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lunedì 30 gennaio 2017

BISCEGLIE RECEPISCE IL DECRETO MILLEPROROGHE E CORREGGE I BANDI BOLKESTEIN

TODISCO (CASAMBULANTI BISCEGLIE): “ACCETTATA LA NOSTRA RICHIESTA. ORA UNITI PER USCIRE DALLA BOLKESTEIN. NESSUNO TOCCHI LA PROROGA CONQUISTATA CON TANTO SACRIFICIO. ABBIAMO LOTTATO PER OTTENERLA. ALTRI NON HANNO VOLUTO COMBATTERE SUL CAMPO, PERDENDO LA BATTAGLIA NEI PALAZZI DEL POTERE”.

Dando seguito alle richieste delle Associazioni e Comitati di Categoria il comune di Bisceglie, in extremis nonostante le reiterate istanze del 5 novembre 2016, del 23 gennaio 2017 fino alla comunicazione diretta del 25 gennaio 2017, interviene sulla Direttiva Bolkestein ed i bandi posteggi. Pur non essendo mai citate quelle richieste nell’Avviso a firma del dirigente AA.PP. il comune di Bisceglie si adegua all’unica disposizione legislativa ad oggi vigente, il decreto Milleproroghe. A tal proposito di Dirigenti del Comitato di Ambulanti CasAmbulanti Bisceglie, Todisco, Santini e Sciascia hanno dichiarato: “il decreto Milleprogohe, approvato dal Governo e firmato dal Presidente Mattarella, pubblicato sulla G.U., contiene il risultato di una lotta durissima che ci ha visti protagonisti assieme alle nostre Associazioni sorelle indipendenti che mai sono state chiamate né mai si sono accomodate al tavolo di contrattazione della morte definitiva della nostra Categoria. Una morte che alcuni hanno osato programmare per nostro conto e che non accettiamo assolutamente. Dodici anni, ammesso che dodici anni siano visto che il Parere autorevole dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha contestato gli accordi assunti da quei soggetti che non ci rappresentano, sono pochi per morire. Noi ambulanti, oltre a non riconoscerci in quelle decisioni funeste, oltre a non sentirci affatto rappresentati dalla due Associazioni di Categoria che hanno contrattato, senza averne rappresentanza significativa, al nostro posto, il nostro futuro e quello dei nostri figli ed oltre a prendere apertamente le distanze da qualunque millantata azione in funzione di rappresentanza mai delegata, difendiamo il nostro operato sul campo, tra gli ambulanti, nelle piazze e nelle assemblee dove quei soggetti, che dicono di aver difeso le nostre prerogative, non li abbiamo mai visti né mai si sono degnati di farsi essi stessi promotori di iniziative in tal senso, come sarebbe stato giusto visto che vivono anche di contributi pubblici ottenuti con disinvoltura per le loro attività che dunque dovrebbero essere rivolte a tutti i commercianti e non solo a quella minima parte rappresentata associata. Noi Ambulanti – affermano Todisco, Santini e Sciasca, ai quali si aggiungono le voci che condividono appieno quel pensiero cioè quelle del Presidente nazionale CasAmbulanti Donato Gala e del Coordinatore CasAmbulanti Italia, Presidente UNIBAT, Savino Montaruli -, titolari di concessioni non ottenute in regalia ma sudate, acquistate con i rami d’azienda o ricevute in donazione dai nostri padri, difenderemo i nostri diritti e quei diritti non li deleghiamo a nessuno. Per questo è nata CasAmbulanti che oggi è una realtà di tutto rispetto, assolutamente singolare ed innovativa nel campo della Rappresentanza di Base. Noi di CasAmbulanti – afferma Gala -, insieme a Batcommercio2010, a Unimpresa Bari/Bat, ad A.C.A.B. (Associazione Commercianti Ambulanti Bat), al G.O.I.A. abbiamo combattuto anche in questo territorio per ottenere la proroga dei due anni contenuta nel Decreto Milleproroghe che ancora oggi i “caldeggiatori” dei Bandi ammazzamercati vorrebbero ancora contrastare, anche politicamente. Non basta solo scrivere sui giornali il contrario per rendersi credibili. No, bisogna dimostrarlo sul campo e noi abbiamo dimostrato e stiamo dimostrando di essere diversi e differenti. Non si può addirittura incitare e addirittura diffidare i comuni ad andare avanti con i bandi e poi tentare di stare sempre da una parte e dall’altra salendo sui carri quando conviene. Chi sta mettendo a rischio la proroga già ottenuta dei due anni inclusa nel Milleproroghe deve fare un esame di coscienza ed assumersene tutte le responsabilità se ciò per assurdo dovesse avvenire, anche perché ciò vanificherebbe le reali intenzioni della Categoria, metterebbe a rischio ciò che è stato ottenuto con tanta fatica grazie al “fastidioso” lavoro dalle Associazioni indipendenti, sganciate dalla politica e dai poteri forti come lo sono le nostre e le altre italiane” – hanno affermato i rappresentanti di Categoria i quali aggiungono: “non abbiamo mai usufruito di un solo euro di denaro pubblico, come invece abbondantemente godono quelle altre Associazioni, quindi difendiamo orgogliosamente il lavoro fatto e non consentiamo a nessuno di avere posizioni di doppiogiochismo in questa vicenda delicatissima. Se qualcuno veramente oggi e solo oggi si appella all’Unitarietà della Categoria deve dimostrare realmente di volerla quindi si organizzi cioè che sino ad oggi non si è ancora fatto. Innanzitutto un evento pubblico per i chiarimenti del caso, dimostrando di aver veramente fatto di tutto per tentare, almeno tentare, di salvare una Categoria di duecentomila operatori in Italia. Si dica agli Ambulanti perché per questi lunghissimi anni si è voluto tenere completamente all’oscuro la Categoria dalla Bolkestein; perché mai è stata convocata un’assemblea su questo tema e perché mai è pensato di organizzare un minimo di reazione democratica e di civica manifestazione di piazza come invece quelle stesse Associazioni che oggi scrivono hanno fatto quanto si sarebbe voluto liberalizzare il settore dei tabacchi o quando la protesta ha interessato la liberalizzazione dei taxi. Se per queste organizzazioni la Categoria del Commercio sulle Aree Pubbliche vale meno di quelle più privilegiate che ancora oggi sono intoccabili e fuori dalla Bolkestein allora con ancor più decisione e forza diciamo di non sentirci rappresentati e siamo noi a diffidare questi soggetti dall’assumere iniziative per conto delle centinaia di migliaia di Ambulanti indipendenti italiani che mai hanno delegato altri a scrivere la loro sorte e a contrattare la loro morte definitiva e quella dei mercati italiani. I due anni di proroga conquistati con fatica e con le lacrime agli occhi sono esattamente quelli che ci servono per estromettere definitivamente il commercio ambulante dalla Direttiva Bolkestein quindi nessuno osi ostacolare questo percorso. Se davvero qualcuno oggi e solo oggi afferma di averci difeso e di voler stare al nostro fianco allora lo dimostri sul campo e venga al nostro fianco abbandonando, per una sola volta, quelle comode poltrone dove siedono grazie a noi e grazie a quella millantata rappresentanza godono di enormi benefici. Se invece quei soggetti non saranno neanche ora al nostro fianco allora significherà avallare tutto ciò che è nascosto dietro questa Direttiva che sta già portando vantaggi ai soliti noti e questo è scritto nelle delibere e negli atti pubblici. Se di ciò si trattasse e se qualcuno sta remando contro la Categoria allora stiano ben lontani da noi” – hanno concluso i rappresentanti degli Ambulanti.



Coordinamento CasAmbulanti S.M.

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