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lunedì 16 novembre 2015

BARLETTA : GdF scopre tentata truffa e falso in bilancio in una coop edilizia

Con la notifica di undici avvisi hanno avuto conclusioni le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Barletta nell’ambito della operazione “Case fantasma”. Sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, le Fiamme Gialle hanno messo fine a un sistema di truffe legato alla realizzazione di case in cooperativa.
A cittadini barlettani veniva proposto l’ingresso, con relativo pagamento della quota di iscrizione, in una cooperativa edilizia per la realizzazione di alloggi a prezzi più vantaggiosi rispetto al mercato. In realtà la cooperativa si rivelava “fantasma”, in quanto gestita da un sodalizio criminale con il solo intento di appropriarsi indebitamente del contributo regionale per l’edilizia popolare quantificabile in oltre un milione di Euro.
La Cooperativa rientrava nella graduatoria per usufruire del credito edilizio agevolato rilasciato dalla Regione Puglia, il cui bando prevedeva però la partecipazione di soci con specifici requisiti. Dopo l’inizio dell’edificazione, i lavori si erano inspiegabilmente interrotti facendo aumentare alcune spese di consulenza di fatto rivelatesi poi inesistenti.
La stessa gestione della cooperativa appariva alquanto particolare: alcune assemblee del Consiglio di Amministrazione, che peraltro si preoccupavano di approvare bilanci non veritieri, sono risultate falsate per la raccolta di “deleghe in bianco” ovvero per le firme di delega false. Nel corso degli innumerevoli interrogatori, i finanzieri del Gruppo di Barletta si sono sentiti rispondere dai soci che le firme apposte sulle deleghe erano false, ovvero che la persona delegata aveva votato in maniera contraria a ciò che era stata delegata. Dalle testimonianze è altresì emerso che chiedere/raccogliere deleghe in bianco era quasi una prassi; una sorta di caccia ai voti che garantiva la libertà di manovra dei delegati nelle assemblee; alcune deleghe erano state raccolte senza spiegarne le finalità ai soci ovvero erano state rilasciate da persone che poi hanno smentito quella circostanza tanto da disconoscere le firme. E che il clima all’interno della cooperativa era poco sereno lo si è capito quanto la stessa salì agli onori della cronaca locale allorquandonel corso di una infuocata assemblea, nel giugno 2014, fu necessario l’intervento della Polizia per calmare gli animi.
Il sodalizio criminale si avvaleva della collaborazione di alcuni soci “locatari”. Gli aspiranti locatari pagavano una somma irrisoria di circa 250 euro come quota di iscrizione alla cooperativa, vantando in questo modo la possibilità di accedere alle assemblee del consiglio di amministrazione ed esprimere il loro voto. Nel corso delle indagini sono state eseguite numerose perquisizioni, anche fuori regione, con il sequestro di tutta la documentazione amministrativo-contabile della cooperativa sia presso la sede legale che presso le abitazioni private dei soggetti indagati.
Undici le persone, tra cui il presidente ed il vice della cooperativa, nei cui confronti la Guardia di Finanza di Barletta ha provveduto a notificare l’avviso di conclusione delle indagini preliminari emesso dal Dott. Savasta per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla “tentata truffa” ed al “falso in bilancio”,influenza indebita sull’assemblea, concorso in falso materiale e false comunicazioni sociali. Nel corso delle indagini è stato, tra l’altro, sollecitato l’intervento del Ministero dello Sviluppo Economico per l’esecuzione di specifica attività amministrativa, che ha portato al commissariamento della società cooperativa in conseguenza della pluralità di irregolarità gestionali rilevate.

sabato 11 luglio 2015

BISCEGLIE : GdF scopre 19 lavoratori “in nero” nascosti in uno sgabuzzino

I Finanzieri della Compagnia di Trani hanno intensificato la loro azione di controllo nel settore del sommerso da lavoro, verso quelle imprese sospettate di violare le regole del libero mercato facendo ricorso a lavoratori “in nero”, specie nel distretto delle confezioni e delle calzature.
I riscontri sono stati eseguiti nell’ambito della task force costituita dalla Prefettura di Barletta Andria Trani,che vede operare congiuntamente diversi attori istituzionali: INPS, Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro (SPESAL), Direzione Territoriale del Lavoro e singole Forze di Polizia.
Nel corso di queste ispezioni, presso un opificio situato nel territorio di Bisceglie, le Fiamme Gialle hanno scoperto che, oltre ai 15 lavoratori regolari, ve ne erano ulteriori 19 “in nero”, privi di qualsiasi tutela previdenziale ed assistenziale, che il titolare dell’azienda aveva “nascosto” all’interno di uno sgabuzzino per sottrarli ai controlli dei Finanzieri e dei Funzionari dello SPESAL.
L’attività si è conclusa con la constatazione di violazioni di natura fiscale. Inoltre, è stato accertato che i lavoratori prestavano la loro opera in condizioni particolarmente precarie, motivo per cui si è proceduto al sequestro preventivo dell’intero opificio per l’inosservanza delle norme sulla sicurezza.

mercoledì 10 giugno 2015

BARLETTA : Vendita abusiva di alimenti. 300 kg di frutta e pesce sequestrati dalla GdF

Continua ad essere diffusa la vendita abusiva di prodotti alimentari, creando una forma di concorrenza sleale che, specie in un periodo di crisi economica, va a discapito degli esercenti i quali, regolarmente autorizzati e corretti sotto l’aspetto fiscale, vogliono legittimamente far valere il diritto al pieno rispetto delle regole di mercato.
Sulla base di queste considerazioni, la Guardia di Finanza opera nel contrasto all’abusivismo commerciale con interventi repressivi, a volte anche in collaborazione con le altre Forze di polizia presenti sul territorio, non trascurando i conseguenti riflessi fiscali e sanitari.
In particolare, nei giorni scorsi, in Barletta, sono stati attuati una serie di interventi, che hanno portato alsequestro di ciliegie, albicocche e meloni per quasi 300 kilogrammi, nonché di prodotti ittici (triglie, gamberetti e pescato vario), esposti per la vendita senza alcuna autorizzazione. Sono scattate diverse segnalazioni al competente ufficio del Comune di Barletta, mentre la merce è stata donata in beneficenza ad enti caritatevoli.
Ai responsabili, inoltre, è stata contestata una violazione sanabile in via amministrativa con il pagamento di oltre 5 mila euro. I prodotti ittici, sentito il parere del medico veterinario, sono stati distrutti ed il responsabile è stato denunziato all’Autorità Giudiziaria di Trani per aver violato l’ordinanza del Sindaco che vieta, appunto, tale tipo di vendita. Complessivamente, dall’inizio dell’anno, le Fiamme Gialle di Barletta hanno sequestrato 670 kilogrammi di prodotti ortofrutticoli e 318 kilogrammi di prodotti ittici nei confronti di 12 responsabili.

BISCEGLIE : Divina Provvidenza, Gdf. In corso 10 arresti per bancarotta fraudolenta

Militari della Guardia di Finanza di Bari stanno eseguendo dieci arresti, tre in carcere e sette ai domiciliari, nei confronti di persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta e altri reati per il crac delle case di cura Divina Provvidenza.
L’operazione è stata denominata “Fuori sacco – Ora pro nobis”. Gli arresti vengono eseguiti sulla base di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Le indagini riguardano un crac da 500 milioni di euro circa subito dalla Congregazione Ancelle Divina Provvidenza, con sedi a Bisceglie (Bat), Foggia e Potenza, oggi in amministrazione straordinaria ai sensi della legge Prodi bis.
Fonte: Ansa.it

venerdì 5 dicembre 2014

BARLETTA : Maxioperazione GdF su contraffazione. 91 mila capi falsi sequestrati

Numeri imponenti nel mercato parallelo della contraffazione a Barletta. Sono oltre 91 mila i prodotti sequestrati dai “Baschi Verdi” della Guardia di Finanza di Bari ad un barlettano di 49 anni a conclusione di una mirata operazione di polizia giudiziaria, culminata con la perquisizione di un garage adibito abusivamente a magazzino di stoccaggio di articoli da vestiario contraffatti, sito nella zona del nuovo ospedale a Barletta.
Le Fiamme Gialle hanno impedito, in tal modo, l’immissione sul mercato clandestino del “falso” di un’enorme quantità di prodotti, del valore stimato di almeno 100 mila euro, destinata ad alimentare sia il mercato locale che quello di altre Regioni.
Tra gli articoli, migliaia di felpe, tute, polo, maglie e t-shirt, riportanti i nomi dei più prestigiosi marchiconosciuti a livello internazionale: Moncler, Guru, Frutta, Fred Perry, K-Way, Paciotti, Gucci, Burberry, Blauer, Giorgio Armani, Adidas, Ralph Lauren, Baci e Abbracci e Converse.
Il presunto responsabile dell’attività illecita è stato denunziato alla locale A.G. per introduzione e commercio nello Stato di prodotti con segni falsi e per ricettazione. Tra la merce sequestrata, anche numerosi cartellini, etichette e bottoni, rigorosamente contraffatti, pronti per essere apposti sui capi di vestiario.
Con questa ennesima operazione di servizio, le Fiamme Gialle, hanno sventato un “mercato parallelo illecito” che stava arrecando un grave danno economico agli operatori sani del settore.
Appena tre giorni fa un’altra operazione dei Carabinieri aveva condotto al sequestro, sempre in zona,  di qualche centinaia di capi contraffatti.
Fonte Il quotidiano BAT

martedì 14 ottobre 2014

BARLETTA : Cocaina per un valore di 50 mila euro. In due tratti in arresto dalla GdF

Arresti per spaccio di cocaina nella città di Barletta. Nella notte di domenica 12 ottobre, le Forze dell’Ordine hanno inferto un altro colpo alla criminalità organizzata del territorio, fermando due pusher.
n’area, quella della sesta provincia, stretta nella morsa della malavita da sempre; Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Carabinieri hanno intensificato nell’ultimo anno le loro operazioni di controllo del territorio e di lotta alla criminalità locale. La presenza forte e costante di pattuglie e di uomini delle FdO per le vie del co-capoluogo di provincia dà i suoi frutti e rivela quanto radicata ed economicamente importante sia la vita della criminalità organizzata all’interno della società barlettana.
Così, Finanzieri del Gruppo di Barletta hanno tratto in arresto un pusher, colto in flagranza di reato, mentre vendeva ai suoi clienti dosi di cocaina. Tutto accadeva per le vie del centro cittadino. In appostamento, le Fiamme Gialle notavano il movimento di soldi tra due ragazzi: subitaneo l’intervento degli agenti che consentiva di rinvenire, su uno dei due giovani, una dose di cocaina. Lo spacciatore veniva trovato in possesso di diverse dosi e denaro contante in banconote di piccolo taglio. Ulteriori accertamenti hanno portato al rinvenimento, nell’abitazione del malavitoso, di ulteriori 30 grammi di cocaina, confezionata per lo smercio. Il presunto pusher, un 40enne di Andria, è stato posto agli arresti domiciliari.
Ma non è tutto. In un’altra operazione investigativa, sempre le Fiamme Gialle, hanno fermato un’autovettura per consueti accertamenti; il conducente si mostrava alquanto nervoso: il comportamento dell’uomo insospettiva gli agenti che, approfondendo il controllo, scoprivano nel cruscotto della vettura, un involucro contenente 56 grammi di cocaina. La successiva perquisizione della sua abitazione ha portato al sequestro di denaro contante, telefoni cellulari, bilancino di precisione e altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi, quindi, all’arresto del possessore della sostanza stupefacente. La cocaina sequestrata, caratterizzata da un elevato grado di purezza, avrebbe avuto sul mercato un valore che si aggira intorno a 50 mila euro.