“TODISCO
(CASAMBULANTI BISCEGLIE): “ACCETTATA LA NOSTRA RICHIESTA. ORA UNITI
PER USCIRE DALLA BOLKESTEIN. NESSUNO TOCCHI LA PROROGA CONQUISTATA
CON TANTO SACRIFICIO. ABBIAMO LOTTATO PER OTTENERLA. ALTRI NON HANNO
VOLUTO COMBATTERE SUL CAMPO, PERDENDO LA BATTAGLIA NEI PALAZZI DEL
POTERE”.
Dando
seguito alle richieste delle Associazioni e Comitati di Categoria il
comune di Bisceglie, in extremis nonostante le reiterate istanze del
5 novembre 2016, del 23 gennaio 2017 fino alla comunicazione diretta
del 25 gennaio 2017, interviene sulla Direttiva Bolkestein ed i bandi
posteggi. Pur non essendo mai citate quelle richieste nell’Avviso a
firma del dirigente AA.PP. il comune di Bisceglie si adegua
all’unica disposizione legislativa ad oggi vigente, il decreto
Milleproroghe. A tal proposito di Dirigenti del Comitato di Ambulanti
CasAmbulanti
Bisceglie, Todisco,
Santini
e Sciascia
hanno dichiarato: “il decreto Milleprogohe, approvato dal Governo e
firmato dal Presidente Mattarella, pubblicato sulla G.U., contiene il
risultato di una lotta durissima che ci ha visti protagonisti assieme
alle nostre Associazioni sorelle indipendenti che mai sono state
chiamate né mai si sono accomodate al tavolo di contrattazione della
morte definitiva della nostra Categoria. Una morte che alcuni hanno
osato programmare per nostro conto e che non accettiamo
assolutamente. Dodici anni, ammesso che dodici anni siano visto che
il Parere autorevole dell’Autorità Garante della Concorrenza e del
Mercato ha contestato gli accordi assunti da quei soggetti che non ci
rappresentano, sono pochi per morire. Noi ambulanti, oltre a non
riconoscerci in quelle decisioni funeste, oltre a non sentirci
affatto rappresentati dalla due Associazioni di Categoria che hanno
contrattato, senza averne rappresentanza significativa, al nostro
posto, il nostro futuro e quello dei nostri figli ed oltre a
prendere apertamente le distanze da qualunque millantata azione in
funzione di rappresentanza mai delegata, difendiamo il nostro operato
sul campo, tra gli ambulanti, nelle piazze e nelle assemblee dove
quei soggetti, che dicono di aver difeso le nostre prerogative, non
li abbiamo mai visti né mai si sono degnati di farsi essi stessi
promotori di iniziative in tal senso, come sarebbe stato giusto visto
che vivono anche di contributi pubblici ottenuti con disinvoltura per
le loro attività che dunque dovrebbero essere rivolte a tutti i
commercianti e non solo a quella minima parte rappresentata
associata. Noi Ambulanti – affermano Todisco, Santini e Sciasca, ai
quali si aggiungono le voci che condividono appieno quel pensiero
cioè quelle del Presidente nazionale CasAmbulanti Donato
Gala e del
Coordinatore
CasAmbulanti Italia,
Presidente UNIBAT, Savino
Montaruli -,
titolari di concessioni non ottenute in regalia ma sudate, acquistate
con i rami d’azienda o ricevute in donazione dai nostri padri,
difenderemo i nostri diritti e quei diritti non li deleghiamo a
nessuno. Per questo è nata CasAmbulanti che oggi è una realtà di
tutto rispetto, assolutamente singolare ed innovativa nel campo della
Rappresentanza di Base. Noi di CasAmbulanti – afferma Gala -,
insieme a Batcommercio2010,
a Unimpresa Bari/Bat,
ad A.C.A.B.
(Associazione Commercianti Ambulanti Bat), al G.O.I.A.
abbiamo combattuto anche in questo territorio per ottenere la proroga
dei due anni contenuta nel Decreto Milleproroghe che ancora oggi i
“caldeggiatori” dei Bandi ammazzamercati vorrebbero ancora
contrastare, anche politicamente. Non basta solo scrivere sui
giornali il contrario per rendersi credibili. No, bisogna dimostrarlo
sul campo e noi abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando di essere
diversi e differenti. Non si può addirittura incitare e addirittura
diffidare i comuni ad andare avanti con i bandi e poi tentare di
stare sempre da una parte e dall’altra salendo sui carri quando
conviene. Chi sta mettendo a rischio la proroga già ottenuta dei due
anni inclusa nel Milleproroghe deve fare un esame di coscienza ed
assumersene tutte le responsabilità se ciò per assurdo dovesse
avvenire, anche perché ciò vanificherebbe le reali intenzioni della
Categoria, metterebbe a rischio ciò che è stato ottenuto con tanta
fatica grazie al “fastidioso” lavoro dalle Associazioni
indipendenti, sganciate dalla politica e dai poteri forti come lo
sono le nostre e le altre italiane” – hanno affermato i
rappresentanti di Categoria i quali aggiungono: “non abbiamo mai
usufruito di un solo euro di denaro pubblico, come invece
abbondantemente godono quelle altre Associazioni, quindi difendiamo
orgogliosamente il lavoro fatto e non consentiamo a nessuno di avere
posizioni di doppiogiochismo in questa vicenda delicatissima. Se
qualcuno veramente oggi e solo oggi si appella all’Unitarietà
della Categoria deve dimostrare realmente di volerla quindi si
organizzi cioè che sino ad oggi non si è ancora fatto. Innanzitutto
un evento pubblico per i chiarimenti del caso, dimostrando di aver
veramente fatto di tutto per tentare, almeno tentare, di salvare una
Categoria di duecentomila operatori in Italia. Si dica agli Ambulanti
perché per questi lunghissimi anni si è voluto tenere completamente
all’oscuro la Categoria dalla Bolkestein; perché mai è stata
convocata un’assemblea su questo tema e perché mai è pensato di
organizzare un minimo di reazione democratica e di civica
manifestazione di piazza come invece quelle stesse Associazioni che
oggi scrivono hanno fatto quanto si sarebbe voluto liberalizzare il
settore dei tabacchi o quando la protesta ha interessato la
liberalizzazione dei taxi. Se per queste organizzazioni la Categoria
del Commercio sulle Aree Pubbliche vale meno di quelle più
privilegiate che ancora oggi sono intoccabili e fuori dalla
Bolkestein allora con ancor più decisione e forza diciamo di non
sentirci rappresentati e siamo noi a diffidare questi soggetti
dall’assumere iniziative per conto delle centinaia di migliaia di
Ambulanti indipendenti italiani che mai hanno delegato altri a
scrivere la loro sorte e a contrattare la loro morte definitiva e
quella dei mercati italiani. I due anni di proroga conquistati con
fatica e con le lacrime agli occhi sono esattamente quelli che ci
servono per estromettere definitivamente il commercio ambulante dalla
Direttiva Bolkestein quindi nessuno osi ostacolare questo percorso.
Se davvero qualcuno oggi e solo oggi afferma di averci difeso e di
voler stare al nostro fianco allora lo dimostri sul campo e venga al
nostro fianco abbandonando, per una sola volta, quelle comode
poltrone dove siedono grazie a noi e grazie a quella millantata
rappresentanza godono di enormi benefici. Se invece quei soggetti non
saranno neanche ora al nostro fianco allora significherà avallare
tutto ciò che è nascosto dietro questa Direttiva che sta già
portando vantaggi ai soliti noti e questo è scritto nelle delibere e
negli atti pubblici. Se di ciò si trattasse e se qualcuno sta
remando contro la Categoria allora stiano ben lontani da noi” –
hanno concluso i rappresentanti degli Ambulanti.
Coordinamento
CasAmbulanti S.M.
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