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BAT : “EVERYONE IS DIFFERENT”…NUOVO EP PER GLI HORIZONS


Di solito nella nostra cultura musicale qui in Italia cè l’assurdo preconcetto che se un cantante o una band italiana scrive i testi delle proprie musiche in inglese è dovuto al fatto che questi non sono in grado di esprimersi nella loro madrelingua, mai che nessuno alla domanda del perché è assai diffuso scrivere testi in inglese si dia la risposta che magari è un modo per facilitare l’esportazione della propria musica oltre i confini nazionali, visto che la nostra limitata cultura musicale ci permette solo di apprezzare canzoncine di cantanti improvvisati, guardando magari con diffidenza e con la puzza sotto il naso coloro che cercano di dare alla musica note diverse alle solite sette con cui di solito si riempiono i pentagrammi.
Ma non solo, si ha la tendenza di ricercare nelle band emergenti spesso somiglianze con i loro più illustri e già famosi colleghi, senza mai fermarsi ha riflettere che ognuno ha diritto ad avere una sua personalità.
Insomma la chiave per essere famoso sembra che stia nell’assomigliare a quello o a quell’altro, quindi al diavolo essere se stessi al diavolo cantare e suonare ciò che si sente.
Quindi rivoluzionando un po’ gli schemi prima di dirvi chi sono, vi dico cosa dicono; perché nella musica prima del cantante e prima di chitarristi, bassisti, tasteristi e batteristi ci sono le canzoni e i loro contenuti, con quella innata abilità che una canzone può avere di dare emozioni e sensazioni trasmesse da chi scrive.
Da poco hanno terminato la registrazione del nuovo EP dal titolo “Everyone is different” che segue il primo album registrato nel 2008 “Quick change act”, contente nell’ordine i brani “Skies fall”, “On the planet edge”, “I am the future” “everyone is different” è una versione rivisitata di “Continue to think” già contenuta nell’album d’esordio.
Cieli che crollano…al confine del pianeta…io sono il futuro…continua a pensare…ognuno è differente. Non è uno slogan e ne i versi di una canzone, ma ben si l’unione della traduzione dei titoli delle canzoni.
Testi dal profondo contenuto introspettivo, si inizia dai cieli che crollano in “Skiell fall”, fino ad arrivare al confine del pianeta ( on the planet edge) in cui viene affrontato in maniera egregia e soprattutto dal punto di vista giovanile la solitudine. In particolare il senso di solitudine che si avverte vivendo la realtà che ci circonda e che molto spesso porta i ragazzi ha rifugiarsi nell’alcool, o a perdere il loro tempo tra le inutilità della tv.
Ma anche quella solitudine che nasce dalla voglia di staccare la spina dal mondo che ci circonda è intraprendere un viaggio immaginario con la mente in posti che nella realtà non esistono, ma sopratutto scappare da realtà che non possiamo cambiare.
A seguire la riflessiva “I am the future”, dove si sposano bene le metafore delle persone e del loro modo di essere con colori e frecce, sulla stessa lunghezza onda si procede in “continue to think” chiara dedica alle atmosfere magiche che si possono vivere attraverso viaggi immaginari sul satellite più romantico dell’universo e cioè la luna. A concludere “Everyone is different” dove si susseguono in maniera martellante le frasi “non provare mai ad essere te stesso”, “devi essere solo quello che loro vogliono” in chiara polemica con il mondo che ci circonda che pretende di omologare le persone nel pensiero e nel modo d’essere.
Musica raffinata, rock melodico che non disdegna l’uso di contaminazioni elettroniche che risente in maniera netta delle varie tendenze che vanno dal rock al post rock.
Tutto questo sono gli Horizons, dove troviamo tra l’altro Ruggiero Chiariello alla chitarra, Luca Di Pinto alle tastiere, Michele Palmieri al basso e Riccardo Gambatesa alla batteria.
Oltre a numerosi concerti in locali e piazze di molte città, del gruppo barlettano si ricordano le partecipazioni al Tour Music Festival, alla finale regionale del Festival Degli Interpreti 2008, alla finale regionale del MarteLive 2009, alla prima edizione dell’ Off Contest di Trani dove ricevono il terzo premio, al Festival "Revival Woodstock 40esimo anniversario" '09 e alle edizioni 2008 e 2009 della Notte Bianca Barlettana in una delle piazze principali della città.