Quella che negli anni passati amministratori pubblici,
burocrati, sindacati, associazioni di categoria asservite e portaborse di
qualunque livello e condizione millantavano essere la cosiddetta Green Bat si è
rivelata la terra dei veleni ed ora la melma e i rifiuti vengono a galla o
bruciano sotto la terra.
La consapevolezza di utilizzare quella Green Bat per il sol
scopo di ottenere visibilità o peggio fondi pubblici da sperperare per
foraggiare il sistema rende ancor più lampante il fallimento di queste classi
politiche e dirigenti mescolate in una palla di neve ormai discioltasi al sole.
Dai rifiuti tombati a Trani e sulla murgia fino alle
discariche di Tufarelle, Puro Vecchio e San Procopio, con conferimento di
rifiuti pericolosi provenienti persino dall’Ilva di Taranto, passando per le
strade e le campagne delle città ricolme di rifiuti mai raccolti e putrefatti.
Una condizione che non risparmia nessuno. Da Andria a Barletta, da Trani a
Bisceglie passando per Canosa e comuni murgiani. Un disastro ambientale
maturato tra silenzi e trascuratezze di quelle cariche istituzionali e
politiche che, paradossalmente e miseramente, addirittura oggi hanno il
coraggio di intervenire sull’argomento quasi ad assolvere se stessi per la loro
inerzia e immobilismo da quarta e quinta classe qual essi sono, ricercando
responsabilità nei fantasmi chiusi nei loro stessi armadi blindati.
E ai cittadini tutto questo cosa provoca? Beffa su beffa
con la beffa più grande che è quella di vedersi rovinata la salute, la propria
vita e quella dei propri familiari. Continuano a meravigliarsi gli scienziati e
i medici degli Ospedali del centro e nord Italia nel vedere l’enorme mole di
persone che affrontano viaggi della speranza per farsi curare delle peggiori
malattie e patologie contratte nella loro terra cioè nella decantata Green Bat.
Viaggi della speranza che spesso sono senza ritorno o il cui ritorno è un
biglietto a scadenza, spesso a brevissima scadenza considerata la gravità di
quelle patologie che sono strettamente correlate con l’inquinamento ambientale
e con la scarsissima qualità della vita nelle nostre città, nei nostri paesi.
La Provincia Bat piange i suoi morti mentre i cartelloni
giganteschi, anche questa volta, mostreranno i sorrisi stampati sui faccioni di
chi sulle proprie scrivanie, nei palazzi del potere, si esercita al Gioco dello
Stratega Politico su come utilizzare i mezzi, qualunque mezzo, per arrivare
alla poltrona del piano “superiore”.
I cittadini? I Giovani, le politiche del Lavoro e il dramma
della disoccupazione? Le politiche ambientali e della salute pubblica? Meglio
tenere le finestre, le porte e le orecchie ben chiuse, tanto le urla del
dolore; i pianti delle vittime; la disperazione dei più deboli in quelle stanze
ermeticamente chiuse ed insonorizzate non si sentiranno mai.
*Presidente
“Io Ci Sono!”
#iononsonocandidato
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