“il punto della situazione”
Che le fonti energetiche
alternative costituiscano la nuova frontiera del consumo energetico nazionale
rispetto alle tradizionali fonti fossili, è ormai un dato assolutamente
inconfutabile.
Esse potrebbero aprire nuovi
orizzonti cui guardare per organizzare il nostro futuro non solo nella
dimensione della promozione di un bene comune ma anche per rispondere concretamente
alle richieste occupazionali e alla necessità di contenere oltre misura le
emissioni di CO2 nell’atmosfera. Alla luce di questa breve premessa, vorremmo
focalizzare l’attenzione sulla Conferenza Energetica tenutasi a Roma lo scorso
3 Aprile, nella quale è stato presentato dal GSE (Gestore Servizi Energetici)
un rapporto sullo stato attuale della produzione di energia elettrica da FER
(fonti di energia rinnovabile) e sull’efficienza energetica.
I dati sono molto interessanti se
si considera che, rispetto alla Direttiva 2009/28/CE che impone all’Italia di
raggiungere entro il 2020 una quota consumi finali lordi da fonti rinnovabili
pari al 17%, nell’anno 2012 tale quota ha già raggiunto il 13,5%.
Un buon segnale anche alla luce
del secondo Rapporto intermedio di aggiornamento del PAN (Piano di Azione Nazionale - 2° Progress Report 2013), elaborato dal GSE
a supporto del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), che conferma le
indicazioni della SEN (Strategia Energetica Nazionale) per la quale entro il
2020 la quota di consumi finali coperti mediante le rinnovabili potrebbe
raggiungere la quota del 19%, superando
l’obiettivo vincolante.
In questo senso appare di vitale
importanza parlare, innanzitutto, di efficienza energetica e di riqualificazione
in termini energetici del patrimonio edilizio esistente. Certamente tutto ciò
potrebbe rappresentare un primo passo verso un consapevole sviluppo economico e
occupazionale oltre a sviluppare una corretta divulgazione delle pratiche del
risparmio energetico e della conseguente tutela ambientale la quale,
ovviamente, non risiede solo ed esclusivamente nella installazione degli
impianti a fonti rinnovabili.
Infine riteniamo opportuno segnalare
il nuovo bando del Ministero dello Sviluppo Economico, il quale stanzia 100
milioni di euro per investimenti in efficienza energetica nelle imprese delle
Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia).
I programmi d'investimento
finanziabili dal Bando devono prevedere una riduzione nominale dei consumi di
energia primaria. Per maggiori info consultate il link riportato di sotto:
Laboratorio FareAmbiente Bat
Dott. Vincenzo
Mattana
Consulente in legislazione
ambientale
Ing. Salvatore Figliolia
Coordinatore
Provinciale FareAmbiente
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