“Ho verificato con compiacimento - sottolinea - che la mia ipotesi di allungare
la stagione balneare ha aperto un utile dibattito sul sistema turistico
balneare e sui problemi del settore”.
Sono però necessarie alcune precisazioni, secondo il presidente Introna,
innanzitutto sull’obiettivo dell’intervento, che puntava intanto a mettere a
disposizione degli stabilimenti balneari un periodo più ampio di apertura
ufficiale. ”Nel proporlo, non pensavo a un semplice assenso alle richieste di
deroga degli operatori interessati, ma alla completa estensione a tutto
settembre ed anche ottobre delle garanzie di controllo dei bagnanti e delle
acque. So bene che il turismo pugliese è già destagionalizzato, come ha fatto
notare la collega Godelli, ma dobbiamo anche interrogarci su quanti se ne
avvalgono e sugli effetti concreti”.
Le norme, fissate dalla legge regionale 17/2006 e dal decreto 116, prevedono un
periodo di apertura obbligatorio che va dal quarto sabato di maggio alla
seconda domenica di settembre. “È obbligatorio – osserva Introna – proprio
perché sulle spiagge devono essere obbligatoriamente garantiti i servizi di
salvataggio e di assistenza sanitaria a tutela dei bagnanti e per l’intera
durata si svolgono i controlli periodici dell’ARPA sulla qualità delle acque di
balneazione”.
Quando si chiede l’allungamento oltre i quattro mesi, si intende realizzarlo
estendendo fino ad ottobre sulle spiagge anche il salvamento, i presidi medici
e i prelievi ARPA. “È per questo che ho chiesto all’assessore al demanio di
verificare con l’ANCI, le Capitanerie e le organizzazioni sindacali degli
operatori la fattibilità di un ampliamento concordato del periodo obbligatorio
di apertura”.
Un’altra precisazione: tanto la destagionalizzazione che il nuovo il progetto
di allungare la stagione balneare si rivolgono al turista straniero più che ai
bagnanti pugliesi. “Se il discorso si limitasse alle famiglie locali,
resterebbe improduttivo, con la riapertura delle scuole nella prima metà di
settembre. Opportunamente – osserva Introna - non ho fatto riferimento ad una
revisione del calendario scolastico, non sarebbe sensato pensare di prevedere
modifiche a metà agosto. Semmai la proposta potrebbe essere presa in
considerazione in previsione del calendario 2015-2016”.
‘A ottobre spiagge attive in Puglia” è un messaggio per il mercato
internazionale, “mi sembra uno spot efficace per pubblicizzare in tutti i
continenti una ‘Puglia quattro stagioni’ e per arricchire la
destagionalizzazione con le attrattive vincenti della limpidezza e trasparenza
delle nostre acque e con la sicurezza delle nostre spiagge”.