Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

Visualizzazione post con etichetta indagati. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta indagati. Mostra tutti i post

sabato 20 dicembre 2014

TRANI : Oltre ai 5 arresti compreso il sindaco, 7 indagati a piede libero.


Riserbato ai domiciliari, in carcere Damascelli, Di Marzio, Ruggiero e Musci


Politici, dirigenti ed amministratori locali del Comune di Trani, sono accusati tutti a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata a commettere più delitti contro la pubblica amministrazione, concussione, corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, ed altro. Nella medesima indagine risultano indagate in stato di libertà altre 7 persone.

Intanto l'inchiesta è sfociata in sei arresti, disposti dal gip del Tribunale di Trani Francesco Messina ed eseguiti questa mattina dagli agenti della Digos della questura di Bari. Tra gli arrestati c'è anche il sindaco Luigi Riserbato, finito ai domiciliari, e come lui anche il funzionario comunale Edoardo Savoiardo. Mentre sono finiti in carcere l'ex vicesindaco Giuseppe Di Marzio, il consigliere comunale Nicola Damascelli, l'ex consigliere Maurizio Musci (che però si era dimesso alcuni mesi fa) e l'ex amministratore unico dell'Amiu, Antonello Ruggiero.

Vi sono poi indagati a piede libero: l'ex segretario comunale Pasquale Mazzone, l'ex dirigente dell'ufficio tecnico Claudio Laricchia, l'ex dirigente alle Finanze Yanko Tedeschi e la vigilessa Elsa Coppola: come riportato dal Corrirere.it facevano tutti parte della commissione di gara per l'aggiudicazione dell'appalto. Tra gli indagati vi sono anche i responsabili della Sicurcenter Francesco Lupo, Massimo Aletta e Nicola Lisi.

mercoledì 26 novembre 2014

CANOSA DI PUGLIA : False certificazioni di qualità, 23 indagati

Sono 23 gli indagati a vario titolo a cui in queste ore i Finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria di Bari stanno notificando un avviso di conclusione delle indagini preliminari.
I fatti contestati riguardano il reato di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d’asta, falso in atto pubblico e istigazione alla corruzione.
Gli indagati, secondo gli inquirenti, avrebbero rilasciato false certificazioni di qualità e di conformità alle norme Iso a aziende di Puglia, Lazio e Campania. Per cinque di essi è stato disposto l’obbligo di dimora.

Fonte: Ansa.it

giovedì 10 ottobre 2013

ANDRIA : Sigilli al depuratore, indagate 14 persone dalla procura di Trani

Dopo quelli di Trani, Bisceglie e Molfetta, scattano i sigilli della Procura di Trani anche al Depuratore di Andria.


Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 9 ottobre, in esecuzione di decreto emesso dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Trani, Antonio Savasta, militari del Nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Bari e del Comando Gruppo Guardia di finanza di Barletta ha sottoposto a sequestro probatorio l’impianto di depurazione della città di Andria, sito in località “Gorgoruotolo”.
Il provvedimento autorizza la facoltà d’uso dell’impianto, affidato in custodia giudiziaria ad un dirigente dell’Acquedotto pugliese S.p.A., esclusivamente ai fini dell’accertamento degli agenti di contaminazione chimica e batteriologica lungo l’intero percorso delle acque reflue le quali, in uscita dal depuratore, sono convogliate nel canale “Ciappetta Camaggio” dal quale poi vengono scaricate (quale corpo recettore finale) nel mare Adriatico, nei pressi della città di Barletta.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, sono state svolte da militari specializzati del Nucleo di polizia giudiziaria della Capitaneria di porto di Bari e si sono avvalse delle risultanze tecniche emerse dal lavoro svolto dai consulenti  nominati dalla stessa Procura.
La corposa ed articolata attività investigativa ha consentito di accertare l’attuale e persistente  stato di degrado degli impianti che, a causa di gravissime condizioni manutentive  e precarietà nella conduzione, risultano funzionanti in pessime condizioni ed inidonei all’espletamento dei cicli di depurazione. Pertanto i reflui, frammisti a fango, sono sversati, unitamente ad acque non depurate. E’ stata verificata l’esecuzione di opere manutentive dell’ultimo momento tese a creare un’apparenza di funzionamento, sia pur momentaneo, dell’impianto, nonché gravi e colpevoli ritardi nello svolgimento delle operazioni di collaudo tecnico-amministrativo.
Inoltre, le risultanze delle analisi (eseguite dall’Istituto zooprofilattico di Putignano) dei campioni di acque reflue prelevati nello scorso mese di settembre, hanno permesso di riscontrare la presenza di geni propri del batterio Escherichia Coli – VTEC del sierogruppo 26, ritenuto responsabile della “sindrome emolitico uremica”, infezione che, durante la trascorsa stagione estiva, ha colpito sia bambini che adulti.
Complessivamente, risultano indagate 14 persone. Tra di esse, due legali rappresentanti e due funzionari dell’Acquedotto pugliese S.p.A. (soggetto gestore), l’amministratore unico della Pura depurazione S.r.l. (soggetto deputato alla conduzione), due amministratori della società privata incaricata di eseguire i lavori di adeguamento dell’impianto di depurazione, il presidente e due componenti della Commissione di collaudo, un dirigente della Regione Puglia, il Presidente e due funzionari dell’Autorità idrica pugliese.
I reati contestati attengono a: 1) gravi illeciti di natura ambientale, quali il getto  pericoloso di cose, il deturpamento di bellezze naturali, il superamento dei valori tabellari nello scarico in acque superficiali, il deposito e trattamento (in assenza di autorizzazione)  dei fanghi prodotti dall’impianto di depurazione, l’emissione in atmosfera (in assenza di autorizzazione) di gas maleodoranti;  2)  reati contro la pubblica amministrazione, quali l’omissione di atti d’ufficio, l’interruzione di un servizio di pubblica necessità, la frode e l’inadempimento di contratti nelle pubbliche forniture; c) violazioni delle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro).