La novità di quest’anno è rappresentata dall'assoluta incertezza circa i tempi dell’avvio della mensa scolastica,
condizione inaccettabile e insostenibile sia per i bambini, sia per i
rispettivi genitori che si vedono
costretti a trovare soluzioni spesso ostiche, oltre che costose, per far fronte
al problema.
Visto che l'ennesimo “effetto annuncio” dell'Amministrazione, che parla di un possibile avvio del servizio il 10 ottobre, è destinato a fallire poiché il dirigente dell'ufficio appalti avrebbe rimandato indietro le carte dell'avvio gara per ulteriori perfezionamenti, le famiglie tranesi hanno proprio voglia di sapere quando la gara partirà davvero e quali tempi sono necessari per il suo espletamento e per l'aggiudicazione. Visto che per legge una proroga nelle more dell'espletamento dovrebbe essere impossibile da ottenere, quanto tempo ancora? un mese, due mesi...si diano date certe affinché le famiglie si organizzino, perché cominciare la refezione col panettone sarebbe davvero scandaloso.
Purtroppo è oramai diventata una cattiva consuetudine che il servizio di refezione scolastica non parta contemporaneamente con l’inizio dell’anno scolastico ma, sistematicamente, con un notevole ritardo. Inaccettabile però che quest’anno non si sappia ancora se il servizio parta ad ottobre, a novembre o a dicembre.
E’ evidente, ancora una volta, la mancanza di una programmazione corretta dei lavori che avrebbe evitato questo ulteriore disagio ed ancor di più appare incomprensibile la leggerezza con la quale è stata affrontata la problematica, come se i problemi delle tante famiglie coinvolte non fossero degni di attenzione.
Assenza di programmazione che investe dunque anche il settore scolastico del nostro territorio: perché il Comune non garantisce il servizio mensa in coerenza e in armonia col calendario scolastico? Escludiamo le prime due settimane settembrine, considerate “di ambientamento”, ma tutti gli altri giorni dovrebbero essere interamente coperti. Sarebbe doveroso motivare il mancato avvio del servizio e conoscere quindi quali iniziative intende intraprendere il Sindaco e l’Assessorato alla Pubblica Istruzione per evitare il protrarsi di una ingiusta penalizzazione per gli alunni e le loro famiglie.
In un’ottica di trasparenza e correttezza vorremmo conoscere le ragioni del ritardo nell’avvio dell’erogazione del servizio considerando che i genitori, soprattutto quelli che lavorano, hanno enormi difficoltà per far fronte all’uscita anticipata dei bambini dalla scuola.
L’amministrazione faccia “mea culpa” e cerchi di porre rimedio in tempi brevi (e soprattutto certi) al problema creato in modo tale da poter porre fine a questa vicenda paradossale nell’interesse di tutti, e metta una pezza a questo ennesimo scivolone evitando ulteriori disagi oltre a quelli già provocati alle famiglie che da mesi brancolano nel buio.
Claudio Biancolillo – Nuovo Centrodestra
Visto che l'ennesimo “effetto annuncio” dell'Amministrazione, che parla di un possibile avvio del servizio il 10 ottobre, è destinato a fallire poiché il dirigente dell'ufficio appalti avrebbe rimandato indietro le carte dell'avvio gara per ulteriori perfezionamenti, le famiglie tranesi hanno proprio voglia di sapere quando la gara partirà davvero e quali tempi sono necessari per il suo espletamento e per l'aggiudicazione. Visto che per legge una proroga nelle more dell'espletamento dovrebbe essere impossibile da ottenere, quanto tempo ancora? un mese, due mesi...si diano date certe affinché le famiglie si organizzino, perché cominciare la refezione col panettone sarebbe davvero scandaloso.
Purtroppo è oramai diventata una cattiva consuetudine che il servizio di refezione scolastica non parta contemporaneamente con l’inizio dell’anno scolastico ma, sistematicamente, con un notevole ritardo. Inaccettabile però che quest’anno non si sappia ancora se il servizio parta ad ottobre, a novembre o a dicembre.
E’ evidente, ancora una volta, la mancanza di una programmazione corretta dei lavori che avrebbe evitato questo ulteriore disagio ed ancor di più appare incomprensibile la leggerezza con la quale è stata affrontata la problematica, come se i problemi delle tante famiglie coinvolte non fossero degni di attenzione.
Assenza di programmazione che investe dunque anche il settore scolastico del nostro territorio: perché il Comune non garantisce il servizio mensa in coerenza e in armonia col calendario scolastico? Escludiamo le prime due settimane settembrine, considerate “di ambientamento”, ma tutti gli altri giorni dovrebbero essere interamente coperti. Sarebbe doveroso motivare il mancato avvio del servizio e conoscere quindi quali iniziative intende intraprendere il Sindaco e l’Assessorato alla Pubblica Istruzione per evitare il protrarsi di una ingiusta penalizzazione per gli alunni e le loro famiglie.
In un’ottica di trasparenza e correttezza vorremmo conoscere le ragioni del ritardo nell’avvio dell’erogazione del servizio considerando che i genitori, soprattutto quelli che lavorano, hanno enormi difficoltà per far fronte all’uscita anticipata dei bambini dalla scuola.
L’amministrazione faccia “mea culpa” e cerchi di porre rimedio in tempi brevi (e soprattutto certi) al problema creato in modo tale da poter porre fine a questa vicenda paradossale nell’interesse di tutti, e metta una pezza a questo ennesimo scivolone evitando ulteriori disagi oltre a quelli già provocati alle famiglie che da mesi brancolano nel buio.
Claudio Biancolillo – Nuovo Centrodestra
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