Un post su Facebook duro, durissimo quello del leader sindacale andriese, Savino Montaruli, alla notizia della visita ad Andria del Governatore della Puglia, Michele Emiliano, per portare solidarietà a don Riccardo Agresti, dopo il vile gesto intimidatorio subito dal prete andriese.
Un post nel quale Montaruli sottolinea che venti giorni fa ambulanti andriesi sono stati derubati, rapinati e messi sotto sequestro di persona da parte di malviventi sulla strada del terrore, la Corato-Altamura. Inoltre scrive: “tranne quella di CasAmbulanti e di Unimpresa, con la presa di posizione della moglie di uno degli ambulanti violentati, la signora Maria Mosca, nessun messaggio di solidarietà, nessun comunicato stampa di altre Associazioni, di Istituzioni, di Politici o altri. Niente di Niente, il nulla assoluto, neppure uno scarno comunicato stampa di solidarietà”.
Montaruli, inoltre conclude così: “Nulla contro il mio carissimo amico fraterno don Riccardo Agresti, a cui sono stato il primo a manifestare pubblicamente e personalmente solidarietà e vicinanza ma dico: "don Riccardo, come si può tollerare che anche di fronte alla solidarietà istituzionale o sei "qualcuno" o non conti un ca..o?”. Montaruli chiude il suo post scusandosi per questo sfogo.
Ora che la notizia è stata ufficializzata ed è stato pure comunicato che l’incontro tra il Governatore Emiliano e don Riccardo avverrà giovedì 26 aprile 2018 alle ore 18.00 nell'auditorium "R. Baglioni" nell'oratorio "S. Annibale Maria Di Francia", Savino non perde l’occasione per lanciare un appello pubblico sia a don Riccardo Agresti che al Presidente Michele Emiliano dicendo loro: “siate umani, non trascurate quanto accaduto agli ambulanti andriesi mentre si recavano sul posto di lavoro; siate sensibili e soprattutto abbiate un gesto di vicinanza e di solidarietà anche per loro. In caso contrario sarebbe un segnale gravissimo quasi ad avallare un preconcetto e la sottocultura che anche di fronte ai drammi della vita possano esistere persone di serie “A” e persone di terza serie. Riccardo e Michele, fatelo, dimostrate che la solidarietà non ha appartenenze; che l’amore non ha confini. Ora mi aspetto che contattiate gli sfortunati e con loro abbiate un momento di vicinanza e un forte abbraccio, anche da parte di tutti gli ambulanti italiani” – ha concluso Montaruli.
UniBat - CasAmbulanti
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