da bambino; l’epico viaggio dalla Spagna all’Italia, costellato di straordinarie imprese; La battaglia di Canne; gli ultimi anni in Italia e l’inizio del declino; poi la sosta nel santuario di Hera Lacinia presso Crotone con la sua dedica alla dea in lingua greca e punica, che segnerà la fine di un viaggio e lo porterà alla fine dell’avventura; quindi l’imbarco verso l’Africa e la sconfitta definitiva a Zama.
La narrazione si presenta stimolante, grazie all’uso di pannelli didascalici che rappresentano una sorta di diario di viaggio, ricco di immagini e citazioni di storici antichi e contemporanei, in lingua italiana e inglese, che si alternano ad una selezione di oggetti narrativamente rappresentativi di questa storia di viaggio, in grado anche di riportare dettagli che agevolano una appassionata immedesimazione, come la fisionomia delle popolazioni incontrate o tramite l’uso di installazioni multimediali la narrazione di piccole storie in movimento. Una proiezione particolarmente suggestiva gioca poi con la forma tondeggiante della Sala Rossa.
Prestati da importanti musei italiani ed esteri i tanti reperti presenti in mostra, tra cui il famoso busto di Annibale delle Gallerie del Quirinale, che torna in Italia dopo la sua recente esposizione a Tunisi nel Museo del Bardo, a rappresentare quanto significativa la figura di Annibale sia per la storia dell’area del Mediterraneo. Poi ci sono capolavori dal Louvre e dal Museo egizio di Torino, dall’Archeologico di Napoli, dal Civico di Foggia e di Lucera.
La mostra storica barlettana è un imperdibile evento di rilievo tra gli itinerari del Mediterraneo e d’Europa, affiancandosi anche al progetto “La Rotta dei Fenici”, Itinerario Culturale ufficiale del Consiglio d’Europa e vantando il contributo delle più importanti istituzioni scientifiche italiane.
Mirella Vitrani
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