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venerdì 16 febbraio 2018

MARGHERITA DI SAVOIA : Antonella Cusmai su questione Atisale - “Devastante”!!

Non trovo altri aggettivi per definire l’operato della giunta Marrano!
Sarebbe stato meglio non leggerlo quel comunicato incoerente e di mera facciata!
Un comunicato decisamente antitetico rispetto a quanto lo stesso Marrano dichiarava il 3 ed il 6 gennaio scorsi!

Palese è l’incoerenza tra ciò che il sindaco stesso ha fatto un paio di mesi fa e ciò che egli stesso scrive oggi solo perché, evidentemente, spaventato dalle reazioni dei lavoratori!

Quando il sindaco, come del resto ha egli stesso ammesso solennemente in un’intervista, ha sollecitato l’intervento dell’asl e dell’Arpa, a fine 2017, non lo ha fatto certo per tutelare i lavoratori ma per “un oggettivo pericolo di salute pubblica” e per “dare contegno” a ciò che circonda l’impacchettatrice (dimenticando che l’impacchettatrice era lì da molto prima del circondario!).
Arpa e Provincia Bat non parlano di “oggettivo pericolo di salute pubblica” (parliamo di sale del resto) né di contegno da dare, (obbiettivo del sindaco) ma è ovvio che se fortemente sollecitate, avrebbero relazionato su altro così come ovvie sarebbero state le ripercussioni sui lavoratori.
Ora, essendoci già dal 2014 le prescrizioni della provincia Bat, perché il sindaco non ha usato la diligenza del buon padre famiglia illo tempore?

Perché non si è fatto promotore di un tavolo tecnico tra la proprietà Atisale, le organizzazioni sindacali e le autorità preposte?All’epoca la procedura di concordato non c’era ancora! All’epoca, anzi già dall’anno prima, dal momento del suo insediamento, avrebbe potuto assumere un atteggiamento che cercasse di tenere insieme occupazione, sviluppo economico e rispetto dell’ambiente.
Non lo ha fatto, limitandosi a restare cieco e sordo anche quando già dall’aprile 2015 cominciavano le agitazioni dei lavoratori Atisale.
Si è interessato, invece, della sottoscrizione di un protocollo d’intesa con Atisale esattamente un anno fa (il 16/02/2017 per il trasferimento di una serie di aree facenti parte della concessione Atisale), che non ha ancora prodotto alcunchè.

Oggi, invece, ci parla di azione comune, soltanto oggi che l’effetto domino è partito, solo oggi a fine del suo mandato!

Perché ha lasciato trascorrere ben cinque anni il nostro sindaco?
Perché non ha cercato di trovare un equilibrio tra le esigenze legittime degli abitanti di zona Erba Cavallari ed i lavoratori della salina?
Perché parteggiare solo per i primi e soprattutto perché ricordalo solo a fine legislatura?
E’ un tempismo che lascia perplessi soprattutto se ricordiamo che proprio il sindaco oltre che socio di Salapia Sale (benchè di minoranza) è l’autorità sanitaria locale. In questa veste, ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978 e dell'art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, avrebbe anche potuto emanare ordinanze contingibili ed urgenti, se davvero ci fossero state emergenze sanitarie e di igiene pubblica, ma non lo ha fatto (evidentemente perché non c’erano i presupposti!) insistendo, però, perché altri lo facessero!
Il pensare di poter chiudere un solo reparto delle saline significherebbe uccidere la nostra economia, ma nel contempo si è consapevoli della necessità non più procrastinabile che l’azienda garantisca la sostenibilità ambientale dell’attività di lavorazione e la sicurezza degli ambienti lavorativi.
I lavoratori non si aiutano accanendosi contro un’azienda di per sé in difficoltà, il falso buonismo del sindaco è arrivato troppo tardi ed inoltre l’allarmismo di un il falso inquinamento ambientale dovuto alle polveri di sale di cui anche il TG Norba ha parlato in questi giorni, auguriamoci non crei ulteriori problemi alla nostra già precaria economia.

Antonella Cusmai

Consigliera comunale Margherita di Savoia


martedì 22 luglio 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO , LA CUSMAI LANCIA ACCUSE FALSE E INFAMANTI

“Accuse infamanti e prive di fondamento: anzi, a dirla tutta, sono vere e proprie falsità delle quali la consigliera Antonella Cusmai dovrà rispondere nelle sedi competenti”. Il sindaco, Paolo Marrano, replica con fermezza alle dichiarazioni dell'esponente del Pd - “Noi protagonisti”, con le quali si punta il dito contro il primo cittadino, reo di aver allontanato i turisti dai locali sul lungomare. “Si tratta di dichiarazioni deliranti – commenta il sindaco – prive di fondamento, anzi completamente false. La Cusmai mi accusa di aver cacciato i clienti seduti nei locali sul lungomare, durante una mia passeggiata. Si tratta di una falsità che lede la mia persona e della quale dovrà rispondere nelle sedi opportune. Se c'è una verità, come possono testimoniare anche il presidente dell'associazione commercianti, Nicola Santobuono e almeno altre quattro persone, è che mi sono intrattenuto a dialogare con i titolari dei locali sul lungomare per discutere del regolamento sull'occupazione del suolo pubblico, ricordando quali siano le regole da rispettare. Anzi, al termine di quella chiacchierata ho subito manifestato la volontà di incontrare i commercianti per discutere l'argomento. Altro non è accaduto, come farnetica la Cusmai”. Insomma nessuna cacciata di turisti né tanto meno comportamento irruento nei confronti degli stessi: “Non ho bistrattato nessuno, come vuol far credere la Cusmai” aggiunge il sindaco. “La realtà – commenta Marrano – è che alcune forze d'opposizione sanno solo insultare, piuttosto che dialogare e proporre idee concrete per il nostro paese. Evidentemente c'è chi è abituato a vivere con gli schizzi di fango: il sottoscritto questo gioco al massacro, che sfocia nell'infamia, non lo accetterà mai”.

Sindaco Marrano

venerdì 6 giugno 2014

MARGHERITA DI SAVOIA : “Sul piano di rientro, Marrano nel buio. Ecco come avremmo potuto incassare 1.200.000 euro”

Alle scuole elementari i bambini imparano che, per trovare una risoluzione ad un qualsivoglia problema, bisogna prima avere i cosiddetti “dati utili” a disposizione. Se non ci sono i dati, non ci sono soluzioni.
La regola per le proposte al piano di rientro chiesto dalla Corte dei Conti al nostro Ente lo scorso 29 aprile richiede lo stesso iter: no dati, no piano!
Certo, se il sindaco continua ad evidenziare strumentalmente la mia assenza in occasione della conferenza dei capigruppo del 26 maggio scorso, nonostante l’avessi preannunciata (avevo impegni politici precedentemente presi), allora significa o che il sindaco tenesse particolarmente alla mia presenza o, evidentemente, è alla disperata ricerca di un capro espiatorio per deviare dalla questione, deresponsabilizzarsi, nascondere la propria incompetenza. Non può definirsi diversamente, infatti, il non riuscire ancora, nonostante siano passati più di 40 giorni dalla richiesta della Corte, a quantificare l’importo della massa debitoria su cui, poi, proporre un piano di rientro.
Purtroppo, in occasione della conferenza dei capigruppo del 26 maggio scorso, quella in cui ho “osato” assentarmi, nulla si è potuto dire o proporre data la completa assenza di informazioni in merito, ma, evidentemente, nessuno ha informato il sindaco Marrano, così come, devo intuire, che nessuno ha ancora informato lo stesso del perdurare dell’assenza di informazioni reali, di dati certi, che si è avuta anche in occasione della seconda conferenza dei capigruppo, quella del 3 giugno, alla quale, invece, ho partecipato. Nonostante la corrispondenza epistolare tra l’attuale amministrazione e la magistratura contabile vada avanti sin dallo scorso novembre, sempre con le stesse contestazioni (esercizi 2011, 2012, 2013), a distanza di sei mesi, si ha l’impressione che Marrano & Co. brancolino ancora nel buio! In realtà, la sottoscritta una prima proposta, nonostante la carentissima informativa in possesso, l’ha presentata più di un mese fa’, ormai, in consiglio comunale e riguardava la riduzione del numero dei responsabili di servizio, ben dodici, troppi, il doppio di quelli del 2007.
All’assessore alle finanze ho altresì fatto presente che, una riduzione delle seguenti spese comporterebbe un risparmio di circa 250.000,00 euro, non poche data la crisi di liquidità ed il frequente ricorso all’anticipazione di cassa contestato dalla Corte dei Conti.
- Responsabili di servizio (attualmente ben 12): 100.000,00 euro circa.
- Dipendenti in mobilità: 72.000,00 circa.
- Staff del sindaco: 36.000,00 circa.
- Compenso amministratori: 90.000,00 circa.
- Addetto Stampa: 4.000,00 (da gennaio ad oggi).
- Assistenza esterna Pc: 23.000,00 circa.
- Utilizzo unità municipale in mobilità: 2.500,00 euro circa al mese.
In quanto alle entrate, è da evidenziare invece che l’amministrazione Marrano non ha ancora dato alcun indirizzo circa l’effettiva emissione di atti di accertamento sulle aree edificabili dalla quale il nostro ente potrebbe introitare 300.000,00 euro, molto tardi è partito il progetto commissariale dei condoni edilizi che, se non ostacolato solo per begucce politiche, avrebbe già fatto introitare parte dei circa 700.000,00 euro alle casse comunali; l’eliminazione dei parcheggi centrali e la loro mancata compensazione con altre aree nonché, il mancato avvio delle strisce blu, siamo al 5 giugno, non fa che aggravare di mancati introiti le casse comunali e creare, paradossalmente, grandi disagi ai cittadini (si pensi alla chiusura del parcheggio di zona Armellina).
Si tratta di 1.200.000,00 euro circa, che in maniera molto lineare e semplice sarebbero entrati nelle casse comunali se solo ci fosse stata la volontà politica di farlo.
Purtroppo, questi, “sono appelli caduti nel vuoto”!
Nella relazione di inizio mandato, infine, (quella che il sindaco Marrano avrebbe dovuto approvare massimo entro il 30 settembre, ma che è stata approvata in consiglio comunale solo il 6 dicembre, e il cui software è costato circa 490,00 euro) nulla si legge in merito ad eventuali situazioni debitorie esistenti e trovate; eppure, l’introduzione della relazione in questione, disciplinata dall’art.4-bis d.lgs.149/2011 ha proprio la finalità di verificare se la situazione finanziaria e patrimoniale ereditata da un’amministrazione presenti squilibri in grado di provocare il dissesto finanziario. 
Eppure nulla risulta! E allora perché continuare a puntare il dito contro gli altri?
Si continuano a conferire incarichi legali a dismisura quando, invece, basterebbe un ufficio legale con tre consulenti, e si continuano ad erogare contributi, però soltanto a chi è più vicino al sole perché per gli altri c’è lo spauracchio del dissesto.
Infine, si ricorda che con l’approvazione del previsionale 2013 prima e del consuntivo 2013 dopo, avvenuto il 30 aprile us, non ci si può più ritenere “immacolati”.
Nonostante tutto, continuo, seriamente a dare collaborazione responsabile per la redazione di un piano di rientro che sembra non interessare, però, né sindaco né giunta, eccezion fatta per l’assessore alle finanze.
D.ssa ANTONELLA CUSMAI (Capogruppo consiliare Ricominciamo da noi-PD)

martedì 26 novembre 2013

MARGHERITA DI SAVOIA : Sulla trasparenza Cusmai vs Marrano. Il sindaco, «Non accettiamo lezioni»

“Resto allibito dalla sfrontatezza e l’infondatezza di certe affermazioni, rilasciate col solo scopo di screditare l’amministrazione e mai per contribuire alla risoluzione dei problemi”. Il sindaco Paolo Marrano replica così alle critiche mosse a mezzo stampa dalla consigliera comunale di opposizione, Antonella Cusmai. Pomo della discordia, la trasparenza, cavallo di battaglia del primo cittadino in campagna elettorale.

Nell’articolo in oggetto, la consigliera del Pd Antonella Cusmai lamentava la mancanza di un assessore delegato alla Trasparenza, oltre alla scarsa efficienza negli uffici comunali e l’assenza di un archivio degli atti amministrativi. “Sorprende che la Cusmai – osserva il sindaco Marrano – , che fa parte ormai dell’arredamento dell’aula consiliare per la sua presenza di lunga data, che ha ricoperto anche l’incarico di assessore al Bilancio qualche anno fa, si accorga oggi di certe problematiche. D’altro canto le abbiamo denunciate noi in Consiglio comunale e in ogni sede. Ma, se comprendiamo la sua ansia di visibilità, essendo stata condannata per la seconda volta all’opposizione per altri 5 anni, non tolleriamo le sue inesattezze strumentali”.
L’assessore alla Trasparenza in effetti c’è: è Vincenzo Ippolito, così come da ordinanza sindacale 44 del 3 giugno scorso. “Basterebbe leggere i documenti, prima di parlare, evitando strafalcioni. Non solo c’è un delegato di Giunta – precisa il sindaco – ma tutto l’Esecutivo cittadino è investito dall’impegno di controllare l’esatta procedura di ogni atto e di denunciare eventuali irregolarità. Contrariamente a quanto accadesse in passato, questi assessori e consiglieri operano a 360 gradi nel Palazzo di Città, non limitandosi al solo indirizzo a dirigenti e dipendenti, che spesso non sono nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro”.
Gli uffici patiscono la carenza di personale, evidenzia il sindaco, che in una fase simile non può essere rimpinguato da nuove assunzioni. “In tante situazioni abbiamo dipendenti ‘a scavalco’ – ricorda il primo cittadino – , cioè condivisi con altre amministrazioni, ed è l’unica possibilità tecnicamente possibile in questo momento. In più, a causa di una non positiva nomea ereditata dal nostro Comune in passato, si fatica a trovare professionalità disposte a trasferirsi qui. Allora abbiamo fatto ricorso ad uno staff gratuito di professionisti che prestano servizio volontario, per riordinare il tremendo caos, che ci hanno tramandato le amministrazioni come quella di cui ha fatto parte la stessa signora Cusmai. E, per affiancare i pochi dipendenti comunali, abbiamo sfruttato, col minimo dispendio per l’Ente, lo stratagemma normativo della mobilità per 8 unità tra impiegati ed operai, che oggi lavorano per lo più nei nuclei di manutenzione”.
In Consiglio comunale, lo scorso 23 settembre, il sindaco aveva denunciato anche l’assenza di un vero archivio. “Oggi la consigliera di lungo corso – spiega – ci chiede conto, come se in pochi mesi si potesse metter su ciò che per anni la sciatteria e l’incuranza ha ignorato. Incontriamo notevoli difficoltà a riguardo, per la mancanza di risorse economiche e di competenze professionali. Abbiamo intrapreso la strada giusta, ma vanno osservate precise normative e discipline per garantire un archivio di deposito ed uno corrente, con commissioni ad hoc per il progressivo scarto degli atti datati. Insomma, si tratta di un iter che non è possibile terminare in poche settimane. Le opposizioni, specie quelle responsabili della situazione di questa città sotto ogni aspetto, si astengano da strumentalizzazioni fine a se stesse. O, se proprio cercano visibilità, si sforzino di avanzare proposte concrete nelle sedi competenti. Saremo lieti di dialogare. In caso contrario, ci facciano lavorare”.