
L’incontro del 3 ottobre scorso, alla presenza della
dirigenza Asl, di esponenti politici locali e regionali e di lavoratori, doveva
essere una conferenza stampa; invece, positivamente, è stata una tribuna
politica dove sono emersi i problemi e le questioni reali.
La conferenza aveva come tema centrale il riordino
ospedaliero con annessa ristrutturazione del Bonomo per attivare i 201 pl
previsti da regolamento regionale (adesso sono 160 sulla carta) che noi abbiamo
sempre difeso, a patto che esso stesso preveda la soluzione di due questioni
cruciali: il PERSONALE ed il TERRITORIO.
Se il riordino deve essere frutto esclusivamente di tagli,
con l'accantonamento del progetto dei servizi territoriali (cronicità, pazienti
oncologici e prevenzione), l'unica risposta alla domanda di salute dei
cittadini rimarrà, sempre e soltanto, l'ospedale che non avrà mai la necessaria
forza strutturale, economica e di professionalità capace ad accogliere i
problemi di salute della comunità.
Invece, a seguito di incontri dell'Ass. Gentile col nostro
gruppo politico, interessato senza populismi di sorta alla salute dei
cittadini, la Regione, uscita dal piano di rientro (responsabilità da imputare
al centrodestra alla guida del governo nazionale di questi anni) può far
partire il piano operativo per l’implementazione del territorio, delle piante
organiche, per l’edilizia sanitaria e per la messa in atto del regolamento
regionale sul riordino.
Aggiungiamo che, negli incontri, e stante la possibilità
concreta di attingere a fondi per l’edilizia sanitaria (ex art. 20), abbiamo
fatto la nostra proposta di ristrutturazione del Bonomo, in base al regolamento
regionale, ormai legge da un anno.
Pare che il piano presentato dall’Assessore Gentile e dal
Dott. Gorgoni, lo scorso 3 ottobre, ricalchi a grandi linee la nostra proposta
(consegnata all’assessorato in tutte le forme e fatta conoscere ai cittadini
tramite la stampa); sull’effettiva realizzazione e sulla priorità di
ristrutturazione del pronto soccorso, vigileremo, senza avviare inutili “conti
alla rovescia”.
Sul
documento vorremmo fare delle osservazioni propositive:
-
l’allocazione, sul lato
ex dialisi, dei rispettivi ambulatori posizionati sui quattro piani;
-
spostamento della
neurochirurgia, non al terzo , ma al primo piano, così da avere su piano terra
e primo piano, oltre alla neurochirurgia, sale operatorie, rianimazione, pronto
soccorso e radiologia, in modo tale da creare un blocco dell’emergenza- urgenza
(sintesi, appunto, della vocazione affidataci dalla Regione e confermata
dall’Assessora)
Si è parlato, inoltre, della questione ospedale nuovo sulla
direttrice Andria-Canosa, sulla quale, a detta della Gentile, si sarebbero
potute fare altre scelte.
Tale
questione però, visti i tempi di costruzione di un nuovo nosocomio (che
riteniamo auspicabile e necessario) e gli investimenti cospicui, rispetto alla
ristrutturazione, riteniamo al momento esso debba cedere il passo a
quest’ultima, affinché il Bonomo non perda la sua peculiarità
d’emergenza–urgenza a servizio di una popolazione che va anche ben oltre la
sesta provincia pugliese.
Vorremmo, lo ribadiamo ancora, che il servizio e la salute
pubblica ai cittadini non sia una questione di parte, ma un bene comune da
salvaguardare nell'interesse di tutti i cittadini. Le questioni sanitarie non
devono essere usate come forme di consenso elettorale da ottenere o da
mantenere.
f.to I coordinatori di Sinistra Ecologia Libertà
- Andria
Michele Lorusso - Valentina
Lomuscio