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venerdì 8 luglio 2016

ANDRIA : AUMENTI IMU - TARI E TASI 2015. LA SENTENZA DEL TAR E’ ORMAI GIA’ SCRITTA.

IL TRIBUNALE DELLA BASILICATA SI E’ ESPRESSO PER GLI IDENTICI CASI A MATERA E FRANCAVILLA ED HA CONDANNATO I COMUNI CHE HANNO DELIBERATO IN RITARDO LE TARIFFE (PROPRIO COME HANNO DELIBERATO IN GRAVE RITARDO AD ANDRIA).

L’esito del ricorso presentato dal Ministero “contro” gli aumenti tariffari per IMU -TARI e TASI 2015 anche nel comune di Andria sembra essere già stato scritto ed erano in tanti a non avere dubbi sull’esito di tale provvedimento. Se è vero che è appena giunta notizia che il Tar ha annullato la Tasi 2015 di Matera perché la delibera venne approvata oltre il termine massimo (esattamente come accaduto ad Andria) è anche vero che per la stessa motivazione lo stesso Tar ha condannato il comune di Francavilla per la Tari. Per entrambi gli enti lucani dunque il Tar di Basilicata, accogliendo il ricorso fatto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha annullato le deliberazioni dei consigli comunali che hanno determinato le tariffe dei servizi relativi alla Tasi (i servizi indivisi) per il comune di Matera e la Tari (i rifiuti urbani) per il Comune di Francavilla. Le due sentenze emesse ieri giovedì 7 luglio 2016 dal Collegio presieduto da Giuseppe Caruso e composto da Pasquale Mastrantuono e Benedetto Nappi, seguono un analogo sviluppo dei fatti e concludono in modo analogo. In entrambi i casi la delibera di approvazione delle tariffe erano state adottate oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione. Il Ministero aveva invitato i comuni ad annullare i provvedimenti in autotutela ma in entrambi i casi le amministrazioni non hanno ottemperato e il Ministero ha presentato ricorso al Tar (proprio come accaduto ad ANDRIA). Il comune di Matera si è costituito in giudizio e lo ha fatto eccependo sia l’inammissibilità del ricorso (sostenendo “la limitazione dell'impugnabilità da parte del MEF ai soli regolamenti comunali in materia di entrate, con esclusione dei provvedimenti applicativi di quei regolamenti“) sia l’infondatezza.
Ma i giudici hanno stabilito che: “l’impugnata deliberazione di approvazione delle aliquote Tasi è stata adottata soltanto in data 28 agosto 2015 (AD ANDRIA AVVENUTA ADDIRITTURA IL 31 AGOSTO 2015) quindi ben oltre lo spirare del termine del 30 luglio 2015 fissato dal decreto del Ministero dell’interno e neppure sussistono dubbi circa la natura perentoria del termine stesso stanti le conseguenze sanzionatorie derivanti dalla relativa inosservanza e consistenti nella proroga ope legis delle tariffe ed aliquote valevoli per gli esercizi precedenti nonché nella mancanza di effetti per l’anno in corso di eventuali deliberazioni tardive.
Stesso discorso anche per il Comune di Francavilla che aveva approvato la delibera il 3 agosto 2015.
Ora quindi la patata bollente passa al Tribunale che si sta occupando del “caso Andria” ed anche in questo caso l’esito sembrerebbe scontato anche se da Palazzo San Francesco hanno sempre minimizzato la questione trincerandosi dietro motivazioni che, evidentemente, ieri il Tar Basilicata ha demolito. Per i Cittadini quindi si tratta di buone prospettive di veder consolidato il risparmio ottenuto pagando nel 2015 secondo le vecchie aliquote, come consigliato da moltissimi consulenti, mentre per le casse comunali e per il bilancio della città la prospettiva di reperire le relative poste in bilancio o qualcosa di molto peggio.

Area Comunicazione Sociale

Associazione “Io Ci Sono!”

martedì 15 dicembre 2015

ANDRIA : CAOS TASI, QUESTA NOTTE AD ANDRIA LE STAMPANTI HANNO FATTO RUMORE.

SUPERLAVORO PER I C.E.D. PER LA RISTAMPA DELLE DELEGHE.
ATTESO L’AUTOREVOLE PARERE DEL PROF. RINALDI.

Questa notte, ad Andria, le stampanti hanno fatto rumore perché nei C.E.D. si è lavorato senza sosta per la revisione degli F24 relativi ai pagamenti in scadenza il giorno mercoledì 16 dicembre. Dopo le notizie che per l’intera giornata si sono accavallate, a volte contraddittorie e quasi sempre senza alcuna certezza sui comportamenti da adottare in seguito al pasticcio che il consiglio comunale di Andria ha generato con l’approvazione ritardataria della delibera sugli aumenti paurosi della tassazione locale, sono stati in tanti coloro che hanno voluto adottare una propria linea di comportamento quindi hanno richiesto la modifica degli F24 di pagamento e non pochi sono coloro che hanno deciso, autonomamente, di versare secondo le vecchie aliquote, tenendo per sé i risparmi messi da parte per far fronte al salasso comunale salvo poi ravvedersi, con qualche spicciolo di euro di sanzione, entro i termini previsti e comunque quando si avrà qualche certezza in più.
Inevitabile lo sconforto anche dei Sindacati che, pur tacendo sulla delicata questione, come pure i Liberi Professionisti si sono visti riempire gli studi e gli uffici di tantissimi clienti ed utenti in cerca di spiegazioni, specie dopo che pare gli uffici pubblici comunali addetti siano stati addirittura improvvisamente chiusi al pubblico.
Intanto sulla questione sarebbe opportuno l’autorevole intervento dell’Assessore al Bilancio, alla Programmazione Economica ed alle Finanze del Comune di Andria, prof. Donato Rinaldi che ancora non si è pubblicamente espresso sulla tragica questione, a colmare anche i tanti silenzi registrati sull’argomento proprio da parte di coloro, anche professionisti, che hanno approvato in ritardo quella deliberazione, a nostro avviso senza giustificato motivo potendolo fare nei termini di legge o meglio non dovendolo proprio fare visti gli impegni assunti con i cittadini ma anche perché quegli aumenti relativi a quei servizi scadenti o che non ci sono diventano ingiustificati.

                                                                                                             Il Presidente
                                                                                         UNIMPRESA BAT

                                                                                              Savino Montaruli

lunedì 14 dicembre 2015

ANDRIA : ... non osiamo immaginare cosa possa accadere nella città, per i contribuenti che hanno già pagato con l'aumento. QUALCUNO CHIARISCA IMMEDITAMENTE!!!!

Tasi e Imu, bocciata la sanatoria dei ritocchi previsti in 844 Comuni


Non sono più validi i ritocchi di Tasi-Imu disposti dai Comuni dopo il 30 luglio 2015. Un emendamento della legge di Stabilità approvato in commissione Bilancio alla Camera stabilisce che viene "abrogata la sanatoria delle deliberazioni 2015 relative a regolamenti, aliquote e tariffe di tributi adottate dai Comuni" appunto dopo il termine fissato. Erano 844 i Comuni interessati all'operazione: per quasi tutti si trattava di aumenti delle aliquote.
A dare informazioni in merito era stato recentemente il Servizio politiche territoriali della Uil, segnalando tra le amministrazioni locali "ritardatarie" 9 città capoluogo di provincia: Napoli, Avellino, Frosinone, Mantova, Matera, Rieti, Terni, Trieste, Verbania.

Ed è proprio lo studio Uil che segnala come, nella stragrande maggioranza dei casi, si tratti di aumenti di aliquote, come a Matera o a Terni, mentre in pochi casi vengano confermate o specificate aliquote già deliberate (Napoli, Frosinone, Rieti, Verbania). In alcune città le delibere sono dedicate alla Tari (Avellino, Mantova), mentre in rari casi, come a Trieste, ad aumentare è la detrazione della Tasi.

Le delibere, calcola ancora il sindacato, sono in totale a 2.188: 569 riguardano esclusivamente la Tari; 100 riguardano l'Imu e la Tasi; 53 riguardano tutti e 3 i tributi (Tari, Imu e Tasi); 503 riguardano l'Imu; 5 Imu e Tari; 3 Tari e Tasi; 505 esclusivamente la Tasi; 450 l'addizionale comunale Irpef.

Fonte : http://www.tgcom24.mediaset.it/

Montaruli

giovedì 11 giugno 2015

TRANI : IMU E TASI, SCADENZE E INFORMAZIONI

Informazioni e scadenze per i contribuenti tranesi. Il versamento Imu in acconto per l’anno 2015, non avendo l’amministrazione deliberato su aliquote e detrazioni d’imposta per l’anno in corso, dovrà essere eseguito entro la data del prossimo 16 giugno e dovrà essere calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni dei dodici mesi dell'anno precedente. Stesso dicasi per il versamento Tasi in acconto per l’anno 2015. Anche in questo caso, non avendo l’amministrazione deliberato su aliquote e detrazioni d’imposta per l’anno in corso, dovrà essere eseguito entro la data del prossimo 16 giugno e dovrà essere calcolato sulla base delle aliquote dei dodici mesi dell'anno precedente.

La tabella con aliquote e detrazioni è consultabile sul sito Internet del Comune al seguente link:


venerdì 19 dicembre 2014

ANDRIA : Imu terreni agricoli. Consiglio comunale chiede al Governo l’annullamento

Nella seduta di Consiglio Comunale, convocata mercoledì 17 dicembre a Palazzo di Città, è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno urgente, firmato da tutti i capigruppo consiliari, relativo all’IMU sui terreni agricoli.
Tale ordine del giorno, trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Economia e delle Finanza, al Ministero dell’Interno, al Ministero delle Politiche Agricole ed all’Anci Nazionale, discusso e di concerto con l’Anci Puglia – il cui Comitato direttivo lo scorso 6 dicembre aveva considerato “del tutto insufficiente la proroga dei versamenti annunciati dal Governo in quanto il differimento del termine al 26 gennaio non attenua il livello di pensione sociale per una imposta inaccettabile ed insostenibile” – chiede al Governo l’annullamento definitivo dell’imposta mediante il ritiro del provvedimento.
Nel testo si fa presente che la retroattività della pretesa fiscale, l’incertezza dei criteri applicativi e gli effetti devastanti sui comuni e sulle comunità, ne evidenziano la possibile illegittimità costituzionale, l’iniquità e soprattutto l’inopportunità dell’imposta, visto che molti comuni interessati insistono in aree svantaggiate e fortemente esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico e spopolamento. Il settore agricolo è trainante per l’economia pugliese, l’unico a registrare incrementi occupazionali e un ulteriore inasprimento fiscale risulterebbe assolutamente inaccettabile e insostenibile. La Puglia tutta, Comuni in testa, è in allerta, pronta ad una forte mobilitazione civile tesa alla eliminazione dell’imposta ed eventualmente a valutare possibili azioni giurisdizionali. I sindaci esprimono forte dissenso nei confronti del Governo, per la politica dei tagli lineari, per questo ricorso improvvisato alla decretazione d’urgenza che genera incertezza e sfiducia nella pubblica amministrazione, costringe i Comuni a fare da esattori dello Stato, esponendoli a continue contestazioni, perdita di credibilità da parte dei cittadini, oltre a privarli di capacità e azione di programmazione.
I Comuni chiedono il coinvolgimento fattivo dei parlamentari pugliesi e l’interessamento del coordinatore nazionale Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni, Fabrizio Nardoni, per porre all’attenzione di tutti i colleghi assessori la gravissima problematica dell’introduzione dell’IMU agricola.
I Comuni chiedono una azione più forte e incisiva di Anci Nazionale nei confronti del Governo, su questa questione, sul ripristino del fondo di solidarietà comunale e sulla legge di stabilità, le cui aperture concordate ad oggi, non soddisfano i Comuni pugliesi e non tengono conto delle esigenze e delle specificità dei territori.

giovedì 4 dicembre 2014

ANDRIA : Al danno dell’IMU per i nostri agricoltori anche la beffa della riduzione delle quote carburanti agricoli


Dopo aver lanciato alcuni giorni fa  il grido d’allarme sull’imminente introduzione del pagamento Imu sui terreni agricoli che adesso vede venir fuori la presa di posizione di alcuni parlamentari attraverso alcuni comunicati stampa nessuno parla di un’altra penalizzazione che subiranno  gli agricoltori relativa alla ulteriore riduzione  per l’anno 2015 dell’assegnazione dei carburanti agricoli necessari per l’esecuzione dei lavori meccanici già penalizzato da ulteriori tagli subiti nei due anni precedenti.
 Intanto, salvo miracolo dell’ultimo momento di qualche emendamento da presentarsi in Senato, è in arrivo il decreto che disciplina l’esenzione dell’IMU sui terreni agricoli con l’esclusione di quelli ricadenti nel comune di Andria, con buona pace dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli a titolo principale che saranno esclusi dall’esenzione prevista invece per i possessori di terreni ricadenti in quei comuni con altitudine compresa tra i 281 e i 600 mentre per tutti i possessori di terreni ricadenti nei comuni superiori ai 600 metri l’esenzione sarà totale. I soggetti obbligati al versamento dell’imposta per il 2014 dovranno pagare gli importi dovuti in un’unica rata entro il 16  dicembre. In buona sostanza il nuovo decreto prevede la rivisitazione della classificazione dei comuni sulla base dell’altitudine così come riportata nell’elenco predisposto dall’Istat, diversificando tra terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali di cui all’art.1 del dlgs 29 marzo 2004 n. 99 e tutti gli altri. L’assurdo è che ad appena 12 giorni dalla scadenza non è stato emesso il decreto ufficiale, mentre dal sito del  Ministero delle Finanze si apprende che il pagamento comunque dovrà avvenire inderogabilmente entro il 16 dicembre in un’unica rata. Un atto di inaudita gravità da parte del Governo, evidenziato dalle stesse organizzazioni di categoria aderenti ad Agrinsieme, che manderà in crisi i Caf e gli studi commerciali ma soprattutto metterà in crisi gli stessi proprietari dei terreni in violazione dei più elementari diritti riconosciuti ad ogni contribuente dal nostro ordinamento, di certezza del tributo, sostenibilità dell’imposta, temporalità del pagamento dei tributi. Quello che è grave di tutta la vicenda è che ancora una volta il Governo Renzi scarica sui comuni gli oneri conseguenti ai tagli del Fondo di solidarietà comunale con la decurtazione immediata di circa 350 milioni di euro che dovrebbero recuperare attraverso l’IMU “obbligata” e che rischia di  mettere in difficoltà non solo gli stessi comuni ma anche gli stessi proprietari dei terreni agricoli chiamati a pagare un’imposta inaccettabile che rischia di mettere ancora più in difficoltà un settore che nonostante la crisi riesce a trainare la nostra economia locale che continua ad essere  ancora di più penalizzato con l’ultima novità introdotta dalla legge di stabilità che prevede per il 2015 un ulteriore riduzione dell’8% del carburante agricolo agevolato  rispetto a quanto assegnato nel 2014. Oltre al danno, quindi, si aggiunge la beffa a discapito degli agricoltori già penalizzati nei confronti di altri Paesi per i costi di gestione poco competitivi, grazie ad un  governo che a parole dice di rilanciare l’occupazione ed il lavoro mentre nei fatti si sta dimostrando di essere molto  lontano dalle aspettative della categoria delle attività produttive ed in particolare di quella del comparto agro-alimentare per la quale si appalesa la sconfitta del nostro sistema produttivo primario con gravi ripercussioni sul piano non solo occupazionale ma anche economico e sociale.

Dott. Benedetto Miscioscia

 Assessore Attività Produttive Città di Andria

domenica 7 settembre 2014

ANDRIA : TASI, IMU E TARI, l’appello del PD ai consiglieri comunali andriesi

Il Comune di Andria è diventato un pozzo senza fondo. Il Consiglio Comunale è chiamato a deliberare l'ulteriore salasso fiscale indiscriminato, ingiusto, e finalizzato solo a mantenere l'agonia di una politica pasticciata. Nel prossimo consiglio comunale è all'ordine del giorno la proposta di istituzione dei tributi TASI che:  
- rappresenta un’ingiustificata spesa fiscale;
- impone la copertura finanziaria di servizi che non rientrano nelle previsioni di legge;
- applica una aliquota eccessiva e sommaria, senza nessun riferimento alla fruizione di servizi, al numero di persone, ecc.
Per questa amministrazione, l’importante è fare cassa! Se il carico fiscale fosse destinato al risanamento o ad investimenti seri per il bene della collettività, se ne potrebbe anche discutere. Niente di tutto questo. Aumentano le tasse e non si ha nemmeno cognizione del gettito totale per il 2015.
Il salasso a cui vengono sottoposti i cittadini andriesi sembra essere un compendio degli errori delle scelte effettuate da questa amministrazione. Non possiamo restare né complici, né  estranei del disastro finanziario, morale e politico della città per cui proponiamo e facciamo appello a tutti i consiglieri comunali, specie alle liste civiche (chiamate a rispondere ai cittadini e non ai partiti), di:
-approvare le aliquote TASI, IMU e TARI in una sola tornata, per poter controllare il gettito fiscale complessivo;
-riportare la TASI al massimo livello dell'IMU del 2012, senza aumenti di gettito che la città non può sopportare, riducendo l’aliquota della proposta comunale;
- togliere, dal finanziamento della TASI, le spese che non sono servizi indivisibili e ridurre la previsione di spese di manutenzione, troppo eccessive rispetto alla qualità degli interventi;
- rivedere la base del costo del servizio rifiuti secondo quanto la petizione popolare dei cittadini ha chiesto, portando a risparmi di costo e di imposta.


Fermiamo la spirale del declino e rimettiamo la città, le istituzioni e le idee in cammino verso il risanamento e lo sviluppo. Il Partito Democratico si impegnerà fino in fondo consapevole che non c’è più tempo per le sterili polemiche. Bisogna reagire. La politica deve tornare vicina ai problemi dei cittadini.



La segretaria

Maria Carbone

sabato 7 giugno 2014

BARLETTA : SCADENZE PER IL PAGAMENTO DI IMU E TASI 2014

Il Comune di Barletta, al fine di agevolare i contribuenti al corretto versamento dei tributi che compongono l’Imposta Unica Comunale (IUC), e in particolare dell’Imposta municipale propria (IMU) e del Tributo sui Servizi Indivisibili (TASI), comunica le prossime scadenze per il versamento di quanto dovuto, in attesa che siano fissate dal legislatore regole definitive:

Ø  IMU – IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA – ACCONTO ANNO 2014
La scadenza per il versamento dell’acconto IMU resta quella stabilita per legge al 16/06/2014.
L’acconto è pari alla metà dell’imposta dovuta per l’anno in corso, calcolata applicando le stesse aliquote e detrazioni già determinate per i dodici mesi dell’anno precedente, come di seguito riportate:
o   Abitazione principale (solo cat. A/1, A/8 e A/9) e relative pertinenze   4,0 per mille;
o   Altri immobili (fabbricati, terreni, aree fabbricabili)                                                 8,6 per mille;
o   Detrazione d’imposta per abitazione principale e relative pertinenze                 € 200,00.
Si ricorda che per i fabbricati rientranti nel gruppo catastale “D” l’imposta dovuta deve essere versata in parte allo Stato (7,6 per mille) ed in parte al Comune (1 per mille).
Il saldo dovrà essere effettuato entro il 16 dicembre sulla base delle aliquote che saranno approvate dal Consiglio Comunale per l’anno 2014.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito istituzionale del Comune, cliccando sul seguente link: http://www.comune.barletta.ba.it/retecivica/tributi/indiuc.htm
Si potrà anche effettuare il calcolo on line e stampare il relativo modello di pagamento cliccando sul link: http://www.riscotel.it/calcoloiuc2014/?comune=a669

Ø  TASI – TRIBUTO SUI SERVIZI INDIVISIBILI - ANNO 2014
Si prende atto che in sede Parlamentare, sulla conversione del Decreto Legge n. 66/2014, è stata prevista la proroga della scadenza per il pagamento della prima rata del tributo, per i Comuni, come il nostro, che avevano deciso di attendere i provvedimenti legislativi a chiarimento dei tempi e delle modalità di versamento. La scadenza originaria di giugno è, quindi, prorogata al 16 ottobre, come, allo stato, indicato dal legislatore.
Ulteriori e più approfondite informazioni sul nuovo tributo sono reperibili sul sito istituzionale del Comune al seguente link: http://www.comune.barletta.ba.it/retecivica/tributi/indiuc.htm


venerdì 30 maggio 2014

TRANI : IMU TASI e TARI, informazioni utili per i contribuenti

Il Comune di Trani rende noto che la legge di stabilità 2014 (articolo 1, commi 639-731, legge 27 dicembre 2013, numero 147), nell’ambito di un disegno complessivo di riforma della tassazione immobiliare locale, ha istituito l’Imposta unica comunale (Iuc), composta da tre distinti prelievi: l’imposta municipale propria (Imu) relativa alla componente patrimoniale; il tributo sui servizi indivisibili (Tasi) destinata alla copertura dei costi dei servizi indivisibili erogati dai Comuni; la tassa sui rifiuti (Tari) destinata alla copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti.
IMU ACCONTO ANNO 2014
ABITAZIONE PRINCIPALE – E’ stata riconfermata l’esenzione degli immobili adibiti ad abitazione principale e relative pertinenze e fattispecie ad essi assimilati, ad esclusione degli immobili classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per i quali continuano ad applicarsi l’aliquota agevolata e la detrazione prevista per le abitazioni principali.
ALTRI IMMOBILI – Il versamento Imu in acconto per l’anno 2014, non avendo questa amministrazione pubblicato entro la data del 23 maggio scorso la deliberazione su aliquote e detrazioni d’imposta per l’anno in corso, dovrà essere eseguito entro la data del prossimo 16 giugno e dovrà essere calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni dei dodici mesi dell’anno precedente.
TASI ANNO 2014
ABITAZIONE PRINCIPALE -  Non avendo questa amministrazione pubblicato entro la data del 23 maggio scorso le deliberazioni relative all’approvazione del regolamento comunale sulla Tasi e delle relative aliquote e detrazioni d’imposta per l’anno in corso, il versamento della Tasi relativa all’abitazione principale, ai sensi della legge 147 del 2013 (articolo 1 comma 688), dovrà essere effettuato in un’unica rata, entro il termine del prossimo 16 dicembre. Si invitano pertanto i contribuenti ad attendere i successivi provvedimenti che questa amministrazione adotterà in merito al calcolo ed alla scadenza per il pagamento della suddetta tassa.
ALTRI IMMOBILI – Relativamente agli immobili diversi dall’abitazione principale per l’anno 2014, con comunicato stampa del ministero dell’economia e delle finanze del 19 maggio 2014, la scadenza del pagamento del primo acconto è stata posticipata al prossimo 16 settembre. Si informano pertanto i contribuenti che entro tale data questa amministrazione con apposito provvedimento renderà note scadenze e modalità di versamento.
TARI ANNO 2014
Relativamente alla Tari (tassa sui rifiuti) si evidenzia che l’amministrazione provvederà alla distribuzione degli avvisi di pagamento contenenti i modelli F24 già precompilati con importi e relative scadenze.

sabato 11 gennaio 2014

TRINITAPOLI : Si metta mano al Bilancio 2014. Servono risposte chiare e urgenti.

Se l’Amministrazione di Feo esiste ancora batta un colpo predisponendo da subito gli atti per il Bilancio 2014 del Comune di Trinitapoli. Non servono né ritardi, né lungaggini varie, né aspettare altre eventuali proroghe. Entro la fine di febbraio è possibile dotare il nostro ente di strumenti di programmazione che diano ai cittadini risposte chiare e urgenti”.
Con una nota i gruppi consiliari di opposizione, Trinitapoli da Vivere e Vie Nuove, intendono rilanciare il dibattito politico-amministrativo evitando ulteriori perdite di tempo rispetto a situazioni a cui l’amministrazione di Feo ha abituato dopo oltre metà mandato amministrativo.
“Per quest’anno sui nuovi tributi locali (TASI e TARI) il Comune può decidere in autonomia secondo una logica federalista. Siccome conosciamo bene gli strafalcioni che la Giunta ha ben dimostrato di commettere, è il caso di intervenire in maniera preventiva prima che poi a pagarne le conseguenze siano i cittadini-contribuenti. La vicenda Tares 2013 non è ancora chiusa sia per alcuni adempimenti che necessitano di ulteriori proroghe per permettere la correttezza dei dati, sia per l’impegno assunto di compensare parte del conguaglio che ha portato alla protesta delle attività commerciali e delle famiglie. E’ stata depositata a riguardo una richiesta di ordine del giorno per il prossimo consiglio comunale che, ad oggi, non è ancora stato aggiornato per la discussione delle nostre mozioni su eliminazione dell’ufficio staff, riduzione delle deleghe assessorili e nuova dislocazione per le aule del Liceo Staffa in via Lucera e via Zara”.
“Nei prossimi giorni conosceremo anche la deliberazione della Corte dei Conti che auspichiamo, come sempre, eviti il baratro del dissesto finanziario, grazie soprattutto alle correzioni fondamentali apportate dall’ufficio finanziario del nostro Comune, guidato dalla dott.ssa Maria Rosaria Marrone, che ha evitato la bocciatura definitiva del piano di rientro presentato dall’amministrazione Di Feo perchè giudicato dalla Corte dei Conti non pienamente rispondente alle richieste della sezione di controllo in quanto privo di elementi essenziali di carattere formale e sostanziale.
Purtroppo conosciamo anche le misure penalizzanti per i cittadini contenute in quel Piano di rientro, completamente scaricato sull’aumento al massimo dei tributi, che riguarderà almeno il prossimo biennio 2014-2015. Un piano che dovrebbe essere chiamato alla prova dei fatti a cui noi avevamo affiancato proposte alternative che avrebbero comportato meno sacrifici. A causa della gestione disastrosa del settore rifiuti, ad esempio, non sarà possibile da subito ottenere un risparmio sull’ecotassa regionale.

Ulteriori ritardi non servono se la strada, nei fatti, è già tracciata. Rispetto al lavoro svolto dal sindaco di Feo e alle promesse sciolte come neve al sole, il giudizio dei cittadini ormai è impietoso, ma il destino della nostra città non può essere lasciato nelle mani di chi, giorno dopo giorno, ha dimostrato il fallimento della propria proposta politica”.

mercoledì 8 gennaio 2014

TRINITAPOLI : Abitazioni, quanto ci costano ?

Mettendo insieme Tari e Tasi arriviamo ad una tassazione sulla prima casa ben superiore a quelle di Imu e Tarsu

Una stucchevole discussione accompagna l’idea di introdurre in Italia l’imposta patrimoniale; il dibattito si fonda sulla fallace illusione che il «patrimonio» coincida con la «ricchezza» e che la «ricchezza da tassare» debba fare ideologicamente da contraltare alla «povertà da esentare». Una tesi questa che risulta piuttosto ardita quando oggetto della patrimoniale è la casa e quando si considera che il 78,1% delle famiglie italiane ne possiede almeno una.
Con un eccesso di leggerezza molti ritengono di potere riproporre il mito, duro a morire, che i problemi si risolvano togliendo ai ricchi per dare ai poveri. Ma l'Italia non è la foresta di Sherwood ed il ministro Saccomanni (qui considerato titolare delle entrate) è cosa ben diversa da Robin Hood. L'Italia è piuttosto una fitta boscaglia di tasse, balzelli e prelievi sotto varia forma, tutti con una motivazione comune: trovare sempre più soldi per alimentare il moloch della spesa pubblica. Purtroppo, per restare nel mito, l'Italia non ha un Robin Hood che restituisca al popolo quanto gli è stato sottratto da uno «sceriffo» fiscale troppo esoso.
Dovendo quindi uscire dal sogno favolistico per rientrare nella crudezza della realtà, è bene prendere atto di un fatto nuovo: mentre gli italiani credevano di partecipare ad un erudito confronto ideologico, hanno scoperto che la patrimoniale di fatto è stata già applicata, che colpisce tutti e per di più con l'odioso sotterfugio di presentarla come il frutto di una contrastata e sofferta abolizione dell'IMU.
Al lettore che volesse avventurarsi nell'oscura boscaglia (delle tasse sulla casa), si chiede un supplemento di pazienza. In Italia, stando alle fonti ministeriali, esistono 55 milioni di abitazioni e relative pertinenze (box, cantine, etc). Il 60% sono abitazioni principali, il 10% sono in locazione, il resto si distribuisce tra case vuote, in uso gratuito o altri usi; quasi due milioni di abitazioni, infine, risultano sconosciute al fisco ed in buona misura si trovano al Sud; con una buona dose di accondiscendenza siamo soliti definire questo macroscopico fenomeno «abusivismo di necessità».

Secondo l'Agenzia del Territorio, il valore dell'intero patrimonio abitativo italiano è di circa 6.500 miliardi di euro di cui - e qui la sorpresa metterebbe in imbarazzo anche Robin Hood - appena 609 miliardi (9%) in capo a società. Quanto rende allo Stato il patrimonio abitativo italiano? Dal ricco immobiliarista al modesto operaio? Nel 2012 le imposte sugli immobili hanno fruttato all'Erario 41,2 miliardi di euro, così distribuiti: 20,1 miliardi sono arrivati dall'IMU/ICI, 12,7 miliardi sono stati incassati tassando il trasferimento di immobili attraverso IVA, registro, successioni, etc. Altri 6,6 miliardi sono arrivati attraverso la tassazione del reddito dei proprietari (Irpef ed Ires); 1,8 miliardi infine è stato il gettito delle imposte sulle locazioni. Allargando lo sguardo ai due anni precedenti risalta però un fatto preciso. Le imposte di natura patrimoniale (IMU ed ICI) hanno più che raddoppiato il loro peso passando appunto da 9,2 a 20,1 miliardi (+220%). Creando una confusione indicibile tra i contribuenti, i comuni e gli intermediari (Caf, consulenti, etc), si è messa in piedi una manovra di tipo patchwork, con toppe tutte di diversa misura e di colori contrastanti, una manovra sfociata in una pesante tassa patrimoniale che ora diventa, malgrado le smentite, assi più dura e che porta novità ogni giorno. 
Tra le novità che non vorremmo darvi c'è proprio quella di preparare il portafoglio per pagare l'IMU, senza sognare sconti o esenzioni varie.

LABORATORIO DI IDEE  DI TRINITAPOLI

martedì 3 dicembre 2013

TRINITAPOLI : Mini Imu sulla prima casa.

Mini Imu sulla prima casa: l'elenco dei Comuni dove si paga e le aliquote
L'imposta, prevista dal decreto legge firmato mercoledì, dovrà essere pagata il 16 gennaio se il governo Letta non troverà i 200 milioni necessari a cancellare del tutto la tassa sulla casa


Mini Imu sulla prima casa: l'elenco dei Comuni dove si paga e le aliquote
Cosa succederà se il governo Letta non riuscisse a trovare i 200 milioni di euro necessari a cancellare del tutto la tassa sulla casa? Semplice: entro il 16 gennaio 2014 in ben 2375 comuni italiani, secondo i dati del Sole 24 orei cittadini dovranno corrispondere una mini-Imu sulla prima abitazione. I sindaci sono sul piede di guerra e secondo la Cgia di Mestre l'importo massimo oscilla tra i 71 e i 104 euro.
Su 8.000 comuni italiani, finora sono stati approvati circa 4.000 regolamenti Imu: c’è tempo fino al 5 dicembre ed è assai probabile che si assisterà ad alcuni aumenti. I bilanci delle amministrazioni locali, com'è noto, sono al collasso e l’opportunità offerta dal governo col decreto approvato mercoledì consente di fare cassa rapidamente.
Trinitapoli rientra tra i comune che dovranno corrispondere una mini-Imu sulla prima abitazione.


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venerdì 29 novembre 2013

BISCEGLIE : NON SI PAGA L’IMU SULLA PRIMA CASA

Dopo alcune recenti polemiche conseguenti ad alcune decisioni del Governo nazionale è doverosa la seguente precisazione.
A Bisceglie non si pagherà l’IMU sulla prima casa. L’Amministrazione Comunale ha infatti applicato l’aliquota più bassa (4 per mille) anche per il 2013 (confermando quindi la stessa aliquota del 2012).
Pertanto non avendo deliberato alcun aumento  dell’aliquota in relazione alla prima casa, ai cittadini  biscegliesi non potrà essere richiesto in alcun modo il pagamento dell’IMU prima casa per l’anno 2013.
Come per la TARES anche per l’IMU prima casa  Bisceglie si  dimostra comune virtuoso,  con un bilancio sano e solido e con una grande attenzione  a mantenere tra le più basse in Italia la pressione tributaria,  con particolari vantaggi per le fasce sociali più deboli e per i proprietari di prime case.
Dalla Residenza Municipale, 29.11.2013
                                                     
    Il Sindaco

                                                                                                    avv. Francesco Spina