Viaggiare per sentire il mondo e chi lo
abita senza i filtri sociali del quotidiano, entrare in un flusso in cui ciò
che si è non conta più. Da questa narrazione nasce “Trans Mongolia - storie di viaggio”, il prossimo appuntamento
proposto dall’associazione di promozione sociale Fucina Domestica sabato 7
febbraio alle 20.30. Protagonista il fotografo e viaggiatore Tomas Di Terlizzi che considera il
viaggio “inevitabile come l’amore, forma di conoscenza che ci riporta
all’origine piacevole dell’apprendimento, dove ogni respiro è un atto d’amore
verso se stessi e verso il mondo”. Attraverso le sue parole e un video che
unisce linguaggi narrativi con registri un po’ diversi tra loro, l’autore ci fa
scoprire la Mongolia. Un filmato che, spiega Di Terlizzi, è “diario di viaggio
non descrittivo ma fatto di suggestioni e associazioni libere, un flusso di
emozioni che scorre per diventare un viaggio nel viaggio, con il senso di
ritrovarsi dopo nel simposio della Fucina, per un ulteriore viaggio dove a
incontrarci saremo noi che forse non ci conosciamo ancora”.
A chiacchierare con Tomas Di Terlizzi ci
sarà Mirella Caldarone, anche lei fotografa e appassionata di viaggi.
Per saperne di
più non resta che diventare parte di questa storia. La chiacchierata sarà accompagnata da un buon bicchiere di
vino e dagli assaggi di Fucina. Appuntamento sabato 7 febbraio alle 20.30 nella
sede dell’associazione in piazza La Corte n.2 ad Andria. Il contributo sociale
per la serata è 7 euro. È possibile prenotare telefonando (349.0874108 |
339.7720063) oppure scrivendo a fucina.domestica@gmail.com. La
prenotazione è da considerarsi valida solo se si riceve una risposta di
conferma.
Tomas Di Terlizzi: nato a Bisceglie
nel 1969, comincia a viaggiare a 15 anni. E lo fa con ogni mezzo possibile e la
risorsa innocente dell’incoscienza, con un piccolo zaino, fotocamera, carta e
penna. Ha girato il Nord Africa in Vespa, l’India e il Nepal in autostop, ha
partecipato a un campo di volontariato in Uganda con un giornalista Rai
realizzando un reportage sui bambini soldato, ha attraversato l’Europa in moto
fino a Capo Nord, ha percorso 22mila chilometri in solitaria partendo dal Perù
per arrivare nella Patagonia cilena. Per lui ogni viaggio è desiderato,
sognato, fino a diventare un bisogno a cui dare risposta.
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