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News dalle Città della BAT

giovedì 4 settembre 2014

ANDRIA : BUROCRAZIA ECCESSIVA, INUTILE E DANNOSA, QUESTA NON E' "UNA CITTA' PER LE IMPRESE"

PAGAMENTI AL CUP: “IL CULMINE DELL’INEFFICIENZA DEI SERVIZI PUBBLICI”.
ECCO PERCHE’ NESSUNO INVESTIRA’ MAI IN QUESTO TERRITORIO IN FORTISSIMA CRISI.

“Andria non è una città per le Imprese” e lo dimostra la burocrazia eccessiva, inutile e dannosa al punto che, in taluni casi, unitamente all’assenza di politiche commerciali e di sviluppo economico locale, territoriale e di sistema, alla carenza di servizi al cittadino e agli imprenditori, all’assenza di un piano del commercio, di un piano organico di viabilità, di infrastrutture e traffico e di sicurezza rappresentano un fortissimo disincentivo per attrarre quegli investimenti che mai verranno come non verranno mai quei flussi turistici attesi da decenni ma che non gradiscono queste condizioni ambientali quindi disertano il nostro territorio e le lagnanze continue delle categorie, come nel caso dei balneari quest’anno più che mai, ne sono ampia dimostrazione. Se a tutto questo la politica risponde con proposte ridicole come quelle di allungare l’apertura degli stabilimenti balneari di qualche mese “per battere la crisi” o organizzare pizzate pensando di attirare turismo di qualità allora significa che il punto di non ritorno è stato ormai raggiunto ed ampiamente superato.
In quanto alla burocrazia, sempre eccessiva e addirittura disincentivante e vincolante specie quando non ha santini, quel limite di tolleranza, di comprensione e di pazienza è stato superato non da ora ma da tantissimo tempo avendo deciso di affidare certe procedure a burocrati che mai hanno imparato a differenziare il loro ruolo, come previsto dalle norme vigenti, da quello dei loro politici di riferimento quindi ecco che a volte qualcosa si fa ma solo se c’è la cosiddetta “volontà politica” e questo vale anche solo per l’occupazione di qualche metro quadrato di area pubblica per una semplice e normalissima manifestazione senza scopi di lucro e senza padrini.
Uno di quei casi che però più continua a suscitare disagio e irritazione è il pagamento dei diritti per presentare alla competente ASL BT di una semplice D.I.A. Sanitaria, indispensabile per qualsiasi iniziativa di impresa alimentare, sia che trattasi di trasporto, che apertura o variazione di attività così anche in caso di commercio su aree pubbliche, fiere, feste, sagre ed eventi con consumo o trasporto di sostanze alimentari. Ebbene, per pagare quei 25 euro, che risulterebbero tra l’altro particolarmente onerosi per quel tipo di adempimento tutto a carico delle imprese richiedenti o loro consulenti, non è possibile effettuare un normale bonifico bancario né un addebito in via telematica come per gli altri tributi o imposte e tasse, né tantomeno lo si può pagare in farmacia o nelle tabaccherie, né in posta, né in banca ma solo ed esclusivamente presso il famoso CUP in via Potenza, ad Andria, dove tra biglietti e bigliettini nessuno ha capito qual è l’andazzo e il fatto che un ufficio pubblico debba funzionare senza regole o stabilendo regole “giornaliere” è inconcepibile, fortemente offensivo per gli utenti e per le persone senza considerare che un imprenditore non può certo occupare intere sue giornate a fare file e code presso quel buco di ufficio per il sol fatto che nessuno ha mai pensato a predisporne uno ad hoc piuttosto che a semplificare la forma di pagamento o forse meglio di abolirlo del tutto.
Il Presidente di Unimpresa Bat, Savino Montaruli, ne ha parlato anche con i referenti degli uffici Asl Bt e a proposito di questa situazione ha detto: “continuando su questa strada la tanto decantata e propagandata - Impresa in un giorno - da queste parti non partirà mai e proprio il - caso CUP - di Andria è il segnale di un fortissimo decadimento sociale e strutturale del nostro sistema così come esso rappresenta il caso esemplare di scarsissima attenzione verso i contribuenti e verso le imprese quindi un’azione fortemente disincentivante che arreca un danno sociale enorme che va bel al di la di quello economico e logistico. Noi ne abbiamo da tempo presa coscienza e consapevolezza – ha detto il presidente di Unimpresa Bat – ma il persistere di queste situazioni fa pensare che o esse sfuggono completamente all’intera macchina amministrativa e già questo sarebbe gravissimo, oppure che è assente l’intervento di chi ha il compito di farlo e non lo fa, ignorando volutamente i disagi e le conseguenze e lasciando andare la barca senza remare. In quest’ultimo caso sarebbe non solo più grave ma irreversibile se così tanto tollerato” – ha concluso il rappresentante di Categoria.


                                                                                         Area Comunicazione Sociale                                                                                     UNIMPRESA BAT

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