Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

Visualizzazione post con etichetta guardia di finanza. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta guardia di finanza. Mostra tutti i post

martedì 16 maggio 2017

TRINITAPOLI : La Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, Guardia di finanza e Carabinieri insieme contro la criminalità

Alla presenza del Sindaco di Trinitapoli, del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri e del rappresentante del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Foggia, si è tenuta nel pomeriggio di ieri in Prefettura, presieduta dal Prefetto Clara Minerva, una riunione tecnica di coordinamento delle Forze dell'ordine nel corso della quale è stato fatto il punto della situazione dell'ordine e sicurezza pubblica nel territorio di Trinitapoli anche alla luce di un recente grave episodio criminoso a danno dei titolari di una gioielleria, sul quale sono in corso le indagini a cura dell'Arma dei Carabinieri e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

Il Prefetto ha richiesto alle Forze dell'ordine un'intensificazione dell'impegno operativo con mirati servizi di vigilanza e controllo del territorio e inoltre ha assicurato di essersi attivata per porre in essere i passaggi necessari ai fini della istituzione della Questura e dei Comandi Provinciali Carabinieri e Guardia di Finanza attraverso una costante interlocuzione con gli uffici competenti del Ministero dell'Interno, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.

Il Sindaco, nel riportare una certa preoccupazione manifestata dalla cittadinanza a seguito del citato episodio, ha comunque ringraziato il Prefetto ed i rappresentanti delle Forze dell'ordine per l'attenzione costantemente riservata alla situazione della sicurezza pubblica di Trinitapoli, confermando, nel contempo, il massimo impegno di quella Amministrazione nel mantenere attiva ogni sinergia tra tutte le componenti della società civile per fronteggiare illegalità e comportamenti devianti e confermando la richiesta di un Commissariato di Polizia con competenza sui Comuni di Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia e Margherita di Savoia, secondo la proposta scaturita dal Consiglio intercomunale. Sul punto il Prefetto si è riservato di far conoscere le valutazioni del Ministero dell'Interno anche alla luce del quadro complessivo di completamento degli uffici periferici dello Stato.

mercoledì 22 giugno 2016

CANOSA DI PUGLIA : Frode fiscale per 100 milioni, nei guai due società di organizzazione eventi

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo e per equivalente – emesso dal G.I.P di Bari su proposta della Procura della Repubblica – nei confronti di V.T., legale rappresentante di società operanti nel settore della organizzazione di eventi, e di suo figlio V.A.R.. La misura è idonea a tutelare la pretesa erariale e trae origine da verifiche fiscali e connesse indagini delegate di polizia giudiziaria, al termine delle quali i due indagati unitamente a sette persone fisiche coinvolte – individuate quali legali rappresentanti (prestanome) di altrettante società cartiere – sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per aver perpetrato una rilevante frode fiscale per oltre 100.000.000 di euro da cui è derivato un danno all’Erario per oltre 7 milioni.
Nello specifico è stato accertato che attraverso le due società operanti nel settore dell’organizzazione di eventi artistici , i due indagati provvedevano a produrre fatture, apparentemente emesse nei confronti di Enti Pubblici Territoriali ma, in realtà, false in quanto attestanti prestazioni di servizi (organizzazione di eventi) di fatto mai commissionate da detti enti, peraltro strumentali all’ottenimento di indebite anticipazioni dal mondo delle banche per oltre 28.000.000 di Euro. Le somme così ottenute venivano poi fatte confluire sui conti correnti intestati a “società cartiere”
sotto forma di corrispettivi per improbabili prestazioni di servizi (organizzazione di eventi) a fronte di fatture (anche queste false) emesse da queste ultime nei confronti delle società.
Per i fatti sopra esposti è stato concesso un sequestro preventivo nella misura diretta e per equivalente a tutela della pretesa erariale fino a concorrenza di oltre 7 milioni di Euro, in corso di esecuzione a Bari, Altamura (BA), Monopoli (BA), Noicattaro (BA), Canosa di Puglia (BT), Milano, Assago (MI), Varese, Verona, Firenze, Roma, Napoli, Pescara, San Severo (FG), Parabita (LE) su saldi attivi di conti correnti bancari e postali, investimenti finanziari e polizze, beni mobili registrati (3 autovetture e 2 motocicli), quote di capitale sociale di società.

giovedì 10 marzo 2016

ANDRIA : GdF sequestra frantoio oleario, sversava illecitamente acque di lavorazione

I Finanzieri della Compagnia di Andria, coadiuvati da personale dell’ARPA Puglia, hanno effettuato diversi interventi in materia di polizia ambientale al fine di impedire lo scarico incontrollato delle acque di vegetazione rinvenienti dalla molitura delle olive su terreni ubicati nelle immediate vicinanze di un frantoio cittadino.
In particolare è stato accertato che l’opificio, in varie circostanze ed in maniera del tutto arbitraria, sversava acque di lavorazione delle olive, talvolta miscelate con prodotti utilizzati per il lavaggio di macchinari, su terreni confinanti, in assenza di qualsivoglia autorizzazione, così causando il danneggiamento di ulivi secolari.
All’esito delle indagini, su autorizzazione della Procura della Repubblica di Trani, sono stati sottoposti a sequestro, volto ad impedire la continuazione delle illecite condotte, i macchinari utilizzati per la lavorazione delle olive, il cui valore si aggira intorno a 1,5 milioni di euro, nonchè oltre 280 mila kilogrammi di olio extra-vergine di oliva. Il titolare del frantoio è stato denunziato all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento (ex art. 635 c.p.), in relazione all’esercizio di un’attività di gestione dei rifiuti non autorizzata.

sabato 2 gennaio 2016

BARLETTA : GdF tra sequestri di merce contraffatta e solidarietà a Caritas e chiese

A seguito di vari interventi eseguiti in città, nell’ambito dei consueti controlli economici del territorio, i Finanzieri del Gruppo di Barletta hanno sottoposto a sequestro circa 80 capi di abbigliamento e calzature nei pressi dei mercati rionali, nei confronti di due cittadini senegalesi. Marchi importanti, da Nike a Converse a Monclair, ma tutti contraffatti ed in grado quindi di indurre in inganno il consumatore finale.
Sempre in città, stessa forma di raggiro è stata adottata da una ditta individuale per commercializzare circa 1.000 capi di abbigliamento tra felpe e pantaloni con marchio riproducente la nota griffe Monster Energy, al cui titolare peraltro i militari hanno sequestrato anche 4 grammi di marijuana.
Controlli riguardanti la tutela della sicurezza pubblica e la sicurezza dei giochi immessi in commercio, che vedono vivacizzare il peculiare mercato proprio nel periodo natalizio, hanno portato al sequestro, presso un’attività gestita da un cittadino di etnia cinese, di numerosi giocattoli privi dei requisiti idonei a certificarli prodotti sicuri nonché di fuochi d’artificio detenuti in quantità superiore a quella consentita dalle norme.
L’attività di prevenzione controllo e repressione, tuttavia, ha lasciato spazio anche ad opere di solidarietà. I Finanzieri di Barletta, infatti, a seguito di provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno devoluto oltre 500 tute, complete di giubba e pantalone, alla Caritas locale, rendendo meno freddo questo Natale ai tanti in difficoltà. Non solo, i militari hanno poi consegnato a Mons. Filippo Salvo, presso la Parrocchia dello Spirito Santo, bibite sequestrate durante varie manifestazioni canore tenutesi in città perché vendute in forma ambulante non autorizzata.

venerdì 20 novembre 2015

ANDRIA : Gioco d’azzardo e spaccio di stupefacenti, controlli della GdF, 8 persone denunciate

Nell’ambito di un piano di interventi mirati alla prevenzione ed alla repressione degli illeciti in materia di apparecchi e congegni da divertimento ed intrattenimento nonché al concorso in attività di pubblica sicurezza, i Finanzieri della Compagnia di Andria unitamente a funzionari dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, hanno eseguito, in città, una serie di controlli, all’esito dei quali è stato individuato un centro scommesse privo delle prescritte licenze e concessioni ad esercitare.
Inoltre, lo stesso esercizio era dotato di un’ulteriore sala ove erano installate delle postazioni tramite le quali gli avventori giocavano on-line in maniera abusiva. I due gestori del centro scommesse nonché 5 soggetti frequentatori, intenti a giocare su siti non autorizzati, sono stati denunziati, a vario titolo, all’Autorità giudiziaria. Sono stati sequestrati 9 pc e comminate sanzioni amministrative nei confronti dei responsabili del punto di raccolta, consistenti nel pagamento di 20 mila euro per ogni postazione rinvenuta e non autorizzata al gioco on-line. Sempre militari dello stesso Reparto hanno effettuato altri controlli, con una particolare attenzione al centro storico cittadino, in materia di repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti. Anche in questo caso è stato denunziato all’A.G. un soggetto, con precedenti specifici, trovato in possesso di alcune dosi di “marijuana” e di 165 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività illecita esercitata, il tutto immediatamente sottoposto a sequestro.

martedì 27 ottobre 2015

ANDRIA : Commercialista ignoto al fisco, la GdF scopre evasione per 156 mila euro

Paradossalmente esercitava la professione di commercialista ma era ignoto al fisco. A scoprirlo le indagini dei finanzieri della Compagnia di Andria, dalle quali risulterebbe che dal 2010 il professionista ometteva di presentare le dichiarazioni dei redditi, sia personali che dei suoi clienti.
A questo risultato sono pervenuti attraverso una serie di controlli eseguiti nei confronti di numerose aziende, risultate essere “evasori totali”. Pare che le imprese controllate non fossero a conoscenza delle loro inadempienze fiscali, dovute al fatto che il commercialista, lo stesso per tutte le aziende, non presentava le prescritte dichiarazioni dei redditi.
Gli accertamenti eseguiti hanno permesso di constatare come anche il professionista stesso non avesse, negli ultimi anni, mai presentato la propria dichiarazione dei redditi. Eppure le indagini finanziarie hanno consentito di scoprire un’ingente movimentazione bancaria e ricostruire mediante riscontri diretti ed indiretti i rapporti intrattenuti con i vari clienti e i compensi incassati.
Al termine dell’attività fiscale è stata accertata un’evasione pari a circa 130 mila euro, nonché un mancato versamento dell’IVA per 26 mila euro.
Il responsabile è stato segnalato alla competente Agenzia delle Entrate per il recupero dei tributi evasi e l’irrogazione delle relative sanzioni.

lunedì 2 marzo 2015

ANDRIA : Guardia di Finanza sequestra beni dell’ex assessore Lotito

Su richiesta della Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, la Sezione Giurisdizionale per la Puglia ha disposto il sequestro conservativo di un appartamento sito in Trani di proprietà dell’ex Assessore del Comune di Andria, LOTITO Francesco, nonché di tutte le somme a lui spettanti, per la sua attività professionale, prestata nell’ambito dell’Unione di Comuni denominata “ARO 2 Barletta-Andria-Trani” istituita per l’esecuzione in forma associata del ciclo integrato dei rifiuti urbani ed assimilati .
Il sequestro è stato eseguito dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari
ordinariamente deputati allo svolgimento delle investigazioni per l’accertamento di danni
erariali su delega dell’Autorità Giudiziaria contabile.
La vicenda trae origine da un’indagine svolta dalla Guardia di Finanza di Monza e diretta
dalla Procura della Repubblica a quella sede, in ordine ad appalti aggiudicati dal Consorzio ATO Rifiuti Ba-1 alla ditta Sangalli & C. S.r.l. di Monza. L’allora assessore Lotito, su ordine del G.I.P. di Monza del dicembre 2013, veniva tratto in arresto in quanto ritenuto al centro di un sistema di tangenti relative all’aggiudicazione dell’appalto di servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti bandito dal Consorzio ATO Rifiuti BA-1 tra i Comuni di Andria e Canosa, del valore di oltre 90 milioni di euro.
Dalle complesse indagini eseguite, sarebbe emerso, infatti, che LOTITO, nella sua qualità di
assessore del Comune di Andria, avrebbe favorito l’aggiudicazione dell’appalto alla Sangalli
& C. S.r.l., dietro promessa di una dazione di denaro in suo favore e l’assunzione presso
la citata società di circa 30 persone dallo stesso indicate.
Le indagini consentivano di registrare e filmare l’incontro nel corso del quale è avvenuta la
consegna di una tranche da 70.000 euro (il totale pattuito era di 1 milione di euro)
corrisposta all’ amministratore pubblico, nonché di accertare le modalità di
aggiudicazione dell’appalto, costruite a quanto pare “su misura” per favorire la Sangalli & C. S.r.l.
nell’aggiudicazione dello stesso.
Notiziata della vicenda anche la Procura Regionale della Corte dei Conti, questa ha
ritenuto che l’aggiudicazione dell’appalto fosse una diretta conseguenza della dazione del
denaro. Le particolarità dei parametri e dei requisiti richiesti dal disciplinare tecnico del
bando erano infatti preordinati a corrispondere perfettamente alle caratteristiche tecniche
della Sangalli & C. S.r.l., così permettendo a quest’ultima l’aggiudicazione della commessa
pubblica. Gli inquirenti contabili, pertanto, hanno richiesto l’odierno sequestro di beni (quale garanzia patrimoniale nei confronti dell’Erario), in relazione al pericolo che l’imputato, nelle more della definizione del giudizio, potesse disfarsene.
La Sezione Giurisdizionale per la Puglia, con proprio provvedimento datato 17.02.2015, nel condividere l’impianto probatorio della locale Procura Regionale, ha disposto il sequestro conservativo di un appartamento sito a Trani e di tutte le somme ancora spettanti al LOTITO da parte dell’ARO 2 Barletta Andria Trani (già Consorzio ATO BA/1) e dal Comune di Andria in ragione del rapporto di lavoro preesistente, per un controvalore di 70.000,00 euro. Le parti sono state citate in giudizio per il prossimo 26 marzo.
Nel contempo al LOTITO è stata notificata una diffida al pagamento della stessa somma – oltre interessi e rivalutazione monetaria – ed un invito a dedurre, formulato dalla stessa Procura Contabile.

mercoledì 26 novembre 2014

CANOSA DI PUGLIA : False certificazioni di qualità, 23 indagati

Sono 23 gli indagati a vario titolo a cui in queste ore i Finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Bari stanno notificando un avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I fatti contestati riguardano il reato di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, falso in atto pubblico e istigazione alla corruzione.
Gli indagati, secondo gli inquirenti, avrebbero rilasciato false certificazioni di qualità e di conformità alle norme Iso a aziende di Puglia, Lazio e Campania. Per cinque di essi è stato disposto l’obbligo di dimora.

Fonte: Ansa.it

giovedì 31 luglio 2014

TRINITAPOLI : Clonavano carte di credito e carte per fare benzina. In 4 vengono denunciati

carte-creditoGli uomini della Guardia di Finanza di Bari hanno posto fine all’illecita attività di una banda dedita alla clonazione di carte di credito e carte per fare carburante.

L’operazione è nata dalle denunce di società petrolifere relative a truffe alle colonnine self service di benzina. I quattro denunciati, di Trinitapoli e Cerignola, dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla frode informatica. Sarebbero circa 400 le operazioni illecite accertate a carico della banda.

venerdì 11 luglio 2014

BARLETTA : Immobili venduti senza fatture. La GdF scopre 11 milioni di evasione fiscale

finanzaA conclusione di tre verifiche fiscali nei confronti di altrettante società immobiliari, nel cui ambito hanno operato diversi imprenditori e commercialisti delle province di Milano e Bergamo, i finanzieri del Gruppo di Barletta hanno accertato la sottrazione al fisco di oltre 10 milioni di euro di imponibile ai fini delle imposte dirette e 1,5 milioni di euro di Iva.

Secondo la ricostruzione del sistema evasivo adottato, sarebbero stati venduti fabbricati, capannoni industriali ed aree edificabili, incassando ingenti somme di denaro fatturate, né dichiarate.
I responsabili delle imprese hanno inoltre occultato e distrutto la documentazione contabile, trasferendo artificiosamente le loro sedi dalla Lombardia ad indirizzi di comodo di Barletta, nonché cedendo fittiziamente le quote societarie e la legale rappresentanza a prestanomi “nullatenenti”, tra cui anche cittadini rumeni.
Complessivamente, sono state denunziate all’Autorità giudiziaria 13 persone per “omessa presentazione delle dichiarazioni annuali”, “dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici” ed “occultamento e distruzione di documenti contabili”.