Considerazioni emerse dal confronto tra il Magnifico
Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Antonio Felice
Uricchio e Andrea Volpi, Presidente Nazionale di Azione Universitaria
“Meritiamoci l’Università” - Pensieri, impressioni e
valutazioni della politica universitaria degli ultimi anni. È questo il titolo
del libro ispiratore del convegno organizzato dall’Associazione Puntoit,
svoltosi lo scorso sabato 12 Aprile presso la Biblioteca comunale “G. Ceci”,
durante il quale è stato presentato e dal quale è stato possibile imbastire una
seria e lucida discussione sui temi enunciati. Il convegno si è aperto con il
saluto iniziale del Sindaco di Andria Nicola Giorgino, dell’Assessore alla
Cultura Antonio Nespoli e di Andrea Barchetta dell’Associazione Puntoit, e ha
proseguito con gli interventi del Prof.
Antonio Felice Uricchio Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di
Bari “Aldo Moro” e di Andrea Volpi
Presidente Nazionale di Azione Universitaria nonché co-autore del libro
sopracitato. Moderatore del convegno è stato Attilio Romita Caporedattore TGR
Puglia.
Il calibro degli intervenuti, e dunque dei relatori,
lascia ben immaginare quale sia stato il livello di discussione dialettica.
Cogliendo direttamente dall’opera di Volpi alcuni passi e alcune riflessioni,
si è potuto analizzare e spiegare quelli che sono stati i momenti critici della
politica nazionale nei confronti dell’Università, quelli che sono gli aspetti
positivi che ancora sussistono, fornire un bilancio seppur provvisorio
dell’attuale stato di cose della nostra massima istituzione formativa.
A questa fase di analisi critica della discussione,
si è poi giunti alla fase propositiva.
Si è tentato di tracciare sinteticamente i percorsi
istituzionali, politici e formativi che l’Università deve percorrere insieme ai
suoi frequentatori abituali, cioè i giovani. Percorso che naturalmente deve
essere sostenuto da una strategia politica nazionale organica e lungimirante,
che esalti le eccellenze e non escluda tutti quei giovani studenti che
nonostante abbondino in termini di genialità scarseggiano in termini di mezzi.
Dunque, tirando le somme, l’Università deve garantire
a tutti una formazione eccellente, ma questi “tutti” se la devono, è il caso di
dirlo, meritare. Meritare in che senso? Innanzitutto facendo un percorso
universitario serio e ad alto rendimento. In seguito battendosi vivacemente per
una Università migliore, all’altezza delle esigenze del mondo contemporaneo,
globalizzato e dominato dalle competenze super-specialistiche.
Non dimentichiamo che l’Università è un’istituzione
europea antichissima. Anzi, è un’istituzione autenticamente italiana, infatti
la prima Università al mondo è quella di Bologna fondata nel 1088. L’Università
è il segno dell’identità culturale e intellettuale di noi italiani e di noi
europei. La diffusione della sua rete ha posto le radici identitarie di milioni
di cittadini europei. Non ci sarebbe stata l’Europa senza le Università. La
dignità che le deve essere riservata dunque è massima, il sostegno delle
Istituzioni deve essere totale.
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