Il
comune di Barletta ci aveva provato negli anni passati arrivando
persino ad azzardare un evento consegnato all’ultim’ora nelle
mani di soggetti noti che tentarono l’organizzazione, finanziata
con denaro pubblico, di un mercatino che però ebbe infausto destino.
Un anno di pausa e si torna all’attacco ma questa volta con il
dott. Filannino in capo le cose cambiano ed ecco che per la prima
volta si parte con la pubblicazione di un bando pubblico per
l’assegnazione dei posteggi agli aventi diritto, senza figli e
figliastri e senza privilegi di sorta, anche se non ci siamo astenuti
dal far notare alcune imperfezioni che proprio in quel bando vanno
corrette per il futuro. Ormai è tutto pronto e si può partire, come
da delibera della Giunta comunale n. 157 del 25 agosto 2016 con la
quale vennero stanziati ben 15mila euro prenotati sul capitolo
9572063 del Bilancio di previsione 2016 - “Marketing e
valorizzazione imprese locali” - da destinarsi ad “addobbi
natalizi e illuminazione pubblica”. Per quanto riguarda la
fornitura “gratuita” delle casette il comune impegnava un costo
per l’affitto delle medesime mentre nella riunione tenutasi presso
l’ufficio sviluppo economico del comune di Barletta il Presidente
UNIMPRESA BAT, Savino Montaruli, propose, spendendo addirittura meno
del costo di locazione temporanea, l’acquisto delle medesime in
modo da renderle poi disponibili per una’altra sedie di eventi e
manifestazioni in città e addirittura renderle disponibili anche per
gli altri comuni che le avrebbero utilizzate in loro eventi e
manifestazioni con una spesa minima concordata che avrebbe potuto, in
appena sei mesi, addirittura far ammortizzare e far recuperare al
comune di Barletta in toto quel costo di acquisto, con sollievo delle
casse comunali barlettane e prospettive di introiti futuri. Anche
rispetto alla custodia e gestione delle casette Montaruli propose
soluzioni reali, coinvolgendo anche le altre Associazioni presenti
all’incontro quindi Confcommercio, Confesercenti, Federcommercio,
C.N.A. e le altre di rappresentanza locale, che ascoltarono. Un
investimento importante, dunque, che il comune di Barletta ha voluto
effettuare a favore delle imprese provvedendo anche all’illuminazione
pubblica generale della città, esonerando gli esercenti da tale
onere e provvedendovi di cassa propria per complessivi circa 60mila
euro. Una barca d soldi in un periodo di vacche magre. Tornando alle
casette ed al mercato natalizio, dopo che il primo bando non
raggiunse l’obiettivo sperato, è stata finalmente completata la
rosa dei partecipanti ed il nostro sforzo, quello di Unimpresa Bat,
l’Associazione “esclusa” dal cartellone ufficiale del Natale
Rosso Barletta, si è prodigata consentendo comunque lo svolgimento
di tale mercatino che addirittura rischiava di saltare a causa della
mancanza di partecipanti, tanto è vero che si rese necessaria una
proroga dei termini e la riapertura del bando. Alla fine il risultato
è che dei commercianti che hanno ottenuto i l diritto
all’occupazione gratuita delle casette per il mercatino
promozionale che l’Amministrazione intende realizzare in piazza
Aldo Moro in vista delle prossime festività natalizie, dal 17 al 26
dicembre, ben il 60% sono commercianti andriesi, aderenti ad
UNIMPRESA BAT e fino al 70% del totale dei commercianti anche ad
Associazione Commercianti Ambulanti Bat. Un risultato eccezionale che
la città di Barletta e la stessa Amministrazione Cascella dovrebbe
riconoscere perché in questo modo è stato evitato la debacle della
manifestazione con conseguenze pesantissime anche sul piano politico
per la spesa sostenuta, in un momento delicatissimo per
l’amministrazione comunale in bilico da moltissimo tempo. Eppure,
nonostante tutto questo nostro impegno, il logo della nostra
Associazione, sempre fuori dal “cartello”, è stato
inspiegabilmente escluso dal Cartellone pur avendo tenacemente
richiesto la costituzione di un Comitato organizzativo a costo zero
per il comune. Un Coordinamento degli eventi natalizi a Barletta che
avrebbe sicuramente anche evitato le molteplici storture e le
contraddizioni che già in questi primi giorni di eventi i cittadini
stanno denunciando, addirittura infastiditi quindi disincentivati e
questi sono danni pesanti che vengono causati proprio dall’assenza
di un’organizzazione di coordinamento che a Barletta di fatto non
esiste anche se si parlerebbe di un Comitato “fantasma”. Eppure
l’Amministrazione comunale, nel suo “Manifesto” scrive
testualmente: “Rassegna di Eventi Natalizi a cura
dell’Amministrazione Comunale di Barletta e delle Associazioni di
Categoria”, evidentemente infierendo ed attuando una maldestra
politica di mobbing sindacale perseguibile per legge, con
l’aggravante della reiterazione nell’esclusione della scrivente
Organizzazione, utilizzata a “sfruttata” nel momento di bisogno
ma poi neanche invitata alla presentazione ufficiale degli Eventi. In
quanto alle altre Associazioni di Categoria “Future””, nel
cartellone non si trova un solo evento ad esse riconducibili anche
perché l’Amministrazione comunale barlettana per quest’anno ha
escluso categoricamente il finanziamento di iniziative presentate dal
“Cartello”, come invece avveniva in passato, anche nel recente
passato sotto altre spoglie. Proprio per questa ragione nella
riunione ufficiale presso l’Ufficio Commercio, in assenza del
sostegno economico annunciato dall’Assessore Gammarota, le medesime
ritirarono il loro “Progetto” per il Gran Natale barlettano. A
Barletta accade anche questo, in attesa dei milioni della Regione
Puglia da sperperare nei Distretti Urbani del Commercio, avendo già
perduto tantissime opportunità quando questo strumento sarebbe stato
utile per contrastare la Grande Distribuzione tanto caldeggiata nella
città di Eraclio ai tempi che furono.
Tornando
di nuovo alle casette barlettane bisogna riconoscere che il Cascella
ha però fatto quello che non riesce a farsi nella vicina città di
Andria “condotta” dal suo omologo. Infatti ad Andria l’iniziativa
delle casette tirolesi parte molto prima e parte proprio dalle stesse
Associazioni di Categoria quindi da Unimpresa Bat, Confcommercio,
Confesercenti, Federcommercio, A.C.A.B., Batcommercio2010/C.N.A.
Puglia ma ad Andria ciò che è stato possibile fare a Barletta,
entrambe le località facenti parte della decantata Puglia, non era
possibile farlo ed ecco che quei poveri illusi di dirigenti sindacali
che tanto si erano impegnati negli anni passati per raggiungere lo
scopo finirono col rimetterci pure soldi di tasca propria,
piangendosi il cosiddetto morto in casa. Quelle casette, però, ad
Andria, in Piazza Catuma, in altri momenti, ci furono e ci sono pure
quest’anno da quelle parti. Al contrario di Barletta, però, si
pagano a caro prezzo, fino ad oltre seicento euro per il loro
utilizzo per soli pochi giorni, senza neanche la possibilità per le
Aziende di porre in vendita i loro prodotti esposti, almeno questo
prevede quel “Protocollo”.
Al
contrario di Barletta, ad Andria la vendita è vietata nelle casette
mentre la si può fare per strada, in ogni dove, gettando per terra
tante cassette di frutta e di verdura.
I
commercianti andriesi e le loro Associazioni di Categoria, quelle
vere, non servili ma che servono, ringraziano il benefattore Pasquale
Cascella e si impegneranno al massimo perché Barletta possa trovare
un punto di ripartenza ed esca dalla condizione di stallo, anche
amministrativo, perché Andria Ama Barletta e gli Andriesi amano i
Barlettani e con loro voglio costruire un Progetto per il Territorio
e non per difendere inutili e dannosi localismi che tanti danni hanno
fatto e continuano a fare ancora oggi.
E’
tempo di cambiare, anche le facce se necessario, ma soprattutto è
tempo di cominciare a valutare in base ai risultati conseguiti e non
alle “appartenenze” o peggio al grado di accondiscendenza.
Se
questo è il nuovo cammino che anche Barletta intenda intraprendere
allora come sempre Noi Ci Siamo, anche se a Barletta hanno “omesso”
o dimenticato di apporre il nostro Logo sul Cartello degli Eventi
natalizi, nonostante il nostro impegno.
Noi
siamo sicuri di noi stessi e del nostro lavoro quindi non ci
appassioniamo all’”immagine” ma guardiamo ai fatti. Gli altri
preferiscono pascere in più comode praterie avendo sempre l’erba
disponibile brucandola a testa bassa.
All’Assessore
alle Attività Produttive Giuseppe Gammarota, che ha la sol “colpa”
di continuare a ringraziarci pubblicamente del nostro apporto
costruttivo e sempre propositivo rispetto alle iniziative del comune
nel campo del commercio, evidentemente suscitando reazioni scomposte,
il grazie per l’abnegazione e il senso di appartenenza alla sua
città ed alla sua terra. Lavorare in certe condizioni è
difficilissimo e noi lo capiamo. Porsi obiettivi importanti quali il
recupero e la rivitalizzazione delle piazze storiche della Comunità
barlettana, la riqualificazione dei mercati e del tessuto produttivo
locale è impresa assai ardua che si può concretizzare solo in
concerto con chi ti circonda. Quando, invece, ai naturali ostacoli
nel perseguire questi obiettivi ci si mettono di traverso anche
questioni estranee e strumentali allora le cose si complicano
parecchio e tutto si blocca. L’Assessore barlettano queste cose le
sa.
Noi
siamo certi che anche a Barletta, però, le cose cambieranno. Fra
qualche mese cambieranno anche a Barletta. Buon viaggio ai “partenti”
e buon Natale.
Area
Comunicazione UNIBAT
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