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giovedì 26 aprile 2018

ANDRIA : CARO DON RICCARDO, DI A MICHELE CHE GLI AMBULANTI RAPINATI E SEQUESTRATI SI ASPETTANO UN GESTO DI SOLIDARIETÀ’ DA LUI (E DAGLI ALTRI)

Un post su Facebook duro, durissimo quello del leader sindacale andriese, Savino Montaruli, alla notizia della visita ad Andria del Governatore della Puglia, Michele Emiliano, per portare solidarietà a don Riccardo Agresti, dopo il vile gesto intimidatorio subito dal prete andriese.
Un post nel quale Montaruli sottolinea che venti giorni fa ambulanti andriesi sono stati derubati, rapinati e messi sotto sequestro di persona da parte di malviventi sulla strada del terrore, la Corato-Altamura. Inoltre scrive: “tranne quella di CasAmbulanti e di Unimpresa, con la presa di posizione della moglie di uno degli ambulanti violentati, la signora Maria Mosca, nessun messaggio di solidarietà, nessun comunicato stampa di altre Associazioni, di Istituzioni, di Politici o altri. Niente di Niente, il nulla assoluto, neppure uno scarno comunicato stampa di solidarietà”.
Montaruli, inoltre conclude così: “Nulla contro il mio carissimo amico fraterno don Riccardo Agresti, a cui sono stato il primo a manifestare pubblicamente e personalmente solidarietà e vicinanza ma dico: "don Riccardo, come si può tollerare che anche di fronte alla solidarietà istituzionale o sei "qualcuno" o non conti un ca..o?”. Montaruli chiude il suo post scusandosi per questo sfogo.
Ora che la notizia è stata ufficializzata ed è stato pure comunicato che l’incontro tra il Governatore Emiliano e don Riccardo avverrà giovedì 26 aprile 2018 alle ore 18.00 nell'auditorium "R. Baglioni" nell'oratorio "S. Annibale Maria Di Francia", Savino non perde l’occasione per lanciare un appello pubblico sia a don Riccardo Agresti che al Presidente Michele Emiliano dicendo loro: “siate umani, non trascurate quanto accaduto agli ambulanti andriesi mentre si recavano sul posto di lavoro; siate sensibili e soprattutto abbiate un gesto di vicinanza e di solidarietà anche per loro. In caso contrario sarebbe un segnale gravissimo quasi ad avallare un preconcetto e la sottocultura che anche di fronte ai drammi della vita possano esistere persone di serie “A” e persone di terza serie. Riccardo e Michele, fatelo, dimostrate che la solidarietà non ha appartenenze; che l’amore non ha confini. Ora mi aspetto che contattiate gli sfortunati e con loro abbiate un momento di vicinanza e un forte abbraccio, anche da parte di tutti gli ambulanti italiani” – ha concluso Montaruli.



UniBat - CasAmbulanti

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