“Tradizione letteraria e spiritualità cristiana in un poemetto biscegliese del ‘600 – di Mauro Antonio de Leone”. La dotta relazione della Prof.ssa Grazia Distaso, ordinario di Letteratura e Drammaturgia italiana.
Nell’ambito delle manifestazioni culturali organizzate in occasione del Giubileo dei Santi Martiri, su richiesta dell’apposito Comitato, presso la sala conferenze del Museo Diocesano di Bisceglie, Sabato 30 settembre, la Professoressa Grazia Distaso, Ordinario di Letteratura e Drammaturgia italiana presso l’Università degli Studi di Bari, ha tenuto una dotta ed interessante reazione dal titolo “Tradizione letteraria e spiritualità cristiana in un poemetto biscegliese del ‘600 – Il Del Bisciglio instaurato di Mauro Antonio de Leone”.
La relatrice, richiamando quanto già sottolineato da Giacinto La Notte nel capitolo sulla “Letteratura agiografica e devozionale” del volume “Bisceglie ed i suoi Santi Martiri”, pubblicato di recente a firma dello stesso La Notte e di Margherita Pasquale, ha illustrato lo schema dell’opera del de Leone, che vuol essere una rielaborazione, in forma poetica dei testi del Vescovo Amando sul Primo Ritrovamento delle Reliquie dei Santi Protettori di Bisceglie (1167) e di Daniele Francino sul Secondo Ritrovamento (1475).
La vasta erudizione della relatrice sulla letteratura italiana ha consentito di inquadrare il Del Bisciglionell’ambito della Letteratura devota tra ‘500 e ‘600 con riferimento all’opera del Tasso ed alla nuova epica agiografica barocca. In riferimento all’opera del Tipografo Valeri, che aveva già stampato in Trani un’altra opera del de Leone, la relatrice ha richiamato le ricerche sull’argomento di Luciano Carcereri.
Analizzando la poetica sacra e lo stile letterario del de Leone la relatrice ha letto e confrontato vari brani ripresi dalle Divina Commedia di Dante Alighieri o dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso. Alcune letture di brani hanno riguardato la descrizione della città Bisceglie vista dal de Leone. L’assoluto silenzio del pubblico durante tutta la relazione è stato segno tangibile dell’interesse suscitato dalla relatrice che si è augurata che l’operetta del de Leone, di cui sono noti soltanto due esemplari in tutta Italia, venga quanto prima ripubblicata con adeguato commento critico.
COMITATO PER IL GIUBILEO DEI SANTI MARTIRI
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