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lunedì 4 dicembre 2017

ANDRIA : “REFEZIONE SCOLASTICA”. DOPO IL NULLA DI FATTO IN CONSIGLIO COMUNALE, OGGI ATTESA A PALAZZO SAN FRANCESCO.

Il Consiglio comunale della città di Andria decide di non decidere vanificando anche le speranze di chi, con la propria presenza fisica fino a tarda notte a Palazzo San Francesco,è rimasto ad ascoltare “l’interessante dibattito” che però non ha interessato l’argomento della soppressione del servizio pubblico di refezione scolastica.
Nonostante l’impegno della 4^ Commissione consiliare, della 1^ Consulta e delle Associazioni e Sindacati che non sono cascati nel tentativo di far passare sottovoce, in silenzio, la delicata questione cioè la contestata ed ingiusta Deliberazione di Giunta nr. 145 del 20 settembre 2017, tale Deliberazione ancora non subisce le modifiche richieste ed auspicate.
L’obiezione posta nel corso della seduta di consiglio comunale di giovedì 30 novembre da parte del Sindaco di Andria è di carattere puramente tecnico/temprale mentre l’intero consiglio non è stato in grado o peggio non ha voluto approvare la proposta di trasformare l’atto presentato in un ordine del giorno urgente, in modo da votarlo separatamente.
Poiché i Cittadini hanno il dovere di credere che qualunque provvedimento approvato o non approvato abbia come fondamento il benessere della comunità rappresentata ci piace pensare che nella nuova seduta di consiglio comunale, che dovrebbe tenersi regolarmente lunedì prossimo 4 dicembre 2017, tutto torni al proprio posto, in una Sala Consiliare gremita di genitori, alunni, dirigenti scolastici, rappresentanti delle associazioni e del mondo sindacale, docenti perdenti posto, addetti al servizio mensa che potrebbero ritrovarsi in mezzo ad una strada e chiunque fosse interessato a mantenere il servizio pubblico, senza penalizzare ulteriormente le famiglie meno abbienti e soprattutto senza far credere che il paventato servizio del pasto domestico sia alternativo al servizio mensa perché così non è, nonostante qualcuno, più d’uno così abbia voluto “venderlo”.
Anche lunedì, a Palazzo San Francesco, “Noi Ci Siamo!”. Chissà se anche coloro che hanno avuto la possibilità di chiudere la vicenda giovedì 30 novembre ci saranno a garantire la loro presenza, ad affermare un principio sacrosanto, a trovare le risorse per mantenere il servizio; a recepire le molteplici ed articolate proposte formulate in varie sedi; a fare semplicemente il proprio dovere di rappresentare degnamente l’intera comunità e non sempre e solo se stessi.


                                                                                                           Savino Montaruli
                                                                      Presidente ASSOCIAZIONE “IO CI SONO!”

                                                                                                               ANDRIA

lunedì 20 novembre 2017

ANDRIA : REFEZIONE SCOLASTICA. LE POLITICHE DEL LAVORO? SOLO PAROLE

Il dibattito sulla deliberazione di giunta comunale, organismo esecutivo dell’apparato politico amministrativo, continua ad animarsi ad Andria svegliando tardivamente anche i dormienti che, ora e solo ora, si accorgono che il problema esisteva ed esiste, pur essendo restati in silenzio assoluto in questi lunghi mesi.
Dopo che alcuni esponenti della rete di impegno sociale e civico cittadino, hanno tenacemente sollevato la problematica, affrontandola per la ricerca delle soluzioni possibili onde evitare la soppressione del servizio mensa nelle scuole cittadine, me compreso in qualità di soggetto partecipante sin dal primo incontro alle sedute di 4^ Commissione consiliare essendo stato io stesso promotore dei successivi approfondimenti a partire dalla riunione di Prima Consulta, della quale faccio parte essendo stato democraticamente eletto dalle associazioni del Forum cittadino quale esponente indipendente dalla politica, oggi e solo oggi ci si accorge che esiste un problema che va ben oltre la “mangiatoia” a cui qualche esimio rappresentante politico o scaltro dirigente vorrebbe ricondurre una questione che invece è molto più profonda ed articolata. Altro che mangiatoia, qui sono in ballo le “Politiche del Lavoro” e la capacità di un’amministrazione comunale, della politica e delle agenzie educative locali di mettere al centro degli obiettivi comuni “il Lavoro”. Millantare volontà di attuare strumenti adeguati per affrontare il problema della disoccupazione, in una città che manifesta il più alto valore percentuale in assoluto di inoccupati, con percentuali triple o addirittura quadruple rispetto al dato nazionale; con una popolazione giovanile in fuga senza ritorno e con enormi quote di disoccupazione femminile, è azione becera e strumentale che non porta a nulla. Da anni la nostra associazione di categoria indipendente UNIBAT ha sollecitato la costituzione di un serio e partecipato tavolo di emergenza sociale che affrontasse nel merito la questione occupazionale in città, con analisi che siano anche corrispondenti alla reale condizione del territorio visto che tassi di disoccupazione che superano anche il 60% è impensabile che possano essere lo specchio della realtà.
Evidentemente, chiaramente, le politiche del lavoro poco o nulla interessano ai gruppi di potere così come configuratisi nella realtà politica ed amministrativa locale, combinati con frange di polisindacato spesso asservito e sovente dormiente se non accondiscendente.
La questione della refezione scolastica dunque è diventato il sintomo più lampante e preoccupante di questo vuoto. In tutto il dibattito sviluppatosi recentemente sul tema della soppressione della mensa nelle scuole, se non fosse stato per la nostra singola e chiara presa di posizione e per quella delle mamme lavoratrici con le quali, insieme, abbiamo sollevato la problematica relativa alle conseguenze della soppressione del servizio mensa sull’organizzazione familiare dei tempi lavoro/famiglia, con il servizio mensa che rappresenta fattore fondamentale per la realizzazione di tale conciliazione, tutto ciò sarebbe passato in secondo piano rispetto alla “mangiatoia”.
Questa assenza di attenzione verso la problematica del Lavoro è ulteriore segnale di superficialità e di distrazione in un quadro politico - amministrativo che ha basato gran parte della propria azione sull’esaltazione della realtà virtuale mentre le condizioni reali del territorio e delle sue emergenze sociali, economiche e strutturali, venivano sacrificate e ridotte a politiche dell’apparenza.
Il servizio mensa continuerà a tenere banco anche nelle prossime settimane e le valutazioni che stanno emergendo grazie ad un dibattito pubblico allargato che, anche se in ritardo è stato comunque attivato, darà i suoi frutti, con il servizio di refezione pubblica che sarà “salvato” nel rispetto delle fasce più deboli, dei diritti degli alunni, delle famiglie e nel rispetto di un orientamento che vada nella direzione di potenziare il servizio e non di demolirlo e distruggerlo perché nell’arte della distruzione e della demolizione, anche morale e psicologica di coloro che vengono ritenuti “avversari” per il sol fatto che pensano diversamente, alcuni soggetti in questa città sono molto ben preparati ed efficienti.



                                                                                                                                                             *Presidente UNIBAT 

lunedì 13 novembre 2017

ANDRIA : SOPPRESSIONE SERVIZIO DI REFEZIONE SCOLASTICA PER LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO.

LA CONSULTA ESORTA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A RIVEDERE IL SUO ATTO DI INDIRIZZO.

La questione relativa alla soppressione del servizio di refezione scolastica arriva nella Prima Consulta Comunale. La richiesta era stata formulata dal componente sig. Savino Montaruli, immediatamente dopo la sua partecipazione alla seduta di 4^ Commissione Consiliare Permanente dello scorso 2 novembre.
Presso la sede dei Servizi Sociali, in via Mozart, si sono incontrati i componenti della Consulta per discutere anche del servizio di refezione scolastica.
Invitate alla seduta anche l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, avv. Paola Albo, che a lavori della consulta in corso, con una telefonata comunicava l’assenza al Presidente, e la Dirigente del Settore, dott.ssa Ottavia Matera, che aveva dato comunicazione scritta dell’assenza.
Invitata a partecipare anche la 4^ Commissione Consiliare Permanente “dei Servizi”, presente nella persona della Presidente, e il presidente della Seconda Consulta Comunale, risultato assente.
Dopo la discussione dei primi due punti all’ordine del giorno, con l’assessore di riferimento, avv. Francesca Magliano, che ha illustrato l’iter di concertazione avviato con le associazioni e portatori di interesse rispetto al Piano Sociale di Zona, si è passati alla trattazione dell’argomento relativo all'atto di indirizzo che prevede l'esclusione del servizio di refezione scolastica per le scuole primarie e secondarie di 1° grado.
Presenti all'incontro anche esponenti del mondo della scuola, ammessi a partecipare alla seduta.
Dopo alcune premesse e valutazioni di carattere sociale e dopo gli approfondimenti sulle conseguenze per corpo docente, famiglie e studenti derivanti dall'eventuale soppressione del servizio da parte dell’Amministrazione Comunale quale diretta conseguenza dell’atto di indirizzo di cui alla deliberazione di giunta nr. 145 del 20 settembre 2017, sono stati approfonditi i dati riportati nella delibera.
Si riscontra che tale servizio, per la scuola primaria, è richiesto dalle famiglie, infatti il trend è in costante e positiva crescita confidando nell'impegno dell'Amministrazione di attivarsi affinché il servizio mensa continui ad essere erogato, migliorato e potenziato.
In quanto al "pasto domestico", una esperienza portata quale esempio positivo dall'Assessore all'Istruzione nel corso della seduta di Commissione Consiliare Permanente del 2 novembre, si è osservato che è stata semplicemente una reazione spontanea delle famiglie coordinate con le autonomie scolastiche, per  sopperire all'emergenza del ritardo dell'avvio del servizio di refezione per l'anno scolastico 2017/2018 di una scuola elementare andriese, come sottolineato dagli stessi esponenti delle scuole presenti alla consulta, e non può essere ritenuta buona prassi.
Il Presidente della Consulta, dott. Vincenzo Larosa, ha ringraziato sia l’assessore ai Servizi Sociali, per la sua disponibilità a raccontare l’iter intrapreso dal suo settore, sia tutti i componenti della Consulta e le parti intervenute, che hanno dato il loro contributo fattivo, specialistico e molto accurato per la corretta comprensione dei contenuti della deliberazione di giunta.
Si è giunti così alla decisione di esortare ufficialmente l’Amministrazione Comunale di Andria a rivedere quell'atto di indirizzo esecutivo, attraverso un parere che sarà inviato agli organi interessati in vista della riunione della 4^ CCP “dei Servizi” che si incontrerà per la trattazione dell'argomento la prossima settimana.


                                                                                                          Ufficio di Segreteria 1^ Consulta

                                                                                                          della Città di Andria 

giovedì 9 novembre 2017

ANDRIA : LA "REFEZIONE SCOLASTICA" ARRIVA IN PRIMA CONSULTA.

MONTARULI (IO CI SONO!): “CONFIDO IN UN INCONTRO COSTRUTTIVO. AVEVO ASSUNTO L’IMPEGNO IN 4^ COMMISSIONE CONSILIARE. ORA TOCCA ALLA NOSTRA CONSULTA”.

Si avvicina la riunione della Prima Consulta e il componente Savino Montaruli, dell’Associazione “Io Ci Sono!”, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “nel corso della seduta della 4^ Commissione consiliare, il pomeriggio di giovedì 2 novembre, alla quale mi fu consentito di partecipare, nelle mie riflessioni ed approfondimenti sulla decisione scaturita dall’atto di indirizzo approvato in Giunta relativo al servizio di refezione scolastica, annunciai il mio impegno affinché della questione se ne trattasse in prima Consulta, della quale unitamente alla Terza ed alla Quarta faccio parte essendo stato democraticamente eletto dalle Associazioni del Forum. Ebbene quel momento è arrivato. Giovedì 9 novembre 2017, per le ore 16,30, il presidente della Consulta dott. Vincenzo Larosa, accogliendo positivamente la mia richiesta, ha convocato i componenti della medesima, unitamente all’Assessore alla Pubblica Istruzione, alla Dirigente del Settore, ai Componenti della 4^ Commissione consiliare ed altri soggetti, al fine di  approfondire proprio la tematica legata al servizio di refezione scolastica che si vorrebbe sopprimere nei casi di cui alla deliberazione di Giunta nr. 145 del 20 settembre 2017. Sono certo – ha detto Montaruli – che nel corso della riunione si approfondiranno aspetti che forse sinora non sono stati del tutto considerati in modo opportuno ed approfondito. Alcune mie riflessioni espresse a tal riguardo in sede di intervento in 4^ Commissione sono state opportunamente riprese ed esternate dalla Presidente della medesima, prof.ssa Giovanna Bruno, la quale ha dimostrato di avvertire profondamente la problematica e di volerla anche ulteriormente discutere di nuovo nella prossima, imminente riunione di Commissione. Agli elementi già esternati, quale la necessità di ulteriore verifica sul grado di richiesta del servizio sulla base delle reali percentuali rapportate alle scuole ove il servizio viene realmente effettuato, fino al necessario confronto che l’Assessore Albo e la Dirigente Matera hanno affermato di voler effettuare con dirigenti scolastici, famiglie, genitori, associazioni ed altri soggetti coinvolti, anche se credo che di tempo ormai non ce ne sia più rispetto all’iter che la stessa dirigente Matera ha affermato di voler perseguire nell’arco di poco più di un mese per concludere il tutto entro dicembre quindi procedere con il nuovo capitolato speciale d’appalto. Sono altresì convinto – ha affermato Montaruli – che l’analisi porterà alle effettive valutazioni sull’impatto che il pasto domestico, in sostituzione del servizio mensa, potrebbe avere specie sulle fasce più deboli della popolazione scolastica così come sinora non è stato per nulla affrontato il delicato tema legato alla necessità di conciliazione dei tempi del lavoro con quelli della famiglia che portano inevitabilmente a soluzioni come quella del tempo prolungato piuttosto che del tempo pieno quindi con il servizio mensa comunque ritenuto indispensabile ed insostituibile. Da parte nostra in Consulta ci sarà la massima disponibilità all’ascolto ma non mancheranno anche riflessioni che inducano l’Amministrazione comunale a rivedere profondamente la decisione, con l’apporto di eventuali correttivi che sono a portata di mano e che, senza snaturare l’utilità e la necessità del servizio pubblico, siano anche produttivi di risparmio per l’Ente visto che il problema vero sta proprio nell’analisi approfondita del costo del servizio per le casse comunali e delle modalità di contribuzione da parte degli utenti. Anche su questo ci confronteremo giovedì pomeriggio”. – ha concluso Montaruli.


                                                                                                          ASSOCIAZIONE “IO CI SONO!”

                                                                                                                            ANDRIA

lunedì 17 novembre 2014

TRANI : "Refezione scolastica i problemi sono stati risolti ma emergono nuove incognite."

L’anno scolastico è  iniziato all’insegna dei problemi che già da giugno lasciavano prevedere una ripresa difficile. Per quanto riguarda l’avvio del servizio di refezione scolastica i problemi sono stati risolti ma emergono nuove incognite  che, ancora una volta,  andrebbero a pesare sulle famiglie tranesi che potrebbero pagare nuovamente gli errori di questa amministrazione.
Ad oggi infatti non si hanno notizie circa le modalità di pagamento per  il servizio di refezione scolastica nonostante sia cominciato da ormai undici giorni; non vorrei si tornasse con l’arcaico rituale della fila all’ufficio postale per il pagamento del paleozoico bollettino. Fila che ovviamente i genitori dovrebbero ripetere presso gli uffici comunali per portare in visione il bollettino pagato. In tal caso quindi, sarebbero i cittadini a dover dimostrare di aver pagato la retta e perdere mattinate nei vari uffici. Insomma, l’ennesima  inefficienza della macchina amministrativa. A proposito, il servizio di pagamento dei pasti non dovrebbe essere a carico dell’appaltatore?
L’amministrazione dovrebbe pensare inoltre alle famiglie che non possono permettersi di pagare la quota dovuta in un’unica soluzione, famiglie che spesso riscontrano non poche difficoltà anche per l’accesso alle agevolazioni previste.
Che fine hanno fatto i totem che venivano utilizzati negli anni passati? Peccato siano scomparsi dalle scuole, il metodo di pagamento era sicuramente più comodo e più facile da gestire per le famiglie.
Per quanto riguarda il servizio inoltre, chi controlla la qualità dei pasti? E soprattutto, ci sono stati dei controlli?
In tanti Comuni si istituiscono le "commissioni mensa", composte da genitori e docenti. In tal caso i genitori che fanno parte di questa commissione sono autorizzati a visitare senza preavviso i luoghi dove vengono preparati i pasti;  verificano quindi l'andamento del servizio, le qualità organolettiche e il gradimento dei cibi serviti ai bambini. Il tutto ovviamente a titolo gratuito!
E ancora, chi ha deciso il menu scolastico?
E’ bene ricordare che  l'ufficio dovrebbe avvalersi della consulenza di un esperto nutrizionista che elabora i menu tenendo contro delle linee nutrizionali, dei gusti dei bambini, delle modalità di preparazione di un pasto trasportato e della capienza dei centri di cottura. Ci auguriamo che tutto questo sia stato fatto!
Infine una considerazione sui “pasti monodose” previsti dal bando di gara.  Il pasto monodose  viene spesso servito in vaschette di polipropilene termosigillate dove il cibo rimane per ore prima di essere servito ai bambini.  Si tratterebbe di pasti sicuramente di qualità inferiore rispetto alla qualità dei pasti multi porzione.
Queste non sono polemiche, sia chiaro, ma un modo per salvaguardare i nostri bambini ed anche per assicurarci che la ditta incaricata per tale servizio rispetti i patti fatti con il nostro comune.

Claudio Biancolillo – Nuovo Centrodestra


mercoledì 5 novembre 2014

TRANI : REFEZIONE SCOLASTICA E ASSISTENZA SPECIALISTICA DA IERI INIZIATI I SERVIZI

Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina a Trani parte il servizio di refezione scolastica, sia per le scuole dell’infanzia che per le scuole primarie della città.

Nelle more dell’espletamento delle gare, il servizio è stato affidato all’azienda che lo aveva svolto negli anni scorsi. L’assessore alla pubblica istruzione, Paola Mauro, ribadisce il suo impegno e quello di tutta l’amministrazione “per evitare che si possano ripetere in futuro i disagi che si sono registrati quest’anno”. “E’ nostra intenzione – spiega l’assessore – attuare una programmazione che ci permetta di delineare per tempo tutte le complesse procedure amministrative che hanno ritardato di un mese e mezzo la partenza del servizio, così da scongiurare il ripetersi di disagi per le famiglie”.  


Contestualmente, oggi, è partito il servizio di assistenza specialistica presso le scuole elementari e medie di Trani. “Le attività – spiega l’assessore ai servizi sociali, Rosa Uva - rappresenta il momento di massima integrazione per i bambini diversamente abili all’interno del contesto scolastico. Ogni peculiarità degli stessi sarà valorizzata ed esaltata all’interno del gruppo classe. Siamo lieti di poter finalmente favorire i momenti di crescita orientati allo sviluppo ed all’autonomia di ogni ragazzo a cui viene data la possibilità di essere e di esserci”.

sabato 25 ottobre 2014

TRANI : REFEZIONE SCOLASTICA, IL SERVIZIO PARTIRA’ IL 3 NOVEMBRE

Il servizio di refezione scolastica partirà, sia per le scuole materne che per le elementari della città, il 3 novembre. Lo ha comunicato questa mattina l’assessore Paola Mauro ai genitori durante un incontro che si è tenuto nella Sala Azzurra di Palazzo di città.


Il servizio della mensa sarà affidato all’inizio del prossimo mese nell’attesa che vengano espletate le procedure di gara per il servizio di ristorazione scolastica delle scuole primarie cittadine (per un periodo di 2 annualità scolastiche) e quello delle scuole dell’infanzia (una sola annualità). 

mercoledì 15 ottobre 2014

TRANI : "Ad ottobre inoltrato non è ancora partito il servizio di refezione scolastica."

Ad ottobre inoltrato non è ancora partito il servizio di refezione scolastica, un problema non ancora risolto diversamente da quanto era stato proclamato da questa amministrazione.
L’amministrazione comunale aveva infatti annunciato che il servizio di refezione scolastica sarebbe cominciato il 10 ottobre sia per la scuola primaria che per la scuola dell’infanzia; così non è stato ma questo era facilmente prevedibile tant’è che lo preannunciai già il 20 settembre scorso quando parlai di  “effetto annuncio” dell'Amministrazione destinato a fallire.
Il disservizio è grave per vari aspetti e segnalo nuovamente alcuni dei problemi derivanti da questa disorganizzazione:
  1. I bambini hanno dei programmi didattici e sono fortemente penalizzati.
  2. Le famiglie sono gravate dalla necessità di pagare baby-sitter o similari, chi paga e provvede?
Il risultato per i genitori è  quindi sempre lo stesso: mettere mano al portafoglio per fronteggiare una situazione che ancora non trova soluzione. Come si fa a non rendersi conto dei disagi e delle enormi spese che le famiglie devono affrontare?
I genitori che non hanno la fortuna di poter contare sull’aiuto dei nonni o di una rete familiare di supporto sono inoltre costretti a chiedere permessi lavorativi e a fare i salti mortali per conciliare il lavoro con gli orari di scuola. Genitori che si ritrovano a dover combattere ogni giorno con i problemi dovuti ad una scarsa attenzione degli amministratori e ad una completa assenza di quella volontà e di quell’impegno concreto che potrebbero migliorare la qualità di vita delle persone.
Partendo dal presupposto che chi ha scelto di poter usufruire del tempo pieno sono maggiormente famiglie che hanno entrambi i genitori lavoratori, o comunque famiglie che ne hanno necessità per svariati motivi, quello che si chiede a questa amministrazione è che sia stabilita una data certa per l’inizio del servizio e non inutili proclami che danneggerebbero ulteriormente le famiglie.


Claudio Biancolillo – Nuovo Centrodestra