MA CHI PAGA? INTANTO PERDE PURE I FONDI
REGIONALI PER LA PULIZIA DELLE STRADE, COME ANCHE TRANI E BARLETTA.
Continua lo stato di chiusura dell’unica isola ecologica di Andia, in via Stazio e il disservizio pubblico dovuto a tale persistente stato di inattività. Le parole di chi avrebbe rassicurato la cittadinanza sulla riapertura immediata dell’isola si sono verificate vane, inattendibili. Settimane sono passate da quelle parole rassicuranti ma senza riscontro e i cittadini, quelli più sporcaccioni o forse quelli che si sono visti ingiustamente ed ingiustificatamente privare di un servizio pubblico largamente, legittimamente utilizzato dagli utenti, continuano a scaricare rifiuti davanti ai cancelli chiusi dell’isola puzzolente e nei dintorni.
Ora al danno si aggiunge ora la beffa
cioè addirittura l’impiego di personale della Polizia Municipale, appostato in
auto nelle immediate vicinanze dell’isola. Unità che sarebbero invece
indispensabili in una città dove, a detta del Comandante della P.M., ci sarebbe
estrema carenza di personale, al punto che ci si è dovuti dotare di uno strano
marchingegno per elevare sanzioni alle auto circolanti senza il rispetto delle
norme sulla circolazione stradale.
Non sappiamo se la presenza dei Vigili
Urbani in via Stazio sia stata prevista per sopperire al possibile mancato
funzionamento delle videocamere (altrimenti dovrebbero bastare già quelle)
oppure per altre motivazioni. Sta di fatto che Andria non può permettersi di
tenere più unità a presidiare un immondezzaio. I Vigili li vorremmo vedere,
insieme alle altre Forze dell’Ordine e magari in compagnia di qualche
Magistrato sensibile all’argomento, a fare sopralluoghi, ad acquisire
documenti, a fare indagini e finalmente a far capire alla popolazione, agli
utenti, ai contribuenti cosa stia accadendo realmente in questa città, anche
rispetto alla questione rifiuti.
Giacché ci siamo forse sarebbe anche il
caso di indagare sul perché la città di Andria avrebbe anche perso
l’opportunità di utilizzare i fondi regionali per la pulizia della strade del
turismo.
Mentre alcuni comuni usufruiscono dei
25mila euro Andria, che di certo non ha né bisogno di quegli spiccioli perché
ne ha le casse piene al punto da essere il comune più indebitato d’Italia; che
non conosce l’emergenza rifiuti avendo le sue strade talmente pulite da potervi
mangiarci sopra (sic!) o forse solo perché le strade del turismo non esistono
proprio, l’ha presa con comodo presentando il progetto fuori dai termini orari
previsti dalla Regione Puglia per usufruire del beneficio. Bocciate anche le
altre due città capoluogo che probabilmente non devono neppure aver letto la
comunicazione di dettaglio relativa ai Decreti 65/67/70 della Regione Puglia
nella quale si indicava in modo chiaro che “il singolo finanziamento non può
superare la somma di euro 25.000,00=”. Il comune di Barletta invece ne chiedeva
30.457,15= mentre quello di Trani ne chiedeva 30.000,00=. Tutte e due, come
quello di Andria, dunque BOCCIATE.
Strano, molto strano che in queste città
che vantano altresì una si tale qualificata, autorevole e numerosa presenza di
fortunati “semplici” cittadini o politici di lunga e datata professione, che
hanno il privilegio di sedere in via Capruzzi, non si registrino reazioni
neppure a tal riguardo.
Chi dunque avrebbe dovuto inviare nei
tempi giusti quella istanza? Perché tale ritardo con la perdita di questa
opportunità colta invece da altri comuni, anche dai più piccoli? Può essere
sempre e tutto giustificato nella città degli impuniti?
Forse più che alle altre sarebbe a
queste domande che qualcuno dovrebbe rispondere. Noi lo chiediamo ufficialmente
quale componente istituzionale statutariamente riconosciuta ed all’uopo eletta.
Anche di questo si parlerà nella
prossima, imminente riunione della 4^ Consulta Ambiente della città di Andria,
nei prossimi giorni, che sarà convocata ad horas dal Presidente prof. Francesco
MARTIRADONNA che di queste problematiche ne conosce tutti i minimi dettagli e
particolari, essendo quotidianamente impegnato, come volontario, a sopperire le
inadempienze e le inefficienze del pubblico.
Ufficio del
Coordinatore
del Comitato
Quartiere Europa di Andria
Il R.R. –
Redattore Responsabile: Savino Montaruli
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