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News dalle Città della BAT

venerdì 8 gennaio 2010


BAT : centinaia di "invisibili" vivono nelle campagne


La denuncia della Comunità Oasi2, che si occupa di lotta all'esclusione sociale e che conferma le preoccupazioni espresse dalle Guardie Campestri


"Invisibili ai più abitano nelle campagne di Andria più di un centinaio di immigrati e tra loro vi sono anche dei bambini: occupano abusivamente mucchi di pietre pericolanti che alcuni si ostinano a chiamare case, vivono al buio e senza acqua corrente e servizi, si spostano, invisibili, a piedi su strade pericolose, mettendo ulteriormente a rischio la propria vita.

Invisibili ma utili i migranti che abitano nelle campagne di Andria: utili perché raccolgono le olive a basso costo, prestano le braccia ad un sistema economico che si regge sul lavoro sfruttato, sottopagato, possibilmente a nero; e vista la crisi del settore dell' olivicultura , qualcuno potrebbe anche argomentare una giustificazione a tale stato di sfruttamento.

L'Oasi2 li conosce bene, i migranti che occupano le case nelle campagne di Andria e in tutto il nord barese: da tre anni, grazie ad un progetto voluto dalla Regione Puglia denominato “Le città invisibili”, un progetto di lotta allo sfruttamento di esseri umani, gli operatori di Oasi2 battono le campagne, nei viottoli e nelle zone più nascoste, incontrando questi invisibili nelle loro case senza porte o finestre: invisibili ma utili a questo nostro sistema economico pur traballante.

Paradossalmente quest'anno registriamo un aumento delle presenze, e non si tratta di clandestini, ma di persone che la crisi economica ha gettato non solo in una condizione di maggiore precarietà economica ma anche di irregolarità: se non hai un lavoro non hai neanche un permesso di soggiorno; se non hai un permesso di soggiorno sei più vulnerabile e più sfruttabile perché senza documenti non puoi chiedere che i tuoi diritti siano rispettati. Ma anche questo è funzionale al nostro benessere in crisi. Quella dei migranti sfruttati nelle campagne è una realtà complessa che sfugge alla lettura semplicistica di chi prova fastidio per una presenza che inquieta il già precario benessere, una realtà fatta di gente che si sposta da una zona all'altra dell'Italia, in base alle colture e alle stagioni, sempre alla ricerca di un lavoro mentre questo “lavoro” è sempre alla ricerca di gente come loro, miserabili che rischiano la vita per pochi euro al giorno.

Nelle campagne di Andria si muore, anche di freddo. Come accadde un inverno di due anni fa ad uno dei cento abusivi. Come è successo qualche giorno fa nelle campagne del foggiano.

“Se questo è un uomo”, verrebbe da dire, citando Levi; purtroppo non basta: “se questa è una donna”, dobbiamo aggiungere; e ancora, “se questo è un bambino”. E le olive, intanto, pretendono di essere raccolte, ancora".

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