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News dalle Città della BAT

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venerdì 5 gennaio 2018

ANDRIA : 7 passi per una Start-up - dall’idea al progetto

La  diocesi di Andria attraverso il Progetto Policoro propone un corso di formazione e orientamento all’autoimprenditorialità.
L’obiettivo è quello di sostenere ed incentivare l’autoimprenditorialità giovanile, guidando gli aspiranti imprenditori a concretizzare la propria idea d’impresa mediante l’acquisizione di conoscenze necessarie per lo start-up.

Il corso è gratuito ed è rivolto a tutti i giovani, dai 18 ai 35 anni e consiste in 4 incontri e 3 laboratori (dalle ore 17.00 alle ore 20.00) che si terranno presso l’Opera diocesana “Giovanni Paolo II”, sito ad Andria in via Bottègo, 36.


Di seguito, il programma nel dettaglio:

17 gennaio -  Il lavoro che vogliamo: libero, creativo, partecipativo e solidale
(don Peppino Balice  e U.C.I.D.)
23-24-30 gennaio 2018 - Dallo sviluppo dell’idea d’impresa allo start-up
(dott.ssa Rossana Giorgio -  Commercialista)
31 gennaio 2018 - Marketing e comunicazione aziendale nell’era digitale
(Studio Refresh – Agenzia di marketing e comunicazione)
6 febbraio 2018 - Finanziamenti e agevolazioni per l’imprenditoria giovanile
(dott. Nicola Pugliese – Commercialista)
7 febbraio 2018 - L’esperienza del Microcredito nella Chiesa: Progetto Barnaba e Prestito della Speranza (don Mimmo Francavilla – Direttore Caritas)

Le iscrizioni potranno essere effettuate inviando un’ email all’indirizzo di posta: diocesi.andria@progettopolicoro.it indicando: nome e cognome, data di nascita, recapito telefonico, titolo di studio e (facoltativa) breve presentazione dell'idea imprenditoriale.


In seguito al corso, i migliori progetti d'impresa sviluppati potranno essere accompagnati dagli Animatori di Comunità del Progetto Policoro e finanziati tramite il microcredito della Caritas diocesana “Progetto Barnaba – dare credito alla speranza” o dal “Prestito della Speranza”.

venerdì 20 febbraio 2015

BARLETTA : Menzione speciale “Start up” al Comune nella VII Edizione di “Comuni Ricicloni” della Puglia

Menzione speciale “Start up” al Comune di Barletta nella VII Edizione di “Comuni Ricicloni” della Puglia, promossa da Legambiente con la Regione Puglia e l’Anci regionale. Barletta, con il 74,4%, si è collocata tra i dieci Comuni che hanno ricevuto la menzione “per aver avviato sistemi di raccolta differenziata innovativi, riuscendo ad ottenere, in almeno uno degli ultimi quattro mesi del 2014, una percentuale pari o superiore al 65% di raccolta differenziata”.
“Il riconoscimento assegnato da Legambiente Puglia al Comune di Barletta per aver avviato un sistema innovativo di raccolta differenziata che ha consentito di ottenere, tra settembre e dicembre dello scorso anno, lo straordinario risultato del 74,4%, merita di essere dedicato a tutti i cittadini che hanno contribuito a raggiungere questo primo significativo traguardo”. Lo ha detto il sindaco Pasquale Cascella, intervenendo stamane alla manifestazione promossa da Legambiente a Bari. “E’ un risultato tanto più importante - ha sottolineato - perché condiviso con Andria, Canosa e San Ferdinando nell’impegno per la valorizzazione del prezioso patrimonio ambientale del nostro territorio. E tutti sappiamo che questo salto di qualità ha un costo, che peraltro la legge impone di suddividere tra i cittadini, e le nostre comunità se ne stanno facendo carico, nonostante le difficoltà, con coscienza e responsabilità. A cui è doveroso offrire politiche sensibili, ai più diversi livelli. C’è da riflettere, in particolare, sul meccanismo automatico della cosiddetta “ecotassa”, che colpisce indifferentemente i Comuni rimasti immobili e i Comuni che invece sono impegnati con determinazione a incrementare la raccolta differenziata.
Per questo l’incontro odierno dei “Comuni ricicloni” è stato l’occasione per porre nuovamente al Presidente e all’Assessore all’Ambiente della Regione Puglia, ai Consiglieri regionali e al rappresentante dell’ANCI l’esigenza che si provveda con una specifica iniziativa legislativa a compensare le penalità per le inerzie del passato con adeguate premialità per i comportamenti virtuosi del presente. Una norma gestita asetticamente diventerebbe ingiusta se, come nel caso di Barletta e di altri Comuni, penalizzerebbe e disconoscesse gli sforzi di chi si adopera per consolidare l’obiettivo.
Si tratta, insomma, di superare una contraddizione che inevitabilmente esporrebbe la politica all’incomprensione, incrinando ulteriormente il rapporto con i cittadini. Bisogna, invece, recuperare la partecipazione e rendere credibile il principio in base al quale il rispetto dell’ambiente è un dovere a cui corrisponde il diritto all’equità dei costi. E l’equità della tassazione è misurabile con i risultati effettivamente conseguiti con la raccolta differenziata, come il nostro 74.4%".

martedì 23 settembre 2014

TRANI : ORGOGLIO PUGLIESE SUL TETTO D’EUROPA UNA NOSTRA START UP NETBERG

Netberg   premiata fra le prime 6  migliori start up dall’ European Innovator of the Year a Bruxelles lancia una campagna di raccolta fondi
 Netberg: la rivoluzione per le Piccole Medie Imprese è innanzitutto pugliese

Netberg, “All Businesses Online”. Molto più di uno slogan quello usato dalla startup dal cuore pugliese Netberg è una missione. E’ l’ambizione di dare la possibilità a tutte le PMI (Piccole Medie Imprese) di trovare il loro spazio su Internet, di rispondere alla concorrenza delle multinazionali offrendo loro visibilità ed e-commerce, GRATIS.

Quattro profili brillanti si nascondono dietro questo progetto: Jubin Nuori, mente ideatrice e progettatore di tutti i codici nascosti nel sito; il pugliese Michele Cuccovillo, mente strategica e responsabile del piano di sviluppo aziendale; Lorenzo Rando, mente creativa che ha dato look e feel al progetto; il pugliese Claudio Cuccovillo grande motivatore e responsabile partnership.

Una storia di amicizia e innovazione quella di Netberg, riconosciuta anche dalla giuria dell’European Innovator of the Year, premio che promuove le startup europee che si distinguono per innovazione, creatività sostenibilità e fattibilità. Selezionati dal Summit di Dublino, la più grande conferenza tech in Europa come una delle startup più promettenti, certificati dall’Accelerator Accademy di Londra, il più grande acceleratore d’Europa e dalla Confcommercio, Netberg è la prima startup italiana nominata fra i sei finalisti del premio che verrà consegnato a Bruxelles, nel Parlamento Europeo il 24 settembre.

Durante questa occasione, alla campagna di sensibilizzazione #salviamolapmi (invitiamo tutti a partecipare! Basta clicccare sulla pagina fb, scattarsi una foto con la scritta #salviamolapmi e postarla sulla pagina) che i ragazzi di Netberg stanno promuovendo in questi giorni, verrà affiancata una campagna di raccolta fondi che rappresenta una grande possibilità per ottenere finanziamenti e centrare il loro obiettivo. Una grande sfida per questi giovani imprenditori che con la loro campagna di crowdfunding mettono in vendita una percentuale del loro pacchetto azionario. Per cui attraverso una quota minima di 10 euro (necessaria alla suddivisione delle quote), chiunque parteciperà alla raccolta di fondi diventerà azionista di Netberg. Perché il crowdfunding? “Un mezzo questo ancora poco utilizzato in Italia ma ben conosciuto in America e Gran Bretagna, perfettamente in linea con la nostra filosofia che guarda al futuro in un’ottica coerente e di condivisione. Non è importante quanto si dona, ma quanti donano” Spiega Claudio Cuccovillo.

Perché sostenere Netberg? E’ stimato che circa 25 milioni di businesses, distribuiti fra USA e Europa, non sia presente sul web. La risposta a questo dato di fatto arriva proprio da Netberg. La loro proposta? Essere online in poco più di 5 minuti, abbattendo le barriere di tempo, costi, conoscenze di IT, SEO e pubblicità. Non solo una vetrina online per le aziende ma l’opportunità di ricercare i prodotti offerti dai vari business rispondendo alle richieste del consumatore: “Quando cerchi qualcosa su Amazon sai già cosa vuoi, cerchi solo una scorciatoia o qualcosa che ti faccia spendere meno. Noi ci focalizziamo sul bisogno, sulla necessità”, sottolinea Lorenzo uno dei quattro fondatori.

Bastano pochi clik per iscriversi e avere visibilità sul Web, un click per sostenere un progetto innovativo che guarda al futuro delle PMI con occhi nuovi. Una vetrina non solo per i piccoli business online ma anche per l’Italia e per il nostro territorio.

Un’idea a cui non si può dire di no, negli anni del buio una proposta che appare come una favola moderna
per le PMI.
#SALVIAMOLAPMI